Triumfetti: differenze tra le versioni
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Il nome del genere, Centaurea, deriva dal latino ''centaurum'', a sua volta derivato dal greco ''ketaurion'', in riferimento al centauro Chirone. Una leggenda racconta che egli usò una pianta del genere Centaurea per curarsi una ferita infertagli da Ercole. Il nome specifico ''triumfetti'' sarebbe invece un omaggio a Giovan Battista Trionfetti, medico e naturalista italiano. | Il nome del genere, Centaurea, deriva dal latino ''centaurum'', a sua volta derivato dal greco ''ketaurion'', in riferimento al centauro Chirone. Una leggenda racconta che egli usò una pianta del genere Centaurea per curarsi una ferita infertagli da Ercole. Il nome specifico ''triumfetti'' sarebbe invece un omaggio a Giovan Battista Trionfetti, medico e naturalista italiano. | ||
Questa pianta ha proprietà [[Biofarmacologia#D|diuretiche]], [[Biofarmacologia#E|espettoranti]], [[Biofarmacologia#P|purganti]], toniche e [[Biofarmacologia#A|astringenti]]. | Questa pianta ha proprietà [[Biofarmacologia#D|diuretiche]], [[Biofarmacologia#E|espettoranti]], [[Biofarmacologia#P|purganti]], [[Fitofarmaceutica#T|toniche]] e [[Biofarmacologia#A|astringenti]]. | ||
Il decotto o l'infuso dei fiori di questa pianta era usato per attenuare la tosse e come diuretico. | Il decotto o l'infuso dei fiori di questa pianta era usato per attenuare la tosse e come diuretico. |
Versione delle 14:41, 10 feb 2013
Fiordaliso di Trionfetti | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Centaurea triumfetti All. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Fiordaliso di Trionfetti |
Centaurea triumfetti (All.)
Come si presenta
La Centaurea triumfetti è una pianta erbacea perenne, alta dai 20 agli 80 cm.
Il fusto è suddiviso in due parti: il fusto ipogeo e il fusto epigeo. Il fusto ipogeo è formato da un breve rizoma orizzontale, da cui partono piccole radici secondarie, mentre quello epigeo è un fusto eretto, con ali decorrenti alla base delle foglie, coperto da una sottile peluria di colore biancastro e, di solito, porta sulla sommità una sola infiorescenza (raramente ne porta due e mai di più).
Le foglie, di forma lanceolata o lineare molto stretta e allungata (possono essere lunghe fino a 13 cm e larghe 0,5-3 cm), sono a lamina interna. Hanno un colore scuro e non sono particolarmente villose. Quelle inferiori sono alterne.
L'infiorescenza è formata da grossi capolini, con un diametro di circa 5 cm. Di solito, su ogni fusto c'è un solo capolino ma alle volte ce ne possono essere anche due.
Ogni capolino è formato da un involucro di forma cilindrica (diametro 12-20 mm), a sua volta formato da diverse squame con un'appendice nera e fino a 15 piccole ciglia. All'interno dell'involucro si trova un ricettacolo che fa da base ai fiori.
I fiori, ermafroditi, hanno una forma tubulare. Quelli più esterni sono di colore azzurro-violetto, mentre quelli interni hanno un colore più sul rosa.
I sepali, che formano il calice, sono molto piccoli. La corolla è formata da 5 petali saldati insieme.
La parte maschile del fiore è formata da 5 stami abbastanza corti, mentre quella femminile è formata da un ovario, che non è visibile perché è attaccato al di sotto dei petali (ovario infero), sulla cui sommità si trovano due stigmi divergenti che stanno, però, sullo stesso stilo.
I frutti sono degli acheni (lunghi circa 5 mm) con un piccolo pappo (lungo 1-2 mm) sulla sommità.
Habitat
La Centaurea triumfetti è presente in tutta Italia a parte in Sardegna.
Preferisce prati e boscaglie con un substrato calcareo (ma può vivere anche su un substrato siliceo), Ph basico e terreno secco.
Si può trovare fino ai 1500 metri slm.
Fioritura
Da Maggio ad Agosto.
Particolarità e curiosità
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Il nome del genere, Centaurea, deriva dal latino centaurum, a sua volta derivato dal greco ketaurion, in riferimento al centauro Chirone. Una leggenda racconta che egli usò una pianta del genere Centaurea per curarsi una ferita infertagli da Ercole. Il nome specifico triumfetti sarebbe invece un omaggio a Giovan Battista Trionfetti, medico e naturalista italiano.
Questa pianta ha proprietà diuretiche, espettoranti, purganti, toniche e astringenti.
Il decotto o l'infuso dei fiori di questa pianta era usato per attenuare la tosse e come diuretico.
Le foglie possono essere usate come colorante verde per l'intonaco, unite alla calce. Dai fiori, invece, si estrae un colorante usato in pasticceria.
Il fiore può essere utilizzato per preparare anche un vino.
Immagini
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