Vulgaris
Aquilegia vulgaris | ||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
aquilegia vulgaris L. | ||||||||||||||
Nomi comuni | ||||||||||||||
Amor nascosto | ||||||||||||||
Proprietà Farmacologiche | ||||||||||||||
velenoso |
Aquilegia vulgaris (L.)
Come si presenta
La presenza di numerosi e splendidi fiori rende la A. vulgaris assai caratteristica e facile da riconoscere.
Il fusto, di lunghezza media tra 40 cm e il metro, presenta dei peli nella parte sommitale, mentre si presenta liscio e ramoso per la rimanente parte.
Le foglie hanno diversa conformazione in funzione della posizione. Quelle basali, di colore verde, si estendono verso l'alto assieme a lunghi steli, formando 2 o 3 lobi simili a foglie dentate. Quelle caulinarie sono perlopiù sessili.
Dalla parte centrale della radice, steli floreali si dilungano recando la bocca vreso il basso, formando 5 petali, costituiti a loro volta 5 sepali ovali, lanceolati e di gamma variabile dal blu al viola, e persino al bianco.
Il nettare è allocato nella parte terminale dell'uncino, speronato, facente parte del petalo.
Habitat
La A. vulgaris cresce nelle zone submontane e montane delle Prealpi varesine, in zone boscose, in siti di pascolo, in luoghi cespugliosi, e, talvolta, su rocce di dirupi. La sua presenza è affine con la ricchezza da parte del terreno di humus.
Fioritura
La fioritura della A. vulgaris avviene in un periodo compreso tra i mesi di maggio ed agosto.
Particolarità e curiosità
La A. vulgaris è notoriamente velenosa, infatti possiede una glucoside dalla quale si può estrarre acido cianidrico. Il suo uso è prettamente terapeutico, soprattutto è utilizzato come diuretico, calmante, antiscorbuto, detersivo e antiputrido per piaghe e ulcere Si ricorda che, nella Provincia di Varese vige il divieto assoluto di raccolta, in quanto la specie risults protetta.
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