Nobilis
Anemone hepatica | ||||||||||||||||
Fiori di Anemone hepatica | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Hepatica nobilis Mill | ||||||||||||||||
Nomenclatura trinomiale | ||||||||||||||||
Anemone hepatica L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Fegatella |
Hepatica nobilis (Mill.) - Anemone hepatica (L.)
Come si presenta
L' H.nobilis è una pianta perenne, provvista di un rizoma obliquo e scuro, dal quale fanno capolino numerosi fiori ancor prima che germoglino le foglie.
Gli steli fiorali, lievemente lanosi, sono alti da 5 a 15 cm, e ognuno, sulla sommità, porta un fiore solitario, che sboccia al di sopra di una piccola foglia caulina intera, simile a un calice. I fiori colpiscono subito per la loro bellezza: di larghezza variabile da 1,5 a 2,5 cm, ciascun fiore è formato da 6-8 petali (in questo caso tepali petaloidi) ellittici e tondi all'apice. Il colore è variabile, in funzione dell'esposizione e dell'insolazione, e può andare dal blu al porpora, dal celeste al bianco e talvolta anche al rosa.
Tra i fiori fanno capolino anche le foglie, che crescono durante o dopo la fioritura. Sono sorrette da un lungo picciolo e hanno una curiosa forma a cuore. Appena nate sono pelosette, ma man mano che raggiungono la maturazione diventano glabre, coriacee e di color verde scuro nella pagina superiore; la colorazione della pagina inferiore è invece differente, simile al colore del fegato (si spiega in questo modo il particolare appellativo "hepatica").
Il frutto è composto da numerosi acheni non piumosi.
Habitat
E' diffusa nelle regioni fredde e temperate dell'Europa, dell'Asia e del Nord America. In Italia è comune trovarla nei sottoboschi montani e submontani delle Alpi e degli Appennini, sebbene viva agevolmente anche in luoghi freschi e sassosi, preferibilmente su terreni calcarei.
Fioritura
La pianta fiorisce da Marzo a Maggio.
Particolarità e curiosità
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Questa pianticella era praticamente sconosciuta nell'Antichità e nel Medioevo. Nei secoli successivi -viene descritta per la prima volta nel XVI sec. - acquisì una discreta fama grazie alla forma e il colore delle sue foglie, secondo i botanici dell'epoca, vagamente assomigliante alla forma e al colore del fegato. Perciò, secondo la "teoria dei segni", era indicata per curare malattie al fegato.
L' Anemone epatica, se consumata fresca risulta altamente velenosa; durante l'essiccazione perde però le sue proprietà tossiche. Pertanto, una volta essiccata viene talvolta utilizzata come diuretico.
Per finire, è interessante spendere ancora due parole sul curioso comportamento dei fiori: quando piove, o al tramonto, infatti, questi si richiudono su se stessi inclinandosi verso terra. Inoltre la fioritura di ogni fiore dura circa 8 giorni, e durante questo periodo i petali raddoppiano la loro lunghezza iniziale.
NB: la specie è protetta in tutto il territorio della provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.
Immagini
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