Nemorosa: differenze tra le versioni

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===Particolarità e curiosità===
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Il nome del genere, ''Anemone'' significa ''fiore del vento'' e viene dal greco ''anemos''=vento. Un'altra teoria dice che deriva da ''anima''= soffio di vita, in riferimento alla breve vita dei fiori. Una terza teoria dice che deriva dal fiume Anemo, vicino a Ravenna, perché si dice che quello è il luogo dove gli antichi hanno scoperto il fiore. Il nome ''nemorosa'', invece, deriva dal latino ''nemus''=del bosco, in riferimento all'ambiente in cui vive la pianta.
Il nome del genere, ''Anemone'', significa ''fiore del vento'' e viene dal greco ''anemos''=vento. Un'altra teoria dice che deriva da ''anima''= soffio di vita, in riferimento alla breve vita dei fiori. Una terza teoria dice che deriva dal fiume Anemo, vicino a Ravenna, perché si dice che quello è il luogo dove gli antichi hanno scoperto il fiore. Il nome ''nemorosa'', invece, deriva dal latino ''nemus''=del bosco, in riferimento all'ambiente in cui vive la pianta.


È una pianta tossica e irritante e vescicante sulla pelle. In passato veniva usata per curare problemi reumatici, bronchiti ed emicranie e, per uso esterno, come decongestionante e revulsivo, ma questi usi sono stati abbandonati per la forte tossicità della pianta.
È una pianta tossica e irritante e vescicante sulla pelle. In passato veniva usata per curare problemi reumatici, bronchiti ed emicranie e, per uso esterno, come decongestionante e revulsivo, ma questi usi sono stati abbandonati per la forte tossicità della pianta.

Versione delle 15:17, 2 set 2012

Anemone dei boschi
Anemo nem.jpg
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae
Genere: Anemone
Specie: nemorosa
Nomenclatura binomiale
Anemone nemorosa
L.
Nomi comuni

Anemone dei boschi, silvia, anemone bianca

Proprietà Farmacologiche

velenosa


Anemone nemorosa (L.)

Come si presenta

L'Anemone nemorosa è una piccola pianta erbacea perenne alta dai 7 ai 25 cm.

Il rizoma, dal colore bruno giallastro, è tozzo e tende ad espandersi strisciando in orizzontale.

L'esile fusto porta un solo fiore ed è eretto.

Le foglie radicali, lunghe 6-10 cm, si dividono in 3-4 foglioline lanceolate, mentre le foglie cauline sono in gruppi di 3 e hanno un picciolo lungo 1 cm. Quest'ultime sono ricoperte con piccoli peli di colore argenteo.

I fiori solitari, dal diametro di 2,5 cm, hanno un bel colore bianco, donde il nome comune "anemone bianca". Presentano circa 6 petali ellittici lunghi circa 1 cm che, nella pagina inferiore presentano delle striature rosa o violette. Essendo fiori ermafroditi sono dotati sia di numerosi stami, di colore giallo intenso, che di pistilli. Il peduncolo del fiore è lievemente villoso.

I frutti sono dei piccoli acheni, di forma quasi sferica, molto pelosi.


Habitat

Essendo una pianta che sopporta bene il freddo, l'A. nemorosa si trova nelle zone circumboreali di Europa, America e Asia e nelle zone montane. È presente in tutta Italia ad eccezione delle isole.

Vive prevalentemente nei boschi di latifoglie (donde il nome anemone dei boschi), soprattutto faggete e querceti, dove spesso forma dei vasti tappeti fioriti. Si può trovare dal livello del mare fino ai 1500 metri s.l.m. Preferisce terreni soffici e moderatamente umidi e i luoghi ombreggiati.

Fioritura

Da marzo ad aprile.

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il nome del genere, Anemone, significa fiore del vento e viene dal greco anemos=vento. Un'altra teoria dice che deriva da anima= soffio di vita, in riferimento alla breve vita dei fiori. Una terza teoria dice che deriva dal fiume Anemo, vicino a Ravenna, perché si dice che quello è il luogo dove gli antichi hanno scoperto il fiore. Il nome nemorosa, invece, deriva dal latino nemus=del bosco, in riferimento all'ambiente in cui vive la pianta.

È una pianta tossica e irritante e vescicante sulla pelle. In passato veniva usata per curare problemi reumatici, bronchiti ed emicranie e, per uso esterno, come decongestionante e revulsivo, ma questi usi sono stati abbandonati per la forte tossicità della pianta.

In omeopatia viene usata per trattare depressione, disturbi gastrici e disturbi del sonno.

L'estratto di questa pianta si usava per avvelenare le punte delle frecce.

Ha proprietà antinfiammatorie, vescicatorie ed emmenogoghe.

Nel linguaggio dei fiori, questa pianta simboleggia l'abbandono.

Immagini

Link

Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra Bibliografia

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