Peonia officinalis: differenze tra le versioni

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La ''P. officinalis'' è una pianta erbacea perenne con fiori a perianzio sviluppato.  
La ''P. officinalis'' è una pianta erbacea perenne con fiori a perianzio sviluppato.  


Le '''foglie''', vagamente simili a orecchie d'orso a causa del loro aspetto farinoso, sono lunghe da 3 a 10 cm e si dipartono da una rosetta basale. Appaiono carnose, coriacee e di forma rotondeggiante o bislunga; il margine talvolta è intero e liscio, ma può essere anche dentellato. In ogni modo, è orlato di bianco, mentre l'apice è arrotondato.  
Le '''foglie''' sono grandi e rette da un [[Strutture vegetali#P|picciolo]] lungo 20-30 cm e possono essere ternate o pennate composte. Presentano una colorazione verde e sono glabre sull'estremità superiore, mentre sono più pallide, ricoperte di peluria e glauche, ovvero di un colore verde-grigiastro, nella parte inferiore.


Dalla rosetta si eleva lo '''stelo''' floreale, alto da 7 a 20 cm, che termina con un'ombrella multiflora. Generalmente sono presenti da 4 a 12 '''fiori''' per ogni stelo; ciascuno di questi è connesso allo stelo da un pedicello di dimensioni ridotte (2-4 mm). I fiori presentano una corolla tubolare gamopetala: i petali, a lobi interi o cuoriformi, si presentano di un caratteristico color giallo zolfino, mentre la gola è bianca. I fiori, inoltre, emanano un delicato profumo, simile a quello del limone.
Il [[Strutture vegetali#R|'''rizoma''']] è semplice, glabro, legnoso e flessuoso e ha un' altezza che varia dai 30 ai 60 cm. I [[Strutture vegetali#F|'''fusti''']] sono eretti, erbacei e cilindrici, solitamente ricoperti di morbida peluria soprattutto in alto. La [[Strutture vegetali#R|radice]] è formata da [[Strutture vegetali#T|tuberi]] oblunghi, concatenati insieme.[[immagine:Peonia Officinalis (3).jpg|250px|thumb|left]]


Questa pianta è munita di '''rizoma'''.
Il '''fiore''' è unico, molto grande (dagli 8 ai 13 cm), terminale è formato da un [[Strutture vegetali#C|calice]] pubescente e presenta 3-6 [[Strutture vegetali#S|sepali]], mentre la [[Strutture vegetali#C|corolla]] possiede 5-10 [[Strutture vegetali#P|petali]] di forma ovoidale e con piccoli denti arrotondati, generalmente rossi o rosei e più raramente bianchi.
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I '''frutti''' sono composti da 2-3 follicoli, lunghi 2-3 cm, vellutati e solitamente di color porpora o più raramente bianchi o giallicci. Una volta raggiunta la maturità questi ultimi si aprono mostrando grossi [[Strutture vegetali#S|semi]], inizialmente anch'essi rossi e poi neri.


===Habitat===
===Habitat===
Originaria delle regioni montuose dell'Europa centro meridionale (e della catena Himalayana), la ''P.auricola'' vive nelle fessure delle rocce calcareo dolomitiche, e perciò predilige un terreno calcareo. Eccezionalmente si può scovare anche in luoghi erbosi rupestri. Non è raro trovarla in compagnia di esemplari di Potentilla caulescens.
La Peonia è diffusa in gran parte dell' Europa e nella regione caucasica, ma in Italia è molto rara e cresce in maniera non uniforme nei boschi submontani e montani delle Alpi e dell' Appennino, soprattutto nei cedui di faggio o di roverella, nei cespuglieti e nelle radure, fino a 1800 m di altitudine.
Si trova nella zona alpina, subalpina e montana, da 300 a 2600 m.


===Fioritura===
===Fioritura===
La ''P.auricola'' fiorisce due volte all'anno: nel periodo compreso tra Aprile e gli inizi di Luglio, e in autunno.
Questa pianta erbacea fiorisce durante tutta la primavera, da Marzo a Giugno.
 
 
 
 
 
 


===Particolarità e curiosità===
===Particolarità e curiosità===
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Il rizoma contiene una canfora speciale, detta canfora d'Auricola; se tritato e messo in acqua emette un particolare odore, riconducibile a quello del coriandolo.  
Vi sono svariate leggende legate a questa pianta, la più famosa vuole che Ade, dopo essere stato ferito da Eracle, chiamò al suo capezzale Peone, figlio di Asclepio, dio della medicina, perchè lo guarisse. Peone lo guarì talmente bene che Asclepio fu colto da un crisi di gelosia verso il figlio così Ade, per salvare Peone, lo tramutò in una bellissima pianta, appunto la Peonia.
La ''P.auricola'' veniva utilizzata contro la tubercolosi polmonare, i geloni e gli ascessi.
Fin dai tempi di Ippocrate la pianta è stata considerata il rimedio migliore contro l' epilessia e questa convinzione è persistita per tutto il Medioevo. Inoltre le sono a lungo state attribuite svariate capacità magiche, dalla capacità di scacciare demoni dalle case e scongiurare malattie a quella di procurare sogni piacevoli, di essere anticoncezionale e di limitare il dolore provocato dalla dentizione. In particolare si riteneva che la radice, avvolta in un panno di lino, avesse il potere di alleviare ogni male. Nell'antica Cina così come in Giappone, possedere Peonie era privilegio della famiglia imperiale e dei mandarini. Ancora oggi è considerato il fiore più pregiato simbolo di nobiltà e raffinatezza. Secondo alcuni medici contemporanei da anche buoni risultati nei disturbi nervosi. Può anche essere adoperata per curare la tosse canina e la tosse ribelle. In quanto a principi attivi però le piante spontanee sembrano avere una maggiore efficacia rispetto a quelle coltivate. Purtroppo però la Peonia spontanea diventa sempre più rara a causa della bellezza dei suoi fiori, che vengono raccolti mettendo a rischio la sopravvivenza di questa pianta. Se non verrà protetta efficacemente, presto sparirà dalla nostra flora.
 
'''NB''': La specie è protetta dal divieto assoluto di raccolta in tutto il territorio della Provincia.




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Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]
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Versione attuale delle 11:02, 3 mar 2013


Paeonia officinalis
Peonia Officinalis (2).JPG
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnolipsida
Ordine: Saxifragales
Famiglia: Paeoniaceae
Genere: Paeonia
Specie: P. officinalis
Nomenclatura binomiale
Paeonia officinalis
L.
Nomi comuni

Peonia


Peonia officinalis (L.)

Come si presenta

La P. officinalis è una pianta erbacea perenne con fiori a perianzio sviluppato.

Le foglie sono grandi e rette da un picciolo lungo 20-30 cm e possono essere ternate o pennate composte. Presentano una colorazione verde e sono glabre sull'estremità superiore, mentre sono più pallide, ricoperte di peluria e glauche, ovvero di un colore verde-grigiastro, nella parte inferiore.

Il rizoma è semplice, glabro, legnoso e flessuoso e ha un' altezza che varia dai 30 ai 60 cm. I fusti sono eretti, erbacei e cilindrici, solitamente ricoperti di morbida peluria soprattutto in alto. La radice è formata da tuberi oblunghi, concatenati insieme.

Peonia Officinalis (3).jpg

Il fiore è unico, molto grande (dagli 8 ai 13 cm), terminale è formato da un calice pubescente e presenta 3-6 sepali, mentre la corolla possiede 5-10 petali di forma ovoidale e con piccoli denti arrotondati, generalmente rossi o rosei e più raramente bianchi. Gli stami sono numerosi e sono disposti regolarmente a spirale. Al centro spiccano le antere sono di colore giallo intenso. Nonostante quanto già detto, questa pianta, se coltivata, può facilmente presentare fiori stradoppi.

I frutti sono composti da 2-3 follicoli, lunghi 2-3 cm, vellutati e solitamente di color porpora o più raramente bianchi o giallicci. Una volta raggiunta la maturità questi ultimi si aprono mostrando grossi semi, inizialmente anch'essi rossi e poi neri.

Habitat

La Peonia è diffusa in gran parte dell' Europa e nella regione caucasica, ma in Italia è molto rara e cresce in maniera non uniforme nei boschi submontani e montani delle Alpi e dell' Appennino, soprattutto nei cedui di faggio o di roverella, nei cespuglieti e nelle radure, fino a 1800 m di altitudine.

Fioritura

Questa pianta erbacea fiorisce durante tutta la primavera, da Marzo a Giugno.




Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Vi sono svariate leggende legate a questa pianta, la più famosa vuole che Ade, dopo essere stato ferito da Eracle, chiamò al suo capezzale Peone, figlio di Asclepio, dio della medicina, perchè lo guarisse. Peone lo guarì talmente bene che Asclepio fu colto da un crisi di gelosia verso il figlio così Ade, per salvare Peone, lo tramutò in una bellissima pianta, appunto la Peonia. Fin dai tempi di Ippocrate la pianta è stata considerata il rimedio migliore contro l' epilessia e questa convinzione è persistita per tutto il Medioevo. Inoltre le sono a lungo state attribuite svariate capacità magiche, dalla capacità di scacciare demoni dalle case e scongiurare malattie a quella di procurare sogni piacevoli, di essere anticoncezionale e di limitare il dolore provocato dalla dentizione. In particolare si riteneva che la radice, avvolta in un panno di lino, avesse il potere di alleviare ogni male. Nell'antica Cina così come in Giappone, possedere Peonie era privilegio della famiglia imperiale e dei mandarini. Ancora oggi è considerato il fiore più pregiato simbolo di nobiltà e raffinatezza. Secondo alcuni medici contemporanei da anche buoni risultati nei disturbi nervosi. Può anche essere adoperata per curare la tosse canina e la tosse ribelle. In quanto a principi attivi però le piante spontanee sembrano avere una maggiore efficacia rispetto a quelle coltivate. Purtroppo però la Peonia spontanea diventa sempre più rara a causa della bellezza dei suoi fiori, che vengono raccolti mettendo a rischio la sopravvivenza di questa pianta. Se non verrà protetta efficacemente, presto sparirà dalla nostra flora.



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