Nemorosa: differenze tra le versioni
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L'esile fusto epigeo è, invece, eretto e alla sommità presenta un singolo fiore. | |||
Le '''foglie''' differiscono morfologicamente a seconda del livello del fusto dal quale prendono origine: ovvero le distingiuamo in basali, cioè che originano nella parte più inferiore del fusto, e caulinari, che invece nascono dalla sommità del fusto. Quelle basali sono lunghe dai 6 ai 10 cm e sono suddivise in 3-4 lamine di forma lanceolata. Le foglie cauline, invece, si trovano in gruppi di 3 e sono "appese" da un sottile [[Strutture vegetali#P|picciolo]] lungo non più di 1 cm. Quest'ultime sono ricoperte da sottili peli di colore argenteo. | |||
I '''fiori''' solitari hanno un diametro di 2,5 cm e una lunghezza intorno a 1 cm. Presentano circa 6 [[Strutture vegetali#P|petali]] ellittici di un bel colore bianco (donde il nome comune "''Anemone bianca''") che però risulta, nella pagina inferiore, variegato da striature rosa o violette. Essendo i fiori ermafroditi essi sono dotati sia di numerosi [[Strutture vegetali#S|stami]], che si riconoscono dal colore giallo intenso, che di [[Strutture vegetali#P|pistilli]], che invece sono caratterizzati da una colorazione verdognola. Anche il fiore, come le foglie, è sorretto da un [[Strutture vegetali#P|peduncolo]] che lo sorregge, esso si presenta è lievemente villoso. | |||
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Il nome del genere, ''Anemone'', significa ''fiore del vento'', infatti la parola deriva dal greco ''anemos''= "vento". Un'altra teoria sostiene invece che derivi da "soffio di vita", probabilmente in riferimento alla permanenza effimera dei fiori sulla pianta. Infine una terza teoria ci narra che tragga origine dal fiume Anemo, vicino a Ravenna, che sembra essere il luogo dove venne scoperta per la prima volta. Il nome ''nemorosa'', invece, deriva dal latino ''nemus'', ovvero "del bosco", in riferimento all'ambiente in cui vive la pianta. | |||
Non a caso è un fiore che annuncia l'arrivo della primavera e si manifesta in massa nei boschi con i suoi fiori bianchi. | |||
È una pianta tossica, irritante e vescicante sulla pelle. In passato veniva usata per curare problemi reumatici, bronchiti ed emicranie e, per uso esterno, come decongestionante e revulsivo, ma questi usi sono stati abbandonati per la forte tossicità. Non a caso in tempi passati l'estratto di questa pianta si utilizzava per avvelenare le punte delle frecce. | |||
Nasce al termine dell'inverno, fiorisce nelle prime giornate tiepide non appena la neve comincia a sciogliersi. Al calare del sole o quando inizia a piovere l’Anemone inclina i fiori verso terra, mentre i petali esterni si avvicinano al centro formando una cupola per proteggere gli stami e i pistilli, necessari per la propagazione della specie. | |||
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Versione attuale delle 11:51, 3 mar 2013
Anemone dei boschi | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Anemone nemorosa L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Anemone dei boschi, silvia, anemone bianca | ||||||||||||||||
Proprietà Farmacologiche | ||||||||||||||||
velenosa |
Anemone nemorosa (L.)
Come si presenta
L'Anemone nemorosa è una piccola pianta erbacea perenne alta dai 7 ai 25 cm che tende a formare, quando presente in grande quantità, dei graziosi tappeti di fiori bianco dalle sfumature violacee .
Il fusto si distingue in una parte ipogea ed una epigea. La parte ipogea è rappresentata da un tozzo rizoma di colore bruno giallastro e ha la particolarità di farsi strada nel terreno in direzione orizzontale. L'esile fusto epigeo è, invece, eretto e alla sommità presenta un singolo fiore.
Le foglie differiscono morfologicamente a seconda del livello del fusto dal quale prendono origine: ovvero le distingiuamo in basali, cioè che originano nella parte più inferiore del fusto, e caulinari, che invece nascono dalla sommità del fusto. Quelle basali sono lunghe dai 6 ai 10 cm e sono suddivise in 3-4 lamine di forma lanceolata. Le foglie cauline, invece, si trovano in gruppi di 3 e sono "appese" da un sottile picciolo lungo non più di 1 cm. Quest'ultime sono ricoperte da sottili peli di colore argenteo.
I fiori solitari hanno un diametro di 2,5 cm e una lunghezza intorno a 1 cm. Presentano circa 6 petali ellittici di un bel colore bianco (donde il nome comune "Anemone bianca") che però risulta, nella pagina inferiore, variegato da striature rosa o violette. Essendo i fiori ermafroditi essi sono dotati sia di numerosi stami, che si riconoscono dal colore giallo intenso, che di pistilli, che invece sono caratterizzati da una colorazione verdognola. Anche il fiore, come le foglie, è sorretto da un peduncolo che lo sorregge, esso si presenta è lievemente villoso.
I frutti sono dei piccoli acheni, di forma quasi sferica, molto pelosi.
Habitat
Essendo una pianta che sopporta bene il freddo, l'A. nemorosa si trova nelle zone circumboreali di Europa, America e Asia e nelle zone montane. È presente in tutta Italia ad eccezione delle isole.
Vive prevalentemente nei boschi di latifoglie (donde il nome Anemone dei boschi), soprattutto faggete e querceti, dove spesso forma dei vasti tappeti fioriti. Si può trovare dal livello del mare fino ai 1500 metri s.l.m. Preferisce terreni soffici, moderatamente umidi e calcarei.
Fioritura
Da marzo ad aprile.
Particolarità e curiosità
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Il nome del genere, Anemone, significa fiore del vento, infatti la parola deriva dal greco anemos= "vento". Un'altra teoria sostiene invece che derivi da "soffio di vita", probabilmente in riferimento alla permanenza effimera dei fiori sulla pianta. Infine una terza teoria ci narra che tragga origine dal fiume Anemo, vicino a Ravenna, che sembra essere il luogo dove venne scoperta per la prima volta. Il nome nemorosa, invece, deriva dal latino nemus, ovvero "del bosco", in riferimento all'ambiente in cui vive la pianta. Non a caso è un fiore che annuncia l'arrivo della primavera e si manifesta in massa nei boschi con i suoi fiori bianchi.
È una pianta tossica, irritante e vescicante sulla pelle. In passato veniva usata per curare problemi reumatici, bronchiti ed emicranie e, per uso esterno, come decongestionante e revulsivo, ma questi usi sono stati abbandonati per la forte tossicità. Non a caso in tempi passati l'estratto di questa pianta si utilizzava per avvelenare le punte delle frecce.
Nasce al termine dell'inverno, fiorisce nelle prime giornate tiepide non appena la neve comincia a sciogliersi. Al calare del sole o quando inizia a piovere l’Anemone inclina i fiori verso terra, mentre i petali esterni si avvicinano al centro formando una cupola per proteggere gli stami e i pistilli, necessari per la propagazione della specie.
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