Maculatum: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:13, 5 ago 2012

Gigaro scuro


Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Arales
Famiglia: Araceae
Genere: Arum
Specie: maculatum
Nomenclatura binomiale
Arum maculatum
L.
Nomi comuni

Gigaro scuro


Arum maculatum (L.)

Come si presenta

L'Arum maculatum è una pianta erbacea perenne che si sviluppa fino ad una altezza di 40 cm. La parte ipogea è costituita da una rizoma tuberoso dalla forma ovoidale che si presenta all'esterno con una colorazione marrone mentre l'interno rimane biancastro. La radice della pianta è fascicolata, ovvero, è caratterizzata dallo sviluppo uniforme di diverse radici non ramificate che si dipartono da uno stesso punto (si pensi ad esempio alle radici che si formano ai nodi degli stoloni della fragola). La formazione di questo apparato è abbastanza frequente in specie rizomatose in quanto funge da sistema di sostituzione in caso di traumi a carico del fittone o del rizoma. Ad esempio, durante i trapianti, capita di rompere parte del rizoma o alcune delle radici secondarie comportando la devitalizzazione di queste parti; in questi casi, la pianta reagisce creando un nuovo sistema di radici avventizie a struttura fascicolata che sostituisce il tessuto danneggiato.

Nella bella stagione, dal rizoma sotterraneo si diparte un fusto che alla base risulta compresso tra lunghi piccioli fogliari. La parte superiore invece termina in una grossa spata contenente un lungo spadice. Le foglie primaverili si dipartono dal rizoma e si dispongono a spirale; queste presentano una forma sagittata trilobata in cui il lobo apicale è quello più lungo. La lamina è intera e porta sulla superficie macchie dalla colorazione rosso-scuro.

La caratteristica più interesante di questa specie è però la sua infiorescenza detta spadice che è composto alla base da fiori femminili, al centro da quelli maschili e all'apice da fiori sterili rigonfi. Tra queste sezioni si possono scorgere piccole estroflessioni setoliformi aventi il compito di di trattenere gli insetti pronubi per favorire così l'impollinazione. Al di sopra del gromerulo di fiori sterili si diparte poi una clava allungata dalla colorazione violacea. L'infiorescenza è avvolta e protetta da una foglia detta spata di forma lanceolato-acuminata avente funzione vessillare. Questa si sviluppa fino a 15 cm e si presenta con una colarazione bianco verdastra talvolta sfumata di porpora sull'orlo e maculata nella parte interna.

I frutti sono bacche rosse rese visibili grazie alla morte della spata; durante una passeggiata nei boschi è abbastanza facile imbattersi in piccole pannocchie con bacche di colore rosso senza alcuna foglia attorno.

Habitat

La pianta, pur non essendo molto comune, si trova in tutta Italia.

Preferisce i luoghi ombrosi, le faggete, i boschi cedui e le zone cespugliose e ombrose. Si può trovare in zone con terreno umido e substrato sia siliceo sia calcareo, con pH neutro.

È presente fino ai 1600 m. sul livello del mare.

Fioritura

Da Aprile a Maggio.

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il nome del genere, Arum, deriva dal greco aron o dall'ebraico ar, che significano entrambi calore, in riferimento al fatto che le piante di questo genere, quando sono fiorite, emanano calore. Il nome maculatum, invece, si riferisce alle macchie presenti sulla pagina superiore delle foglie.

I grossi rizomi se presi freschi hanno la proprietà di essere lassativi drastici mentre se essiccati o cotti venivano utilizzati come alimento amidaceo durante le carestie. Il suo uso alimentare e medicinale era noto fin dai tempi degli antichi Greci. Infatti il rizoma ha proprietà antireumatiche ed espettoranti; inoltre le foglie fresche hanno proprietà antigottose e antireumatuche. Il succo della pianta fresca unito al lardo era utilizzato per il trattamento della tigna.

Allo stato fresco però le radici e i frutti di questa pianta sono velenosi. Infatti le bacche contengono sostanze tossiche come la aroina, che libera acido cianirico, e se vengono ingerite si possono manifestare i seguenti sintomi: formazione di vesciche sulle labbra, sulla lingua e nella gola, irritazione gastrica, difficoltà nel deglutire, difficoltà nella respirazione, salivazione abbondante, diarrea, tachicardia ed altre aritmie cardiache e, nei casi più gravi, convulsioni e coma. Il contatto cutaneo con le parti velenose, invece, può provocare irritazione alla pelle. Inoltre la pianta ha un sapore piccante a causa della presenza di citrato di calcio.

Pare che in epoca elisabettiana l'amido derivato dal rizoma venisse impiegato per inamidare i colletti dei nobili, ciò però causava forti irritazioni cutanee sia al nobile sia al servo e per questo la pratica venne velocemente abolita. Inoltre nell'antichità l'arum era considerato una pianta magica capace di allontanare gli spiriti cattivi e di proteggere i bambini nella culla. Inoltre si credeva che portasse amore agli uomini sfortunati in amore.

Immagini

Link

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