IMMAGINE GRANDE SERRA
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Un po' di storia
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Agli inizi degli anni '80, con un contributo del Ministero per l'Agricoltura e le Foreste- Direzione generale Economia montana, cominciavano i lavori territoriali di un singolare giardino montano.
Prof. Furia con la signora Zambeletti sui prati di vetta La singolarità stava nel fatto che 60 volontari della Cittadella affiancarono l'impresa edile incaricata di realizzare sugli stessi impervi sentieri esistenti muretti, scalinatelle e quant'altro progettato per una viabilità interna accessibile a tutti, visitatori e fanciulli dalle scuole elementari alle Superiori. Si voleva un giardino della flora delle prelati meridionali Lombarde, un Centro Studi Botanici con annessa serra sperimentale, laboratorio pedologico (per lo studio delle qualità fisico chimiche dei suoli), una gimnoteca (destinata alla raccolta di semi), un erbario. Inoltre, volendo evitare di ricorrere all'acqua clorurata dell'acquedotto comunale, nasceva allora il meditato progetto di captare l'acqua piovana, che dal tetto dell'osservatorio doveva essere raccolta in "Cisterne d'altura" con sottofondo di carboni attivi. L'acqua sarebbe stata utilizzata in caso di periodi prolungati di siccità e in ragione delle irregolarità climatiche sempre più evidenti.
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Centro Studi Botanici e la Serra Fredda
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Il Centro è stato costruito dai volontari tra il 1965 e il 1967, i materiali e gli strumenti sono stati donati da privati.
Il Centro fu ideato con lo scopo di dotare il Giardino di un organo di servizio tecnico-scientifico in grado di compiere altresì studi in campo agricolo, forestale, floristico, pedologico. Il laboratorio per analisi della composizione chimico-fisica dei suoli. A completamento della dotazione del Centro una biblioteca scientifica e, in corso di allestimento, una "gimnoteca" con finalità didattiche e anche una "xiloteca", ovvero una raccolta di tronchi delle specie legnose più diffuse nel Giardino e nel Parco del Campo dei Fiori.
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Le semine in Serra
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Come detto, lo scopo principale del giardino e della serra fredda è la conservazione della biodiversità; a tale scopo, in serra, dedichiamo buona parte dello spazio alla riproduzione delle essenze botaniche presenti nel giardino. Le semine, solitamente fatte nel periodo autunnale, vengono controllate settimanalmente al fine di censire il numero di nati e stimare il tasso di germinabilità dei nostri semi; questo tipo di stima è un valore puramente indicativo in quanto il nostro ambiente di lavoro, a differenza di un laboratorio, non è controllato e perciò vi sono troppi fattori che influenzano il valore di questa stima, come variazione dei parametri meteo-climatici, lunghi periodi di siccità, possibili errori umani ecc...
Tutto questo, però ci permette di prevedere il numero di nati e ci aiuta nel preparare le cassette di semina in modo da sfruttarle al massimo della loro efficienza.
Per avere una lista delle semine di quest'anno, potete scaricare questo file semine.pdf
E qui invece il nostro INDEX SEMINUM [1]
Germogli di Digitalis purpurea: le "foglie" più grandi ai lati sono in realtà cotiledoni.
Germogli di Saponaria officinalis: l'indice di germinabilità è molto alto, come si può notare dall'affollamento.
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Germogli di Centaurea scabiosa: il seme è rimasto "incastrato" sulla nuova fogliolina!
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Nelle cassette è spuntato anche un faggetto.
"Germogli "prematuri" di Agrostemma githago, spuntati in autunno per un caldo anomalo. Hanno passato l'inverno al riparo dal freddo in Centro Studi Botanici.
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