Pendulina: differenze tra le versioni

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Il nome "Rosa" deriva dalla parola sanscrita o ''vrod'' (ovvero flessibile, in riferimento alla deformabilità dei fusti), oppure dalla
Il nome "Rosa" deriva dalla parola sanscrita o ''vrod'' (ovvero flessibile, in riferimento alla deformabilità dei fusti), oppure dalla
parola celtica ''rhood'' (cioè rosso). I frutti della rosa pendulina sono utilizzati in tutta l'Europa e negli Stati Uniti per preparare the, gelatine, marmellate e sciroppi. E' curioso notare come le proprietà dei cinorrodi, che contengono vitamina C, A, B<sub>1</sub>, B<sub>2</sub> e P, vengono esaltate dal freddo intenso. A causa dell' abbondante presenza di questa vitamina i cinorrodi possono essere utilizzati in caso di avitaminosi, in quanto possono essere considerati degli ottimi ricostituenti, che favoriscono le difese immunitarie. Il modo più semplice per beneficiare di queste proprietà è mangiare direttamente questi frutti, facendo attenzione a non ingerire i semi e i pelucchi che li rivestono, altrimenti è possibile ricavarne ottime marmellate o infusi.
parola celtica ''rhood'' (cioè rosso).
 
I frutti della rosa pendulina sono utilizzati in tutta l'Europa e negli Stati Uniti per preparare the, gelatine, marmellate e sciroppi.
E' interessante notare come le proprietà dei cinorrodi, che contengono vitamina C, A, B<sub>1</sub>, B<sub>2</sub> e P, vengono esaltate dal freddo intenso. A causa dell' abbondante presenza di queste vitamine i cinorrodi possono essere utilizzati in caso di avitaminosi. In più possono essere considerati degli ottimi ricostituenti. Infatti alcune di queste vitamine favoriscono la difese immunitarie. Il modo più semplice per beneficiare di queste proprietà è mangiare direttamente questi frutti, facendo attenzione a non ingerire i semi e i pelucchi che li rivestono, altrimenti è possibile ricavarne ottime marmellate o infusi.


==Immagini==
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Versione delle 22:46, 22 dic 2012

Rosa Pendulina
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Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Rosaceae
Famiglia: Ranuncolaceae
Genere: Rosa
Specie: R. pendulina
Nomenclatura binomiale
Rosa pendulina
L.
Nomi comuni

Rosa alpina

Rosa pendulina (L.)

Come si presenta

Come si presenta

La Rosa pendulina è un arbusto nano latifoglio, che può formare estesi tappeti. Si presenta con un'altezza variabile tra i 100 e i 200 cm.

Presenta un fusto legnoso, debole, dal portamento prostrato e dal colore tendente al rossastro. È raro trovare lungo il fusto delle spine, che, se presenti, si riconoscono in genere dall'andamento rettilineo. Sono in genere molto fragili e spariscono quasi completamente sui rami più alti. La radice è fascicolata, molto profonda e ramificata.

Le foglie sono lisce e di un colore verde vivo, prive di peli o di lanuggine e si presentano composte. Ogni foglia è attacata al ramo da un picciolo e possiede dalle 5 alle 9 foglioline ovali dal margine dentellato ad eccezione di quelle presenti alla base dell'arbusto, il cui margine è intero.

I fiori possiedono cinque petali liberi, di colore rosa acceso o rosso-violacei. All'interno della corolla sono facilmente riconoscibili numerosi stami gialli.


Il frutto, che viene più specificatamente chiamato cinorrodo, è molto simile a quello della rosa canina, infatti si presenta come una grossa bacca di colore rosso.

Habitat

E' possibile incontrare questa rosa nei boschi radi, nei pascoli e nei luoghi rupestri, a un altitudine variabile dai 500 ai 2600 mt.

Fioritura

Questa pianta fiorisce nei primi mesi estivi, intorno a giugno-luglio. I frutti compaiono invece sensibilmente più tardi, nel tardo autunno e nel primo inverno.

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il nome "Rosa" deriva dalla parola sanscrita o vrod (ovvero flessibile, in riferimento alla deformabilità dei fusti), oppure dalla parola celtica rhood (cioè rosso).

I frutti della rosa pendulina sono utilizzati in tutta l'Europa e negli Stati Uniti per preparare the, gelatine, marmellate e sciroppi. E' interessante notare come le proprietà dei cinorrodi, che contengono vitamina C, A, B1, B2 e P, vengono esaltate dal freddo intenso. A causa dell' abbondante presenza di queste vitamine i cinorrodi possono essere utilizzati in caso di avitaminosi. In più possono essere considerati degli ottimi ricostituenti. Infatti alcune di queste vitamine favoriscono la difese immunitarie. Il modo più semplice per beneficiare di queste proprietà è mangiare direttamente questi frutti, facendo attenzione a non ingerire i semi e i pelucchi che li rivestono, altrimenti è possibile ricavarne ottime marmellate o infusi.

Immagini

Link

Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra Bibliografia Torna alla famiglia Rosaceae oppure torna all'elenco delle famiglie