Dioica: differenze tra le versioni

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Ha una '''radice''' di tipo fittonante.
Ha una '''radice''' di tipo fittonante.


Il fragile '''fusto''' è ascendente ed è lievemente peloso. Le '''foglie''', anch'esse pelose, sono di forma lanceolata o ovale. Quelle inferiori hanno un picciolo di 4-6 cm circa e sono spatolate, lunghe circa 8 cm e larghe 4. Le foglie superiori, più piccole, sono sessili. I '''fiori''', caratterizzati da un bel colore rosa, hanno un calice fusiforme di colore viola-rossastro, largo  4 mm e lungo circa 10-15 mm e sono riuniti in infiorescenze vicino alla sommità del fusto. I 5 petali sono profondamente bilobati.
Il fragile '''fusto''' è ascendente ed è lievemente peloso. Le '''foglie''', anch'esse pelose, sono di forma lanceolata o ovale. Quelle inferiori hanno un picciolo di 4-6 cm circa e sono spatolate, lunghe circa 8 cm e larghe 4. Le foglie superiori, più piccole, sono sessili. I '''fiori''', caratterizzati da un bel colore rosa, hanno un calice fusiforme di colore viola-rossastro, largo  4 mm e lungo circa 10-15 mm e sono riuniti in infiorescenze vicino alla sommità del fusto. I 5 petali sono profondamente bilobati. Il '''frutto''' è ovale, lungo circa 1-1,5 cm.


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===Habitat===
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La S. dioica è presente in quasi tutta Italia (a parte la Puglia e le isole) tra i 400 e 2300 m sul livello del mare. Si trova ai margini dei boschi e in prati concimati.
La S. dioica è presente in quasi tutta Italia, a parte le isole, tra i 400 e 1800 m sul livello del mare. Si trova principalmente ai margini dei boschi, in ambienti ruderali e campi coltivati. È più comune nel nord Italia.


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Il nome dioica viene dal fatto che la S. dioica ha i fiori unisessuali, quindi una pianta ha o solo fiori maschili o solo fiori femminili. Il nome Silene, invece, viene dal nome di Sileno, compagno di Bacco (Dioniso), che aveva la pancia rigonfia, come il calice delle piante del genere Silene.
Il nome dioica viene dal fatto che la S. dioica ha i fiori unisessuali, quindi una pianta ha o solo fiori maschili o solo fiori femminili. Il nome Silene, invece, viene dal nome di Sileno, compagno di Bacco (Dioniso), che aveva la pancia rigonfia, come il calice delle piante del genere Silene.


Facendo bollire la radice di S. dionica si può ricavare una sorta di sapone.
Facendo bollire la radice di S. dionica si può ricavare una sorta di sapone. Anticamente, si usavano i semi triturati di questa pianta per curare i morsi di serpente.
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Versione delle 10:50, 12 feb 2012

Silene dioica
Silene dioica.jpg
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Caryophyllaceae
Genere: Silene
Specie: dioica
Nomenclatura binomiale
Silene dioica
L.
Nomi comuni

Licnide,
Gittaione rosso o delle macchie


Silene dioica (L.)

Come si presenta

La S. dioica è una pianta erbacea perenne, alta da 20 a 60 cm.

Ha una radice di tipo fittonante.

Il fragile fusto è ascendente ed è lievemente peloso. Le foglie, anch'esse pelose, sono di forma lanceolata o ovale. Quelle inferiori hanno un picciolo di 4-6 cm circa e sono spatolate, lunghe circa 8 cm e larghe 4. Le foglie superiori, più piccole, sono sessili. I fiori, caratterizzati da un bel colore rosa, hanno un calice fusiforme di colore viola-rossastro, largo 4 mm e lungo circa 10-15 mm e sono riuniti in infiorescenze vicino alla sommità del fusto. I 5 petali sono profondamente bilobati. Il frutto è ovale, lungo circa 1-1,5 cm.


Habitat

La S. dioica è presente in quasi tutta Italia, a parte le isole, tra i 400 e 1800 m sul livello del mare. Si trova principalmente ai margini dei boschi, in ambienti ruderali e campi coltivati. È più comune nel nord Italia.


Fioritura

Da giugno ad agosto.



Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il nome dioica viene dal fatto che la S. dioica ha i fiori unisessuali, quindi una pianta ha o solo fiori maschili o solo fiori femminili. Il nome Silene, invece, viene dal nome di Sileno, compagno di Bacco (Dioniso), che aveva la pancia rigonfia, come il calice delle piante del genere Silene.

Facendo bollire la radice di S. dionica si può ricavare una sorta di sapone. Anticamente, si usavano i semi triturati di questa pianta per curare i morsi di serpente.


Immagini

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