Sphaerocephalon
Allium spaerocephalon | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
| ||||||||||||||||
Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Allium sphaerocephalon L. |
Allium spaerocephalon (L.)
Come si presenta
L' Allium sphaerocephalon è una pianta perenne, bulbosa e geofita. Il bulbo, ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno scapo cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 foglie sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata,ovvero una brattea che avvolge l' infiorescenza, di colore bianco-rosato. Successivamente, schiudendosi lentamente, fa intravedere i piccoli fiori purpurei dell'aglio. Questi sono disposti in modo da formare una globo molto denso: questa struttura si forma proprio perché i fiori sono peduncolati, e ciascuno di essi ha una lunghezza differente del peduncolo. Se guardiamo con più attenzione, poi, possiamo notare che ciascuno dei fiori presenta un microscopico calice campanuliforme, dal quale talvolta sporgono gli stami.
Il frutto è una piccola capsula che contiene semi triangolari.
Habitat
L'Allium sphaerocephalon si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.
Fioritura
Fiorisce da Giugno ad Agosto.
Particolarità e curiosità
|
Il nome Allium, già usato dai romani, deriva dal celtico all, che significa bruciante: difatti tutte le specie di Allium contengono principi attivi irritanti; il termine sphaerocephalon fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.
Il genere Allium è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate, invece, lo utilizzava come lassativo, preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.
Effettivamente questo grande utilizzo dell'aglio è stato giustificato dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside allina, composti solforati ad azione battericida, pectina, mucillagine, zuccheri e vitamine. Grazie a questo, all'aglio sono state riconosciute azioni battericide, digestive e colagoghe, espettoranti, vermifughe e ipotensive.
Immagini
Link
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra Bibliografia
Torna alla famiglia Liliaceae oppure torna all'elenco delle famiglie