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La ''Gentiana verna'', chiamata anche genziana di primavera o genzianella, a causa delle sue piccole dimensioni, è una graziosa pianta erbacea nana. | La ''Gentiana verna'', chiamata anche genziana di primavera o genzianella, a causa delle sue piccole dimensioni, è una graziosa pianta erbacea nana. | ||
Come altre specie di ''Gentiana'' presenta '''foglie''' grandi, disposte a rosetta basale, di forma ellittica e dall'estremità appuntita; al di sopra di queste, si notano le foglie cauline, che, salendo sullo stelo, si rimpiccioliscono progressivamente. | Come altre specie di ''Gentiana'' presenta '''foglie''' grandi, disposte a rosetta basale, di forma ellittica e dall'estremità appuntita; al di sopra di queste, si notano le foglie cauline, che, salendo sullo [[Strutture vegetali#S|stelo]], si rimpiccioliscono progressivamente. | ||
Alla sommità del breve fusto non si può far a meno di ammirare un piccolo '''fiore''' solitario, a forma di stella. Avvicinandosi un poco si possono cogliere una serie di interessanti particolari. Per prima cosa, si nota che è sorretto da un breve calice spigoloso, dentato alla sommità e di colore verdastro; la corolla, di un caratteristico color azzurro intenso, che si sfuma in bianco all'interno del calice, è simile a un imbuto, e termina in 5 lobi, che si ripiegano verso l'esterno in modo particolarmente evidente: guardandolo dall'alto sembra proprio di vedere una stellina! Se si osserva attentamente la ''Gentiana verna'' di profilo, si possono identificare dei dentelli, di dimensioni molto ridotte, che, tra un petalo e l'altro, si elevano verso l'alto. | Alla sommità del breve [[Strutture vegetali#F|fusto]] non si può far a meno di ammirare un piccolo '''fiore''' solitario, a forma di stella. Avvicinandosi un poco si possono cogliere una serie di interessanti particolari. Per prima cosa, si nota che è sorretto da un breve [[Strutture vegetali#C|calice]] spigoloso, dentato alla sommità e di colore verdastro; la [[Strutture vegetali#C|corolla]], di un caratteristico color azzurro intenso, che si sfuma in bianco all'interno del calice, è simile a un imbuto, e termina in 5 lobi, che si ripiegano verso l'esterno in modo particolarmente evidente: guardandolo dall'alto sembra proprio di vedere una stellina! Se si osserva attentamente la ''Gentiana verna'' di profilo, si possono identificare dei dentelli, di dimensioni molto ridotte, che, tra un [[Strutture vegetali#P|petalo]] e l'altro, si elevano verso l'alto. | ||
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Dal punto di vista etimologico, il nome del genere, così come già narrato i merito alla ''Gentiana kochiana'', è legato alla storia del re Genzio, che per primo ne scoprì le doti farmacologiche. Il nome della specie, ''verna'', deriva dal latino, ''vernus'', che significa primavera: è chiaro il riferimento al periodo di fioritura. | Dal punto di vista etimologico, il nome del genere, così come già narrato i merito alla ''Gentiana kochiana'', è legato alla storia del re Genzio, che per primo ne scoprì le doti farmacologiche. Il nome della specie, ''verna'', deriva dal latino, ''vernus'', che significa primavera: è chiaro il riferimento al periodo di fioritura. | ||
Come affermò secoli fa il re Illirico, Genzio, questa pianta ha proprietà [[biofarmacologia #F|febbrifughe]] e [[biofarmacologia #A|aperitive]]. Chiariamo: questo non significa che venga utilizzata per preparare cocktail! Sono "aperitive" tutte quelle sostanze che, dato il loro sapore particolarmente amaro, sono in grado di favorire la secrezione salivare ed epato-gastrica: in altre parole, quelle specie che stimolano l'appetito e la digestione. | Come affermò secoli fa il re Illirico, Genzio, questa pianta ha proprietà [[biofarmacologia #F|febbrifughe]] e [[biofarmacologia #A|aperitive]]. Chiariamo: questo non significa che venga utilizzata per preparare cocktail! Sono "aperitive" tutte quelle sostanze che, dato il loro sapore particolarmente amaro, sono in grado di favorire la secrezione salivare ed epato-gastrica: in altre parole, quelle specie che stimolano l'appetito e la digestione. | ||
Ci sono numerose superstizioni legate alla ''Gentiana verna''. Alcuni, ad esempio, credono che sia di cattivo auspicio tenere in casa degli esemplari di genzianella: il proprietario rischia infatti di essere colpito da un fulmine; secondo altri, invece, questa ''Gentiana'', se colta, porterebbe alla morte il malcapitato. | |||
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Versione attuale delle 12:33, 24 feb 2013
Genzianella | ||||||||||||||||
Fiori di Genzianella | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Gentiana verna L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Genziana di primavera |
Gentiana verna L.
Come si presenta
La Gentiana verna, chiamata anche genziana di primavera o genzianella, a causa delle sue piccole dimensioni, è una graziosa pianta erbacea nana.
Come altre specie di Gentiana presenta foglie grandi, disposte a rosetta basale, di forma ellittica e dall'estremità appuntita; al di sopra di queste, si notano le foglie cauline, che, salendo sullo stelo, si rimpiccioliscono progressivamente.
Alla sommità del breve fusto non si può far a meno di ammirare un piccolo fiore solitario, a forma di stella. Avvicinandosi un poco si possono cogliere una serie di interessanti particolari. Per prima cosa, si nota che è sorretto da un breve calice spigoloso, dentato alla sommità e di colore verdastro; la corolla, di un caratteristico color azzurro intenso, che si sfuma in bianco all'interno del calice, è simile a un imbuto, e termina in 5 lobi, che si ripiegano verso l'esterno in modo particolarmente evidente: guardandolo dall'alto sembra proprio di vedere una stellina! Se si osserva attentamente la Gentiana verna di profilo, si possono identificare dei dentelli, di dimensioni molto ridotte, che, tra un petalo e l'altro, si elevano verso l'alto.
Habitat
Si possono scoprire esemplari di Gentiana verna nei pascoli alpini e subalpini e in luoghi sassosi, dai 500 ai 2600 m di altitudine. Questa specie non necessita di particolari esigenze pedologiche.
Fioritura
Questa pianta fiorisce da Aprile a Giugno.
Particolarità e curiosità
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Dal punto di vista etimologico, il nome del genere, così come già narrato i merito alla Gentiana kochiana, è legato alla storia del re Genzio, che per primo ne scoprì le doti farmacologiche. Il nome della specie, verna, deriva dal latino, vernus, che significa primavera: è chiaro il riferimento al periodo di fioritura.
Come affermò secoli fa il re Illirico, Genzio, questa pianta ha proprietà febbrifughe e aperitive. Chiariamo: questo non significa che venga utilizzata per preparare cocktail! Sono "aperitive" tutte quelle sostanze che, dato il loro sapore particolarmente amaro, sono in grado di favorire la secrezione salivare ed epato-gastrica: in altre parole, quelle specie che stimolano l'appetito e la digestione.
Ci sono numerose superstizioni legate alla Gentiana verna. Alcuni, ad esempio, credono che sia di cattivo auspicio tenere in casa degli esemplari di genzianella: il proprietario rischia infatti di essere colpito da un fulmine; secondo altri, invece, questa Gentiana, se colta, porterebbe alla morte il malcapitato.
NB: la specie è protetta in tutto il territorio della provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.
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Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra Bibliografia
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