Verna
Genzianella | ||||||||||||||||
[[Immagine:]] Fiori di Genzianella | ||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||
Gentiana verna L. | ||||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||||
Genziana di primavera |
Gentiana verna L.
Come si presenta
La Gentiana verna, chiamata anche genziana di primavera o genzianella, a causa delle sue piccole dimensioni, è una graziosa pianta erbacea nana.
Come altre specie di Gentiana presenta foglie più grandi, disposte a rosetta basale, di forma ellittica e dall'estremità appuntita; al di sopra di queste, si notano le foglie cauline, che, salendo sullo stelo, si rimpiccioliscono progressivamente.
Alla sommità del breve fusto non si può far a meno di ammirare un piccolo fiore solitario, a forma di stella. Avvicinandosi di più al fiorellino si possono cogliere una serie di interessanti particolari. Per prima cosa, si nota che è sorretto da un breve calice spigoloso, dentato alla sommità e di colore verdastro; la corolla, di un caratteristico color azzurro intenso, che si sfuma in bianco all'interno del calice, è simile a un imbuto, e termina alla sua sommità con 5 lobi, che si ripiegano verso l'esterno in modo particolarmente evidente: guardandolo dall'alto sembra proprio di vedere una stellina! Se si osserva attentamente la G.verna di profilo, si possono identificare dei dentelli, di dimensioni molto ridotte, che, tra un petalo e l'altro, si elevano verso l'alto.
Habitat
Si possono scoprire esemplari di G.verna nei pascoli alpini e subalpini e in luoghi sassosi, dai 500 ai 2600 m di altitudine. Non necessitano di particolari esigenze pedologiche.
Fioritura
Questa pianta fiorisce da Aprile a Giugno.
Particolarità e curiosità
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Dal punto di vista etimologico, il nome del genere, così come narrato a proposito della G. kochiana, è legato alla storia del re Genzio, che per primo ne scoprì le doti farmacologiche. Il nome della specie, verna, deriva dal latino, vernus, che significa primavera (è chiaro il riferimento al periodo di fioritura). Come affermò secoli fa il re Illirico, Genzio, questa pianta ha proprietà febbrifughe e aperitive. Chiariamo: questo non significa che venga utilizzata per preparare cocktail! Sono "aperitive" tutte quelle sostanze che, dato il loro sapore particolarmente amaro, sono in grado di favorire la secrezione salivare ed epato-gastrica: in altre parole, stimolano l'appetito e la digestione.
NB: la specie è protetta in tutto il territorio della provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.
Link
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