Canina
Rosa canina | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Rosa canina L. | ||||||||||||||||
Sinonimi | ||||||||||||||||
Rosa lutetiana Léman | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Rosa di macchia o Rosa selvatica |
Rosa canina (L.)
Come si presenta
La Rosa canina è un arbusto nano e perenne. È una pianta caratterizzata dal possedere lunghi fusti epigei con un caratteristico andamento arcuato (di altezza che può variare dai 30 ai 200 cm) glabri e dotati di robuste spine rosse. Quest'ultime si presentano adunche (ossia dalla caratteristica forma "ad uncino") con base allungata e appiattite in senso longitudinale. Il fusto ipogeo è costituito da radici molto ramificate che si distribuiscono molto in profondità.
Possiede foglie caduche e composte (in particolare sono imparipennate, cioè il numero di foglioline che la compongono è dispari e l'apice della foglia è caratterizzato dalla presenza di una fogliolina che può avere un aspetto più o meno simile a quella che occupano i margini laterali della stessa). Ogni foglia è costituita da cinque o sette foglioline (così vengono chiamate in gergo botanico le unità, o segmenti, che insieme costituiscono una singola foglia composta). Ogni fogliolina si presenta di forma ovale o ellissoidale, di colore verde (quelle più giovani sono caratterizzate dal possedere un colore più chiaro e intenso), con i margini evidentemente dentati (presentano fino a 10/12 dentini).
I fiori hanno grandi petali liberi e sono mediamente larghi 4-5 cm. Essi sono poco profumati e hanno un colore biancastro, che tende al rosa nella zona dei lobi. I sepali sono riflessi e caduchi dopo la fioritura.
Il frutto è globoso-ovoideo e liscio, di colore rosso scarlatto. I ricettacoli fruttiferi sono ricoperti da piccoli peli.
Habitat
Generalmente la Rosa canina cresce nelle siepi, nei boschi radi e nei luighi cespugliosi collinari o di bassa montagna, fino ai 1900 m, su terreni silicei. Si può uniformamente trovare in quasi tutta l' Europa, l' Africa del Nord, l' Asia Occidentale e nel sub-continente Indiano.
Fioritura
Questa pianta fiorisce a inizio estate, in un periodo compreso tra Maggio e Luglio. I frutti invece raggiungono la completa maturazione nel tardo autunno.
Particolarità e curiosità
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La Rosa canina è stata utilizzata come simbolo della monarchia britannica e della stessa Inghilterra fin dai tempi di Re Enrico VII, che la adottò come emblema ufficiale della dinastia dei Tudor.
E' interessante notare come, nonostante l'importante simbologia ad essa associata, e nonostante sia antenata delle rose coltivate, questa rosa delle siepi considerata tra i più importanti fiori coltivati, sia stata definita "canina", che significa "di nessun valore". Una possibile spiegazione che viene data a giustificare questa eccessiva sottovalutazione risale all'antica Grecia. La Rosa selvatica venne chiamata canina perché si riteneva che le sue radici potessero curare la rabbia procurata dai morsi dei cani. Il nome è poi passato ai Romani. Plinio il Vecchio infatti afferma che un soldato venne guarito dalla rabbia proprio grazie a questa pianta. Infine è passato nel linguaggio comune di tutta Europa.
Questa pianta veniva anche largamente utilizzata per il suo contenuto di vitamina C, presente nei ricettacoli fruttiferi, chiamati cinorrodi. Essi contengono anche muricina, fibrina, vaniglina, un olio volatile e caroteni. I fiori possono essere utilizzati come lassativo leggero.
I cinorrodi devono il loro nome volgare, grattaculo, al prurito irritante causato dai piccoli peli che ricoprono i semi. Questi peli vennero somministrati come vermifughi. Sulla pelle producono un prurito insopportabile. Con i fruttini privati dei peli si prepara un decotto di colore rosso o dall' odore vanigliato, che si consuma come tè ed ha un azione leggermente sedativa. I ricettacoli fruttiferi posseggono anche proprietà astringenti, diuretiche e antiscorbutiche (per la presenza di vitamina C). Vengono quindi impiegati contro la diarrea, la debolezza digestiva, le malattie renali, le calcolosi, i catarri vegetali e come diuretici.
I fiori essicati forniscono anche la base per la ben nota "acqua di rose".
Immagini
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