Nivalis: differenze tra le versioni

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===Particolarità e curiosità===
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Il ''G. nivalis''  è legato alla tradizione della purificazione di Maria, in occasione della quale le fanciulle di molti paesi europei raccoglievano mazzolini di bucaneve e portavano questi fiori addosso come simbolo di purezza.
Il ''G. nivalis''  è legato alla tradizione della purificazione di Maria, ricorrenza in occasione della quale le fanciulle di molti paesi europei raccoglievano mazzolini di bucaneve e si adornavano con questi piccoli fiori, simbolo di purezza.
Etimologicamente il termine ''Galanthus'' deriva da due parole greche che significano "latte" e "fiore", con un evidente riferimento al colore dei tepali.
Etimologicamente il termine ''Galanthus'' deriva da due parole greche che significano "latte" e "fiore", con un evidente riferimento al colore dei tepali.


Dal ''G.nivalis'' è possibile estrarre un alcaloide denominato galantamina, ad azione [[[[biofarmacologia #C|colinergica]] (sembra infatti che rallenti il deterioramento cognitivo nei malati di Alzhaimer). I bulbi crudi, inoltre, hanno proprietà [[biofarmacologia #E|emetiche]] e vengono utilizzati come cataplasmi.
Dal ''G.nivalis'' è possibile estrarre un alcaloide, la galantamina, ad azione [[biofarmacologia #C|colinergica]] (sembra infatti che rallenti il deterioramento cognitivo nei malati di Alzhaimer). I bulbi crudi, inoltre, hanno proprietà [[biofarmacologia #E|emetiche]] e vengono utilizzati per preparare cataplasmi.


'''NB''': la specie è protetta in tutto il territorio della provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.
'''NB''': la specie è protetta in tutto il territorio della provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.

Versione delle 18:52, 7 gen 2012

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Bucaneve
Galanthus nivalis.png
Fiori di Bucaneve
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Asparagales
Famiglia: Amaryllidaceae
Genere: Galanthus
Specie: nivalis
Nomenclatura binomiale
Galanthus nivalis
L.
Nomi comuni

Bucaneve


Galanthus nivalis L.

Come si presenta

Il G.nivalis, altrimenti conosciuto con il nome di Bucaneve, è una piantina erbacea perenne geofita, alta da 10 a 20 cm.

Il fusto non è appiattito, ma cilindrico, e le foglie nascono direttamente dalla sua base. Queste, larghe circa 4-15 mm, appaiono parallelinervie e arrotondate all'apice; il loro colore è verde azzurrognolo.

Ogni fusto porta un solo fiore pendulo, bianco, formato da 6 tepali: i tre più interni sono più corti e smarginati, con una macchia verde apicale, mentre quelli esterni sono più lunghi e completamente bianchi. Una piccola guaina, simile a una foglia, copre la sommità del fusto, proteggendo il fiore mentre si fa strada attraverso la neve che ricopre il suolo.

Il frutto è una capsula carnosa di forma ovale, di circa 6-9 mm.

Il bulbo è grosso come una noce e presenta tuniche scure.

Habitat

Il G. nivalis cresce generalmente in colonie nei boschi umidi e nei prati freschi, lungo le rive dei ruscelli e nelle radure dei boschi di latifoglie, principalmente faggio e carpino. È diffuso in pianura e in certi casi può raggiungere il livello subalpino. Predilige terreni calcarei o misti; mal sopporta terreni silicei.

Fioritura

La fioritura varia a seconda della copertura nevosa e della località, anche se in genere si colloca nel periodo tra Gennaio e gli inizi di Maggio.

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il G. nivalis è legato alla tradizione della purificazione di Maria, ricorrenza in occasione della quale le fanciulle di molti paesi europei raccoglievano mazzolini di bucaneve e si adornavano con questi piccoli fiori, simbolo di purezza. Etimologicamente il termine Galanthus deriva da due parole greche che significano "latte" e "fiore", con un evidente riferimento al colore dei tepali.

Dal G.nivalis è possibile estrarre un alcaloide, la galantamina, ad azione colinergica (sembra infatti che rallenti il deterioramento cognitivo nei malati di Alzhaimer). I bulbi crudi, inoltre, hanno proprietà emetiche e vengono utilizzati per preparare cataplasmi.

NB: la specie è protetta in tutto il territorio della provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.

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