Geranium sanguineum
Geranio sanguigno | ||||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Geranium sanguineum L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Sanguinaria, malvaccini |
Geranium sanguineum (L.)
Come si presenta
Il geranium sanguineum, o geranio sanguigno o malvaccini, è una pianta erbacea perenne con un grosso rizoma. Il fusto, ramificato, eretto o prostato, ricoperto di lunghi peli, può essere alto fino a circa 50cm. Le foglie, coperte di peli, opposte e a contorno quasi rotondo, sono sivise in sette segmenti stretti. I fiori sono pentameri (cioè hanno 5 petali), piuttosto grandi e di colore purpureo. I sepali sono cinque, hanno forma ovale e presentano una lunga resta.
Habitat
Fioritura
Particolarità e curiosità
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Le piante genere Narcissus erano già note ai tempi dei Greci; non stupisce, quindi, appurare che lo stesso nome derivi dal termine greco "narkào", che significa appunto "stordisco", o "paralizzo", con un evidente riferimento al profumo, tanto forte da stordire. È da qui che deriva il moderno termine "narcotico".
Al Narcissus sono legati diversi simboli: da alcuni, ad esempio, è considerato simbolo del risveglio primaverile e la sua paracorolla dorata veniva associata dagli Antichi al sole, tanto da attribuirgli l'appellativo di "logo del sole". Questo fiore, chiaramente, è associato anche al mito di Narciso, un bellissimo giovane che, innamoratisi della sua immagine, morì affogato nello stagno in cui si stava specchiando, attratto dalla sua bellezza. Anche per questo motivo il Narciso è spesso associato alla morte: effettivamente, il profumo non inganna. Tutte le parti del fiore, infatti, sono tossiche, se assunte in grandi quantità, mentre in dosaggi più contenuti possono avere un utilizzo farmacologico come emetici e purgativi. La tossicità è legata alla presenza di vari alcaloidi, come la narcissina (presente nei bulbi), sostanza che agisce sul sistema nervoso e sulla membrana interna dello stomaco.
NB: il Narcissus poeticus è specie protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta. È importante sottolinearlo, in quanto in passato questo fiore, particolarmente diffuso sui prati di vetta (spesso la sua fioritura era così abbondante da essere confusa per una nevicata!), appena fioriva era soggetto a enormi raccolte, le cosiddette "narcisate". Questo comportamento irrispettoso ha reso il narciso particolarmente vulnerabile e raro.
Immagini
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