Farinosa
Primula farinosa | ||||||||||||||
Fiori di Primula farinosa | ||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Primula farinosa L. |
Primula farinosa (L.)
Come si presenta
La P.farinosa è una pianta erbacea perenne, che deve il suo particolare nome all'aspetto caratteristico delle sue foglie.
Le foglie, a rosetta basale, hanno una forma ovata e lanceolata e presentano il margine a denti arrotondati; inoltre, sono lisce nella pagine superiore, mentre assumono un aspetto bianco farinoso, appunto, nella pagina inferiore (anche se, appena nate, appaiono interamente farinose). L'unico scapo, lungo da 5 a 15 cm, si presenta leggermente farinoso e, partendo direttamente dal centro della rosetta basale, porta alla sua sommità un'ombrella multiflora.
Ciascun fiore è unito allo scapo da un peduncolo, che a sua volta termina con un calice tubuloso dai denti acuti e lunghi. Appena sporgente da quest'ultimo, la corolla è abbastanza piccola (il diametro è di 10 mm), ed è gamopetala: si presenta di un bel color roseo violaceo alle estremità, mentre assume una colorazione più chiara, che spazia dal giallo al bianco, avvicinandosi alla gola del fiore.
Le radici sono fascicolate, bianche e sottili.
Habitat
La P.farinosa è una pianta originaria dell'Europa centrale, della Siberia e dell' America settentrionale. Vive prevalentemente nei pascoli freschi e umidi, nei prati e nei macereti, degli ambienti alpini, subalpini e montani. Predilige terreno calcareo (ma ben sopporta anche piccole quantità di silicio) e, quindi, acido.
Fioritura
Il periodo di fioritura va da Aprile ad Agosto, in base alla zona.
Particolarità e curiosità
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Il nome primula deriva da un' antica locuzione italiana che significa "fior di primavera", ma, risalendo a origini ancora più antiche, lo si può far derivare dal latino "primus", che significa il primo. La pianta venne infatti così nominata a causa della sua precoce fioritura, che, in certe annate, può addirittura iniziare in inverno. L'epiteto specifico "farinosa" deriva invece dalla tipica caratteristica della pagina inferiore delle sue foglie, dello stelo e del calice, che risultano appunto coperte di una sottile e bianca "farina". Questa "farinosità" è dovuta alla secrezione di ghiandole fogliari a forma di cristallo. Riguardo alle proprietà curative della pianta, la medicina popolare riconosce alla P. Farinosa, alcune proprietà come analgesico, diuretico, lassativo e antireumatico. In cucina i fiori essiccati della primula forniscono un tè dall'aroma fragrante e privo di sostanze eccitanti. E' inoltre possibile fare dei canditi molto gustosi. Le giovani foglioline laterali della rosetta possono anche essere mangiate in insalata o cotte nelle minestre.
NB: la specie è protetta con divieto assoluto di raccolta in tutto il territorio della provincia.
Immagini
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