Graminea: differenze tra le versioni
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Versione delle 14:48, 11 dic 2011
Gaggiolo susinario | ||||||||||||||||
Fiori di Iris graminea | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Iris graminea L. |
Iris graminea (L.)
Come si presenta
L' I.graminea è una pianta perenne rizomatosa e dall'aspetto singolare.
Le foglie sono graminiformi, lineari e sono piuttosto lunghe (fino a 30-60 cm), sempre più dello scapo fiorale. Sono ripiegate longitudinalmente lungo il nervo mediano, e le due metà aderiscono, soprattutto nella parte inferiore, come le pagine di un libro allo stelo; l'apice è acuminato. Le foglie, inoltre, si dipartono direttamente dal rizoma orizzontale, che è legnoso e piuttosto scuro, e ha un diametro di un paio di centimetri, al più.
Il fusto , semplice e eretto, è poco ramoso, e presenta all'estremità uno o due fiori solitari. Quest'ultimo è sostenuto da un peduncolo, avvolto da una spata erbacea, sottile e trasparente; all'estremità del peduncolo è inserito il perigonio, che si compone di un breve tubulo, di tre tepali interni e tre esterni. Prima che il fiore sbocci, i tepali sono avvolti su se stessi; successivamente, invece, il fiore si apre, assumendo così il suo curioso aspetto. Le tre lacinie esterne, di colore blu violaceo, sfumate di bianco ai lati, presentano una stretta unghia a forma di cucchiaio, biancastra con venature violette e giallina al centro. I tre tepali interni, invece, sono più piccoli e rivolti verso l'alto; il loro colore è viola più intenso, senza sfumature. Al centro di questi ultimi si nota l'apparato riproduttore del fiore: gli stimmi con gli stami e tre antere.
I frutti sono delle capsule ellittiche formata da tre valve, contenente i semi.
Habitat
L' I.graminea cresce soprattutto nei pascoli e nei boschi prealpini, nei luoghi ombrosi e freschi, in zona montano collinare. Predilige terreni calcarei, anche non particolarmente ricchi d'acqua.
Fioritura
Fiorisce tra maggio e agosto.
Particolarità e curiosità
Il nome del genere, Iris deriva dal greco, e significa "arcobaleno", a causa delle bellissime sfumature di colore dei tepali di queste piante. Nella mitologia greca, Iris era la messaggera degli Dei, che scivolando sull'arcobaleno, giungeva sulla terra e prendeva le anime dei morti per accompagnarle nell'Aldilà. L'arcobaleno, non a caso, prende il nome proprio da lei. L'Iris, inoltre, è stato il fiore preso da spunto per disegnare lo stemma araldico di Firenze; ciascuno dei tre tepali interni, ha un particolare significato: rispettivamente fede, saggezza e coraggio. Un'ultima curiosità: il nome scientifico della specie, graminea, fa riferimento alla forma delle foglie, graminiformi, appunto; il nome volgare, invece, "giaggiolo susinario", invece, è dovuto al particolare profumo dei fiori, simile a quello delle susine mature.
NB: la specie è protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.
Immagini
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