Nemorosa
Anemone dei boschi | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Anemone nemorosa L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Anemone dei boschi, silvia, anemone bianca | ||||||||||||||||
Proprietà Farmacologiche | ||||||||||||||||
velenosa |
Anemone nemorosa (L.)
Come si presenta
L'Anemone nemorosa è una piccola pianta erbacea perenne alta dai 7 ai 25 cm.
Il rizoma, dal colore bruno giallastro, è tozzo e tende ad espandersi strisciando in orizzontale.
L'esile fusto porta un solo fiore ed è eretto.
Le foglie radicali, lunghe 6-10 cm, si dividono in 3-4 foglioline lanceolate, mentre le foglie cauline sono in gruppi di 3 e hanno un picciolo lungo 1 cm. Quest'ultime sono ricoperte con piccoli peli di colore argenteo.
I fiori solitari, dal diametro di 2,5 cm, hanno un bel colore bianco, donde il nome comune "anemone bianca". Presentano circa 6 petali ellittici lunghi circa 1 cm che, nella parte inferiore hanno delle striature rosa o violette. Essendo ermafroditi sono dotati sia di parecchi stami, di colore giallo intenso, che di pistilli. Il peduncolo del fiore è lievemente villoso.
I frutti sono dei piccoli acheni, di forma quasi sferica, molto pelosi.
Habitat
Essendo una pianta che sopporta bene il freddo, l'A. nemorosa si trova nelle zone circumboreali di Europa, America e Asia e nelle zone montane. È presente in tutta Italia ad eccezione delle isole.
Vive prevalentemente nei boschi di latifoglie (donde il nome anemone dei boschi), soprattutto faggete e querceti, dove spesso forma dei vasti tappeti fioriti. Si può trovare dal livello del mare fino ai 1500 metri s.l.m. Preferisce terreni soffici e moderatamente umidi e i luoghi ombreggiati.
Fioritura
Da marzo ad aprile.
Particolarità e curiosità
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Il nome del genere, Anemone significa fiore del vento e viene dal greco anemos=vento. Il nome nemorosa, invece, deriva dal latino nemus=del bosco, in riferimento all'ambiente in cui vive la pianta.
È una pianta tossica e irritante e vescicante sulla pelle. In passato veniva usata per curare problemi reumatici, bronchiti ed emicranie e, per uso esterno, come decongestionante e revulsivo, ma questi usi sono stati abbandonati per la forte tossicità della pianta.
In omeopatia viene usata per trattare depressione, disturbi gastrici e disturbi del sonno.
L'estratto di questa pianta si usava per avvelenare le punte delle frecce.
Ha proprietà antinfiammatorie, vescicatorie ed emmenogoghe.
Nel linguaggio dei fiori, questa pianta simboleggia l'abbandono.
Immagini
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