Niger: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
(17 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
__NOTITLE__ | __NOTITLE__ | ||
{{Tassobox | {{Tassobox | ||
|colore=lightgreen | |colore=lightgreen | ||
Riga 58: | Riga 57: | ||
L'''Helleborus niger'', anche conosciuto con il più comune nome di Rosa di Natale, è una pianta perenne alta circa 10-30 cm, che fa capolino nei sottoboschi innevati nel periodo natalizio. | L'''Helleborus niger'', anche conosciuto con il più comune nome di Rosa di Natale, è una pianta perenne alta circa 10-30 cm, che fa capolino nei sottoboschi innevati nel periodo natalizio. | ||
Sotto terra nasconde un '''rizoma''' breve, grasso e nerastro, da cui nascono le '''foglie''' basali, coriacee e di color verde scuro o verde glauco. Ciascuna foglia è composta da 5-9 segmenti provvisti di un lungo picciolo e lanceolati, che terminano con un bordo seghettato. Le foglie caulinari sono sessili e più piccole, talvolta assenti | Sotto terra nasconde un [[Strutture vegetali#R|'''rizoma''']] breve, grasso e nerastro, da cui nascono le '''foglie''' basali, coriacee e di color verde scuro o verde glauco. Ciascuna foglia è composta da 5-9 segmenti provvisti di un lungo [[Strutture vegetali#P|picciolo]] e lanceolati, che terminano con un bordo seghettato. Le foglie caulinari sono sessili e più piccole, talvolta assenti. | ||
Lo [[Strutture vegetali#S|'''scapo''']] è cilindrico e carnoso, di colore rossiccio. Sulla sua parte sommitale si possono ammirare 1 o 2 '''fiori''' bianchi o rosati. La morfologia del fiore molto particolare: i [[Strutture vegetali#P|petali]], diversamente da quanto si potrebbe pensare, sono ridotti a piccoli cornetti nettariferi, all'interno del [[Strutture vegetali#C|calice]], e sono abbracciati da 5 [[Strutture vegetali#S|sepali]] petaloidi, grandi e bianchi, talvolta leggermente soffusi di rosa. | |||
===Habitat=== | ===Habitat=== | ||
Riga 72: | Riga 70: | ||
===Particolarità e curiosità=== | ===Particolarità e curiosità=== | ||
{{avvertenze}} | |||
{{Nota | |||
|allineamento = | |||
|larghezza = 220px | |||
|titolo = Impieghi | |||
|dim-testo = | |||
|contenuto = Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, in piccolissime dosi diminuisce la frequenza delle pulsazioni cardiache e aumenta la pressione. Per uso esterno si impiega come revulsivo per curare malattie della pelle. | |||
}} | |||
Nell'antichità l'Elleboro era considerato un rimedio contro le malattie mentali. Ad esempio, si narra che Ercole guarì dalla follia proprio grazie a questa pianticella. | Nell'antichità l'Elleboro era considerato un rimedio contro le malattie mentali. Ad esempio, si narra che Ercole guarì dalla follia proprio grazie a questa pianticella. | ||
Come tutte le specie vegetali, infatti, anche l'Elleboro nero contiene alcune sostanze di rilevanza farmaceutica; per importanza ricordiamo due glucosidi, l' ''elleboreina'' e l' ''elleborina''. La prima, solubile in acqua, ha un sapore prima dolciastro e solo successivamente acre; l'altra, invece, è una saponina insolubile nell'acqua fredda, ma solubile a caldo. L'attività di questi glucosidi è simile a quella delle sostanze che si ritrovano nella famiglia delle ''Digitalis''; ciò nonostante l'Elleboro non è stato sfruttato in medicina a causa dell'eccessiva tossicità dei suoi glucosidi. | Come tutte le specie vegetali, infatti, anche l'Elleboro nero contiene alcune sostanze di rilevanza farmaceutica; per importanza ricordiamo due glucosidi, l' ''elleboreina'' e l' ''elleborina''. La prima, solubile in acqua, ha un sapore prima dolciastro e solo successivamente acre; l'altra, invece, è una saponina insolubile nell'acqua fredda, ma solubile a caldo. L'attività di questi glucosidi è simile a quella delle sostanze che si ritrovano nella famiglia delle ''Digitalis''; ciò nonostante l'Elleboro non è stato sfruttato in medicina a causa dell'eccessiva tossicità dei suoi glucosidi. Infatti viene marginalmente usato per le sue proprietà cardiotoniche e [[Biofarmacologia#P|purgative]]. | ||
L'etimologia del nome scientifico è da ricercarsi nel particolare aspetto del rizoma, di colore nerastro, per l'appunto. | L'etimologia del nome scientifico è da ricercarsi nel particolare aspetto del rizoma, di colore nerastro, per l'appunto. | ||
Riga 80: | Riga 86: | ||
===Immagini=== | ===Immagini=== | ||
<gallery perrow=6 | <center> | ||
image: | <gallery caption="Helleborus viridis" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"> | ||
image: | |||
image:E. nero.JPG|<center><i></i></center> | |||
image:E. nero2.JPG|<center><i></i></center> | |||
image:E. nero3.JPG|<center><i></i></center> | |||
image:Helleborus_niger.jpg | |||
image:Hell nero1.JPG | |||
image:Elleboro niger1.JPG | |||
image:Elleboro niger1 part.JPG | |||
image:Helleborus Niger (2).jpg | |||
image:Helleborus Niger (11).JPG | |||
image:Helleborus Niger (19).jpg | |||
image:Helleborus Niger (9).jpg | |||
image:Helleborus Niger (6).jpg | |||
image:Helleborus Niger (5).jpg | |||
image:hniger.png | |||
image: Ellner1.JPG | |||
image:Ellner2.JPG | |||
image: Ellner3.JPG | |||
image: Ellner4.JPG | |||
image: Ellner5.JPG | |||
image: Hellniger1.JPG | |||
image: Hellniger2.JPG | |||
image:Helleborus Niger (1).jpg | |||
image:Helleborus Niger (10).jpg | |||
image:Helleborus Niger (8).jpg | |||
image:Helleborus Niger (13).jpg | |||
image:Helleborus Niger (12).JPG | |||
image:Helleborus Niger (14).JPG | |||
image:Helleborus Niger (17).JPG | |||
image:Helleborus Niger (18).jpg | |||
image:Helleborus Niger (20).JPG | |||
image:Helleborus Niger.JPG | |||
</gallery> | </gallery> | ||
</center> | |||
===Link=== | ===Link=== | ||
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]] | |||
Torna alla famiglia [[Ranuncolaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]] | Torna alla famiglia [[Ranuncolaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]] | ||
{{Strutture vegetali}} | |||
<br> | |||
{{BoxFamiglie}} |
Versione attuale delle 11:22, 3 mar 2013
Elleboro nero | ||||||||||||||||
Fiori di elleboro nero | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
| ||||||||||||||||
Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
helleborus niger L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Rosa di Natale | ||||||||||||||||
Proprietà Farmacologiche | ||||||||||||||||
velenoso |
Helleborus niger (L.)
Come si presenta
L'Helleborus niger, anche conosciuto con il più comune nome di Rosa di Natale, è una pianta perenne alta circa 10-30 cm, che fa capolino nei sottoboschi innevati nel periodo natalizio.
Sotto terra nasconde un rizoma breve, grasso e nerastro, da cui nascono le foglie basali, coriacee e di color verde scuro o verde glauco. Ciascuna foglia è composta da 5-9 segmenti provvisti di un lungo picciolo e lanceolati, che terminano con un bordo seghettato. Le foglie caulinari sono sessili e più piccole, talvolta assenti.
Lo scapo è cilindrico e carnoso, di colore rossiccio. Sulla sua parte sommitale si possono ammirare 1 o 2 fiori bianchi o rosati. La morfologia del fiore molto particolare: i petali, diversamente da quanto si potrebbe pensare, sono ridotti a piccoli cornetti nettariferi, all'interno del calice, e sono abbracciati da 5 sepali petaloidi, grandi e bianchi, talvolta leggermente soffusi di rosa.
Habitat
E' una pianta originaria delle Alpi calcaree, che popola sottoboschi, arbusteti e luoghi rocciosi, tra i 300 e 1000 metri di altitudine. Vive su terreni calcarei o calcarei e silicei.
Fioritura
L'H.niger fiorisce da Gennaio ad Aprile.
Particolarità e curiosità
|
Impieghi |
Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, in piccolissime dosi diminuisce la frequenza delle pulsazioni cardiache e aumenta la pressione. Per uso esterno si impiega come revulsivo per curare malattie della pelle. |
Nell'antichità l'Elleboro era considerato un rimedio contro le malattie mentali. Ad esempio, si narra che Ercole guarì dalla follia proprio grazie a questa pianticella. Come tutte le specie vegetali, infatti, anche l'Elleboro nero contiene alcune sostanze di rilevanza farmaceutica; per importanza ricordiamo due glucosidi, l' elleboreina e l' elleborina. La prima, solubile in acqua, ha un sapore prima dolciastro e solo successivamente acre; l'altra, invece, è una saponina insolubile nell'acqua fredda, ma solubile a caldo. L'attività di questi glucosidi è simile a quella delle sostanze che si ritrovano nella famiglia delle Digitalis; ciò nonostante l'Elleboro non è stato sfruttato in medicina a causa dell'eccessiva tossicità dei suoi glucosidi. Infatti viene marginalmente usato per le sue proprietà cardiotoniche e purgative.
L'etimologia del nome scientifico è da ricercarsi nel particolare aspetto del rizoma, di colore nerastro, per l'appunto.
NB: la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.
Immagini
Link
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra Bibliografia
Torna alla famiglia Ranuncolaceae oppure torna all'elenco delle famiglie