Vulgaris: differenze tra le versioni

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===Particolarità e curiosità===
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La ''A. vulgaris'' è notoriamente velenosa, infatti possiede una glucoside dalla quale si può estrarre acido cianidrico. Il suo uso è prettamente terapeutico, soprattutto è utilizzato come diuretico, calmante, antiscorbuto, detersivo e antiputrido per piaghe e ulcere.
La ''A. vulgaris'' è notoriamente velenosa, infatti possiede una glucoside dalla quale si può estrarre acido cianidrico. Il suo uso è prettamente terapeutico, soprattutto è utilizzato come [[biofarmacologia #D|diuretico]], [[biofarmacologia #C|calmante]], [[biofarmacologia #A|antiscorbuto]], [[biofarmacologia #D|detersivo]] e [[biofarmacologia #A|antiputrido]] per piaghe e ulcere.
E' possibile anche ricavare uno sciroppo, molto efficacie per calmare la tosse.
E' possibile anche ricavare uno sciroppo, molto efficacie per calmare la tosse.
Si ricorda che, nella Provincia di Varese vige il divieto assoluto di raccolta, in quanto la specie risulta protetta.
Si ricorda che, nella Provincia di Varese vige il divieto assoluto di raccolta, in quanto la specie risulta protetta.

Versione delle 18:48, 5 nov 2011

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Aquilegia vulgaris
Aquilegia.jpg
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranuncolaceae
Genere: Aquilegia
Specie: vulgaris
Nomenclatura binomiale
aquilegia vulgaris
L.
Nomi comuni

Amor nascosto ; Fior cappuccio

Proprietà Farmacologiche

velenoso


Aquilegia vulgaris (L.)

Come si presenta

La presenza di numerosi e splendidi fiori rende la A. vulgaris assai caratteristica e facile da riconoscere.

Il fusto, di lunghezza media tra 40 cm e il metro, presenta dei peli nella parte sommitale, mentre si presenta liscio e ramoso per la rimanente parte.

Le foglie hanno diversa conformazione in funzione della posizione. Quelle basali, di colore verde, si estendono verso l'alto assieme a lunghi steli, formando 2 o 3 lobi simili a foglie dentate. Quelle caulinarie sono perlopiù sessili.

Dalla parte centrale della radice, steli floreali si dilungano recando la bocca vreso il basso, formando 5 petali, costituiti a loro volta 5 sepali ovali, lanceolati e di gamma variabile dal blu al viola, e persino al bianco.

Il nettare è allocato nella parte terminale dell'uncino, speronato, facente parte del petalo.

Habitat

La A. vulgaris cresce nelle zone submontane e montane delle Prealpi varesine, in zone boscose, in siti di pascolo, in luoghi cespugliosi, e, talvolta, su rocce di dirupi. La sua presenza è affine con la ricchezza da parte del terreno di humus.

Fioritura

La fioritura della A. vulgaris avviene in un periodo compreso tra i mesi di maggio ed agosto.

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

La A. vulgaris è notoriamente velenosa, infatti possiede una glucoside dalla quale si può estrarre acido cianidrico. Il suo uso è prettamente terapeutico, soprattutto è utilizzato come diuretico, calmante, antiscorbuto, detersivo e antiputrido per piaghe e ulcere. E' possibile anche ricavare uno sciroppo, molto efficacie per calmare la tosse. Si ricorda che, nella Provincia di Varese vige il divieto assoluto di raccolta, in quanto la specie risulta protetta.

Immagini

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