Tectorum: differenze tra le versioni
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Il nome tectorum | Il nome tectorum deriva dal latino (dei tetti) in quanto questa pianta era fatta crescere su essi per protegere le case dai fulmini e dai tuoni. Perciò nelle varie culture esso è stato assimilato alla barba di divinità quali Giove, Thor, e dai cristiani con quella di S. Giorgio. | ||
Il suo succo è stato | Il suo succo è stato da Galeno come rimedio astringente per pelle e occhi. Assunto in gran quantità ha un effetto emetico. Secondo Plinio il Vecchio, ha effetti positivi contro contusionui, disordini nervosi, problemi intestinali, dolore addominale e pagliativo per dolori interni. | ||
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Versione delle 16:57, 5 mag 2012
Semprevivo dei tetti | ||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||
Sempervivum tectorum L. | ||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||
barba di Giove, guardacasa |
Sempervivum Tectorum (L.)
Come si presenta
Il S. tectorum è una pianta perenne, succulenta e sotolnifera.
Il fusto è di circa 20-50 cm, con disposizione verticale, da cui si dipartono rosette sterili, di colore perlopiù verde scuro, di dimensioni approssimative di 3-8 cm.
Le foglie basali si presentano glabre, di forma obovato-lanceolata, grandi circa 2-4 cm; esse sono appuntite all'apice e stoloso-cigliate. Le foglie cauline sono invec alternate l'un l'altra, sono di forma lanceolata, pubescenti su entrambe le facce.
La corolla è costituita da da petali lanceolati-acuti di colore rosa o porpora, in numero di 12-45.
Habitat
A partire dal livello del mare, fino a 2800 metri sovra esso, il S. tectorum trova il suo alloggio ideale tra luoghi rocciosi, rupi, aridi pendii e muri soleggiati
Fioritura
Da giugno ad agosto abbiamo la presenza di follicoli eretti.
Particolarità e curiosità
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Il nome tectorum deriva dal latino (dei tetti) in quanto questa pianta era fatta crescere su essi per protegere le case dai fulmini e dai tuoni. Perciò nelle varie culture esso è stato assimilato alla barba di divinità quali Giove, Thor, e dai cristiani con quella di S. Giorgio.
Il suo succo è stato da Galeno come rimedio astringente per pelle e occhi. Assunto in gran quantità ha un effetto emetico. Secondo Plinio il Vecchio, ha effetti positivi contro contusionui, disordini nervosi, problemi intestinali, dolore addominale e pagliativo per dolori interni.
Immagini
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