Alba
Silene bianca | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Silene alba Mill. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Orecchiella, Boccon di pecora, |
Silene alba (Mill.)
Come si presenta
La S. alba è una pianta erbacea biennale (talvolta può essere perenne), alta da 30 a 80 cm. La sua radice è di tipo fittonante.
I fusti sono ramificati, molto villosi e particolarmente viscosi-glandulosi nella parte superiore.
Le foglie, intere, lanceolate, anch'esse villose, sono lunghe circa 10 cm.
I fiori, dal bel colore bianco candido (donde la denominazione "alba"), sono solitari sul loro stelo e sono unisessuali: ci sono perciò fiori femminili e fiori maschili, che si trovano su piante diverse. I fiori femminili sono caratterizzati da pistilli bianchi sporgenti, i fiori maschili da piccoli stami di colore bruno. La corolla è formata da 5 petali spatolati, molto bifidi. I fiori vengono impollinati da insetti e farfalle crepuscolari, pertanto si aprono la sera.
Il calice è piriforme, di colore rossastro.
Il frutto è a forma di pera e può essere lungo da 1 a 1,5 cm.
Habitat
La S. alba predilege i luoghi incolti e le zone ruderali. Si può trovare fino a 1200 m sul livello del mare. In Italia è piuttosto comune.
Fioritura
Da Giugno a Settembre.
Particolarità e curiosità
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Il nome Silene alba viene dal colore bianco del fiore (alba) e dalla forma rigonfia del calice (Silene). Si narra che il dio Bacco (o Dioniso) avesse un amico, Sileno, che aveva una grande pancia rotonda. Da qui il nome Silene. Questo nome potrebbe anche essere connesso con la parola "sialon", saliva in greco, un riferimento alla sostanza bianchiccia e appiccicosa secreta dal fusto delle piante di questo genere.
Con le piccole foglie di questa pianta si può preparare un'ottima zuppa. Le foglioline si possono inoltre consumare saltate in padella o bollite. La S. alba è una delle 27 piante utilizzate per preparare la minestrella, l'antica zuppa dei poveri.
Immagini
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