Pendulina
Rosa Pendulina | ||||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Rosa pendulina L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Rosa alpina |
Rosa pendulina (L.)
Come si presenta
Come si presenta
La Rosa pendulina è un arbusto nano latifoglio, che può formare estesi tappeti. Si presenta con un'altezza variabile tra i 100 e i 200 cm.
Presenta un fusto legnoso, debole, dal portamento prostrato e dal colore tendente al rossastro. È raro trovare lungo il fusto delle spine, che, se presenti, si riconoscono in genere dall'andamento rettilineo. Sono in genere molto fragili e spariscono quasi completamente sui rami più alti. La radice è fascicolata, molto profonda e ramificata.
Le foglie sono lisce e di un colore verde vivo, prive di peli o di lanuggine e si presentano composte. Ogni foglia è attacata al ramo da un picciolo e possiede dalle 5 alle 9 foglioline ovali dal margine dentellato ad eccezione di quelle presenti alla base dell'arbusto, il cui margine è intero.
I fiori possiedono cinque petali liberi, di colore rosa acceso o rosso-violacei. All'interno della corolla sono facilmente riconoscibili numerosi stami gialli.
Il frutto, che viene più specificatamente chiamato cinorrodo, è molto simile a quello della rosa canina, infatti si presenta come una grossa bacca di colore rosso.
Habitat
E' possibile incontrare questa rosa nei boschi radi, nei pascoli e nei luoghi rupestri, a un altitudine variabile dai 500 ai 2600 mt.
Fioritura
Questa pianta fiorisce nei primi mesi estivi, intorno a giugno-luglio. I frutti compaiono invece sensibilmente più tardi, nel tardo autunno e nel primo inverno.
Particolarità e curiosità
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Il nome "Rosa" deriva dalla parola sanscrita o vrod (ovvero flessibile, in riferimento alla deformabilità dei fusti), oppure dalla parola celtica rhood (cioè rosso).
I frutti della rosa pendulina sono utilizzati in tutta l'Europa e negli Stati Uniti per preparare the, gelatine, marmellate e sciroppi. E' interessante notare come le proprietà dei cinorrodi, che contengono vitamina C, A, B1, B2 e P, vengono esaltate dal freddo intenso. A causa dell' abbondante presenza di queste vitamine i cinorrodi possono essere utilizzati in caso di avitaminosi. In più possono essere considerati degli ottimi ricostituenti. Infatti alcune di queste vitamine favoriscono la difese immunitarie. Il modo più semplice per beneficiare di queste proprietà è mangiare direttamente questi frutti, facendo attenzione a non ingerire i semi e i pelucchi che li rivestono, altrimenti è possibile ricavarne ottime marmellate o infusi.
La rosa è una pianta talmente delicata e sensibile, che fa da sentinella per eventuali problemi all’interno di un frutteto o vigneto, in modo da intervenire miratamente sulle problematiche che vengoni evidenziate sulla rosa. Per questo piante di rosa, in particolare nelle località di montagna, vengono piantate in prossimità di questo tipo di coltivazioni.
Immagini
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