Graminea: differenze tra le versioni
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Le '''foglie''' sono graminiformi, lineari e sono piuttosto lunghe (fino a 30-60 cm), sempre più dello scapo fiorale. Sono ripiegate longitudinalmente lungo il nervo mediano, e le due metà aderiscono, soprattutto nella parte inferiore, come le pagine di un libro | Le '''foglie''' sono graminiformi, lineari e sono piuttosto lunghe (fino a 30-60 cm), sempre più dello [[Strutture vegetali#S|scapo]] fiorale. Sono ripiegate longitudinalmente lungo il nervo mediano, e le due metà aderiscono, soprattutto nella parte inferiore, allo [[Strutture vegetali#S|stelo]], proprio come le pagine di un libro; l'apice è acuminato. Le foglie, inoltre, si dipartono direttamente dal [[Strutture vegetali#R|'''rizoma''']] orizzontale, che è legnoso e piuttosto scuro, e ha un diametro al più di un paio di centimetri. | ||
Il '''fusto''' , semplice e eretto, è poco ramoso, e presenta all'estremità uno o due '''fiori''' solitari. | Il [[Strutture vegetali#F|'''fusto''']], semplice e eretto, è poco ramoso, e presenta all'estremità uno o due '''fiori''' solitari. Il fiore è sostenuto da un [[Strutture vegetali#P|peduncolo]], avvolto da una [[Strutture vegetali#S|spata]] erbacea, sottile e trasparente; all'estremità del peduncolo è inserito il [[Strutture vegetali#P|perigonio]], che si compone di un breve tubulo, di tre [[[Strutture vegetali#T|tepali]] interni e tre esterni. Prima che il fiore sbocci, i tepali sono avvolti su se stessi; successivamente, invece, il fiore si apre, assumendo così il curioso aspetto che lo caratterizza. Le tre [[Strutture vegetali#L|lacinie]] esterne, di colore blu violaceo, sfumate di bianco ai lati, presentano una stretta unghia a forma di cucchiaio, biancastra con venature violette e giallina al centro. I tre tepali interni, invece, sono più piccoli e rivolti verso l'alto; il loro colore è viola più intenso, senza sfumature. Sovrapposti ai tepali esterni si osservano gli stimmi petaloidi, anch'essi viola, sotto i quali sono nascoste le [[Strutture vegetali#A|antere]], così come si osserva nell'[[Pseudacorus|''Iris pseudacorus'']]. | ||
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L' '' | L' ''Iris graminea'' cresce soprattutto nei pascoli e nei boschi prealpini, nei luoghi ombrosi e freschi, in zona montano collinare. Predilige terreni calcarei, anche non particolarmente ricchi d'acqua. | ||
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Il nome del genere, ''Iris'' deriva dal greco | Il nome del genere, ''Iris'', deriva dal greco e significa "arcobaleno", nome legato alle bellissime sfumature di colore dei tepali di questa specie. | ||
L'''Iris'', inoltre, è stato il fiore preso da spunto per disegnare lo stemma araldico di Firenze; ciascuno dei tre tepali interni, ha un particolare significato | |||
Un'ultima curiosità: il nome scientifico della specie, ''graminea'', fa riferimento alla forma delle foglie, graminiformi, appunto; il nome volgare, invece, "giaggiolo susinario" | Nella mitologia greca, Iris era la messaggera degli Dei: scivolando sull'arcobaleno, giungeva sulla terra e prendeva le anime dei morti per accompagnarle nell'Aldilà. | ||
L'''Iris'', inoltre, è stato il fiore preso da spunto per disegnare lo stemma araldico di Firenze; ciascuno dei tre tepali interni, infatti, ha un particolare significato, rispettivamente fede, saggezza e coraggio. | |||
Un'ultima curiosità: il nome scientifico della specie, ''graminea'', fa riferimento alla forma delle foglie, graminiformi, appunto (cioè simile a quelle delle graminaceae, lunghe e con una carenatura centrale); il nome volgare, invece, "giaggiolo susinario", è dovuto al particolare profumo dei fiori, simile a quello delle susine mature. | |||
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Versione attuale delle 17:03, 2 mar 2013
Gaggiolo susinario | ||||||||||||||||
Fiori di Iris graminea | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Iris graminea L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Giaggiolo susinario |
Iris graminea (L.)
Come si presenta
L' Iris graminea è una pianta perenne rizomatosa, dall'aspetto singolare.
Le foglie sono graminiformi, lineari e sono piuttosto lunghe (fino a 30-60 cm), sempre più dello scapo fiorale. Sono ripiegate longitudinalmente lungo il nervo mediano, e le due metà aderiscono, soprattutto nella parte inferiore, allo stelo, proprio come le pagine di un libro; l'apice è acuminato. Le foglie, inoltre, si dipartono direttamente dal rizoma orizzontale, che è legnoso e piuttosto scuro, e ha un diametro al più di un paio di centimetri.
Il fusto, semplice e eretto, è poco ramoso, e presenta all'estremità uno o due fiori solitari. Il fiore è sostenuto da un peduncolo, avvolto da una spata erbacea, sottile e trasparente; all'estremità del peduncolo è inserito il perigonio, che si compone di un breve tubulo, di tre [[[Strutture vegetali#T|tepali]] interni e tre esterni. Prima che il fiore sbocci, i tepali sono avvolti su se stessi; successivamente, invece, il fiore si apre, assumendo così il curioso aspetto che lo caratterizza. Le tre lacinie esterne, di colore blu violaceo, sfumate di bianco ai lati, presentano una stretta unghia a forma di cucchiaio, biancastra con venature violette e giallina al centro. I tre tepali interni, invece, sono più piccoli e rivolti verso l'alto; il loro colore è viola più intenso, senza sfumature. Sovrapposti ai tepali esterni si osservano gli stimmi petaloidi, anch'essi viola, sotto i quali sono nascoste le antere, così come si osserva nell'Iris pseudacorus.
I frutti sono delle capsule ellittiche formata da tre valve, contenenti i semi.
Habitat
L' Iris graminea cresce soprattutto nei pascoli e nei boschi prealpini, nei luoghi ombrosi e freschi, in zona montano collinare. Predilige terreni calcarei, anche non particolarmente ricchi d'acqua.
Fioritura
Fiorisce tra Maggio e Agosto.
Particolarità e curiosità
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Il nome del genere, Iris, deriva dal greco e significa "arcobaleno", nome legato alle bellissime sfumature di colore dei tepali di questa specie.
Nella mitologia greca, Iris era la messaggera degli Dei: scivolando sull'arcobaleno, giungeva sulla terra e prendeva le anime dei morti per accompagnarle nell'Aldilà. L'Iris, inoltre, è stato il fiore preso da spunto per disegnare lo stemma araldico di Firenze; ciascuno dei tre tepali interni, infatti, ha un particolare significato, rispettivamente fede, saggezza e coraggio. Un'ultima curiosità: il nome scientifico della specie, graminea, fa riferimento alla forma delle foglie, graminiformi, appunto (cioè simile a quelle delle graminaceae, lunghe e con una carenatura centrale); il nome volgare, invece, "giaggiolo susinario", è dovuto al particolare profumo dei fiori, simile a quello delle susine mature.
NB: la specie è protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.
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Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra Bibliografia
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