Poeticus: differenze tra le versioni
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Presenta da 3 a 5 '''foglie''' | Presenta da 3 a 5 '''foglie''' carnose, strette e lunghe, larghe da 5 a 8 mm, che si presentano glabre e di colore verde azzurrognolo; queste si dipartono direttamente dal piccolo [[Strutture vegetali#B|bulbo]], ubicato a circa 15, 20 cm di profondità. | ||
Ciò che più colpisce della pianta, tuttavia, sono i '''fiori''', piccoli e solitari. Crescono su steli eretti e sono composti da sei tepali | Ciò che più colpisce della pianta, tuttavia, sono i '''fiori''', piccoli e solitari. Crescono su [[Strutture vegetali#S|steli]] eretti e sono composti da sei [[Strutture vegetali#T|tepali]] bianchi dalla forma ovale; al centro del fiore si può notare una corona circolare, la ''paracorolla'', alta qualche millimetro e dal margine ondulato, gialla alla base e di un rosso acceso sul bordo. I fiori sono fortemente profumati, e non a caso il narciso viene coltivato in Francia e in Olanda per estrarre uno delle fragranze fondamentali dell'industria profumiera, l'''olio di narciso''. | ||
Lo '''scapo''' è alto da 15 a 30 cm, leggermente appiattito | Lo [[Strutture vegetali#S|'''scapo''']] fiorifero è alto da 15 a 30 cm, e appare leggermente appiattito; sull'estremità superiore mostra una [[Strutture vegetali#S|spata]] cartacea color ruggine, che protegge il [[Strutture vegetali#B|bocciolo]]: solo quando il ''Narcissus poeticus'' sboccia, la spata si fende. | ||
Il '''frutto''' è una capsula che si divide in tre parti. | Il '''frutto''' è una capsula che si divide in tre parti. | ||
===Habitat=== | ===Habitat=== | ||
Questa pianta, originaria dell'Europa meridionale, cresce nei prati grassi e freschi e sui pendii ombrosi, anche se non è raro trovarne grosse colonie sui versanti assolati. Predilige suoli calcarei o misti, e necessita di un medio quantitativo di acqua. Si trova nella zona subalpina e montana, dai 300 ai 1600 m. | Questa pianta, originaria dell'Europa meridionale, cresce nei prati grassi e freschi e sui pendii ombrosi, anche se non è raro trovarne grosse colonie sui versanti assolati. Predilige suoli calcarei o misti, e necessita di un medio quantitativo di acqua. Si trova nella zona subalpina e montana, dai 300 ai 1600 m. | ||
===Fioritura=== | ===Fioritura=== | ||
Il periodo di fioritura va da fine Marzo a Maggio. | Il periodo di fioritura va da fine Marzo a Maggio. | ||
===Particolarità e curiosità=== | |||
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Le piante genere ''Narcissus'' erano già note ai tempi dei Greci; non stupisce, quindi, appurare che lo stesso nome derivi dal termine greco "narkào", che significa appunto "stordisco", o "paralizzo", con un evidente riferimento al profumo, tanto forte da stordire. È da qui che deriva il moderno termine "narcotico". | |||
Al '' | Al ''Narcissus'' sono legati diversi simboli: da alcuni, ad esempio, è considerato simbolo del risveglio primaverile e la sua ''paracorolla'' dorata veniva associata dagli Antichi al sole, tanto da attribuirgli l'appellativo di "logo del sole". Questo fiore, chiaramente, è associato anche al mito di Narciso, un bellissimo giovane che, innamoratisi della sua immagine, morì affogato nello stagno in cui si stava specchiando, attratto dalla ''sua'' bellezza. Anche per questo motivo il ''Narciso'' è spesso associato alla morte: effettivamente, il profumo non inganna. Tutte le parti del fiore, infatti, sono tossiche, se assunte in grandi quantità, mentre in dosaggi più contenuti possono avere un utilizzo farmacologico come [[biofarmacologia #E|emetici]] e [[biofarmacologia #P|purgativi]]. La tossicità è legata alla presenza di vari alcaloidi, come la ''narcissina'' (presente nei bulbi), sostanza che agisce sul sistema nervoso e sulla membrana interna dello stomaco. | ||
'''NB''': il ''Narcissus poeticus'' è specie protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta. È importante sottolinearlo, in quanto in passato questo fiore, particolarmente diffuso sui prati di vetta (spesso la sua fioritura era così abbondante da essere confusa per una nevicata!), appena fioriva era soggetto a enormi raccolte, le cosiddette "narcisate". Questo comportamento irrispettoso ha reso il narciso particolarmente vulnerabile e raro. | |||
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Versione attuale delle 16:43, 18 mag 2013
Narciso | ||||||||||||||||
Fiori di Narciso | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Narcissus poeticus L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Narciso dei poeti |
Narcissus poeticus (L.)
Come si presenta
Il Narcissus poeticus, chiamato comunemente narciso, è una pianta erbacea, bulbosa e perenne.
Presenta da 3 a 5 foglie carnose, strette e lunghe, larghe da 5 a 8 mm, che si presentano glabre e di colore verde azzurrognolo; queste si dipartono direttamente dal piccolo bulbo, ubicato a circa 15, 20 cm di profondità.
Ciò che più colpisce della pianta, tuttavia, sono i fiori, piccoli e solitari. Crescono su steli eretti e sono composti da sei tepali bianchi dalla forma ovale; al centro del fiore si può notare una corona circolare, la paracorolla, alta qualche millimetro e dal margine ondulato, gialla alla base e di un rosso acceso sul bordo. I fiori sono fortemente profumati, e non a caso il narciso viene coltivato in Francia e in Olanda per estrarre uno delle fragranze fondamentali dell'industria profumiera, l'olio di narciso.
Lo scapo fiorifero è alto da 15 a 30 cm, e appare leggermente appiattito; sull'estremità superiore mostra una spata cartacea color ruggine, che protegge il bocciolo: solo quando il Narcissus poeticus sboccia, la spata si fende.
Il frutto è una capsula che si divide in tre parti.
Habitat
Questa pianta, originaria dell'Europa meridionale, cresce nei prati grassi e freschi e sui pendii ombrosi, anche se non è raro trovarne grosse colonie sui versanti assolati. Predilige suoli calcarei o misti, e necessita di un medio quantitativo di acqua. Si trova nella zona subalpina e montana, dai 300 ai 1600 m.
Fioritura
Il periodo di fioritura va da fine Marzo a Maggio.
Particolarità e curiosità
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Le piante genere Narcissus erano già note ai tempi dei Greci; non stupisce, quindi, appurare che lo stesso nome derivi dal termine greco "narkào", che significa appunto "stordisco", o "paralizzo", con un evidente riferimento al profumo, tanto forte da stordire. È da qui che deriva il moderno termine "narcotico".
Al Narcissus sono legati diversi simboli: da alcuni, ad esempio, è considerato simbolo del risveglio primaverile e la sua paracorolla dorata veniva associata dagli Antichi al sole, tanto da attribuirgli l'appellativo di "logo del sole". Questo fiore, chiaramente, è associato anche al mito di Narciso, un bellissimo giovane che, innamoratisi della sua immagine, morì affogato nello stagno in cui si stava specchiando, attratto dalla sua bellezza. Anche per questo motivo il Narciso è spesso associato alla morte: effettivamente, il profumo non inganna. Tutte le parti del fiore, infatti, sono tossiche, se assunte in grandi quantità, mentre in dosaggi più contenuti possono avere un utilizzo farmacologico come emetici e purgativi. La tossicità è legata alla presenza di vari alcaloidi, come la narcissina (presente nei bulbi), sostanza che agisce sul sistema nervoso e sulla membrana interna dello stomaco.
NB: il Narcissus poeticus è specie protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta. È importante sottolinearlo, in quanto in passato questo fiore, particolarmente diffuso sui prati di vetta (spesso la sua fioritura era così abbondante da essere confusa per una nevicata!), appena fioriva era soggetto a enormi raccolte, le cosiddette "narcisate". Questo comportamento irrispettoso ha reso il narciso particolarmente vulnerabile e raro.
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