Cava: differenze tra le versioni
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Grazie alla presenza di numerose sostanze dette alcaloidi presenti sopratutto nelle poche radici e nel bulbo la pianta viene classificata come velenosa e può provocare epilessia,catalessia, allucinazioni e arresto cardiaco se assunta in alte concentrazioni. Ma, con i giusti dosaggi, può anche essere utilizzata in campo medico e sopratutto nella medicina nordica come antidolorifico,antibatterico, antisettico , antispasmodico e in quella popolare come sedativo. Di recente è stata studiata per il trattamento del morbo di Parkinson per le sue proprietà neurologiche. | Grazie alla presenza di numerose sostanze dette alcaloidi presenti sopratutto nelle poche radici e nel bulbo la pianta viene classificata come velenosa e può provocare epilessia,catalessia, allucinazioni e arresto cardiaco se assunta in alte concentrazioni. Ma, con i giusti dosaggi, può anche essere utilizzata in campo medico e sopratutto nella medicina nordica come antidolorifico,antibatterico, antisettico , antispasmodico e in quella popolare come sedativo. Di recente è stata studiata per il trattamento del morbo di Parkinson per le sue proprietà neurologiche. | ||
Una delle sostanze presenti nel bulbo la "bulbocaptina" venne utilizzata da Robert Heath, psichiatra americano, che negli anni '50 la usò per indurre un stato di stupore inebetito nei detenuti delle carceri americane. Si guadagnò così il soprannome di "manipolatore di menti". | |||
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Versione delle 12:26, 4 nov 2012
Colombina cava
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Corydalis cava L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Colombina cava |
Corydalis cava (L.)
Come si presenta
La Corydalis cava detta comunemente Colombina cava è una pianta erbacea perenne.
Presenta da in tutto da 5 a 7 foglie, 3-4 alla base di forma ellittica, con estremità appuntite più altre 2 stiliforme con dimensioni di 7-16 × 22-35 mm, presentano incisioni fino alla nervatura ed entrambe le tipologie sono di un colore verde oliva. Inoltre sono presenti delle foglie brattee cioè che racchiudono il bocciolo prima della fioritura.
Il fusto è retto, non ramificato, con leggere sfumature biancastre in rari casi ma essenzialmente liscio e senza peli il quale può raggiungere anche i 35 cm di lunghezza e parte dal bulbo presente nel sottosuolo il quale è quasi del tutto privo di radici.
La cosa che colpisce di più sono però i numerosi fiori infatti possono essere in numero superiore a 20 separati però dalla corolla e hanno vivaci tonalità rosate e più raramente bianche o violette per ognuno dei 4 petali con il bordo superiore prolungato posteriormente a formare uno sperone ricurvo nella parte terminale. I fiori di questa pianta sono ermafroditi e le dimensioni possono variare da 19 ai 25 mm.
Il frutto è una capsula lineare che contiene diversi semi oblunghi con dimensioni che variano da 3 a 4 mm per la larghezza e da 15 a 20 mm per la lunghezza.
Habitat
Questa pianta, originaria dell'Europa orientale,più specificatamente nel Caucaso, si può trovare dalla pianura fino ai 1400 metri principalmente in zona subalpina, preferisce le zone collinari fresche e luminose delle radure dei boschi di quercia-carpino ma si può trovare anche nei prati, nei boschi di latifoglie e fra le siepi.
Fioritura
il periodo di fioritura va da inizio Marzo a fine Maggio.
Particolarità e curiosità
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L'etimologia del nome viene dal greco dove Korydalis significa allodola coronata a riferimento dello sperone dei suoi fiori molto somiglianti alle dita dell'allodola. Invece il nome specifico deriva dalla particolarità del suo bulbo di essere cavo. Un altro nome comune è Colombina maggiore da non confondere con il fungo Russula cyanoxantha.
Questa pianta viene utilizzata come ornamento di rocce e muri. Inoltre non richiede molte cure in quanto si riseminano spontaneamente anche se il suo polline è autosterile e impedisce l'autoimpollinazione. E' molto diffusa in tutta la penisola italiana ad eccezione delle isole e della Val d'Osta dove la sua presenza è incerta
Grazie alla presenza di numerose sostanze dette alcaloidi presenti sopratutto nelle poche radici e nel bulbo la pianta viene classificata come velenosa e può provocare epilessia,catalessia, allucinazioni e arresto cardiaco se assunta in alte concentrazioni. Ma, con i giusti dosaggi, può anche essere utilizzata in campo medico e sopratutto nella medicina nordica come antidolorifico,antibatterico, antisettico , antispasmodico e in quella popolare come sedativo. Di recente è stata studiata per il trattamento del morbo di Parkinson per le sue proprietà neurologiche.
Una delle sostanze presenti nel bulbo la "bulbocaptina" venne utilizzata da Robert Heath, psichiatra americano, che negli anni '50 la usò per indurre un stato di stupore inebetito nei detenuti delle carceri americane. Si guadagnò così il soprannome di "manipolatore di menti".
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