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QUI SI PARLA DI BIODIVERSITà!! visto che non ci lasciano parlare in conferenza.....
E' tra queste pagine un invito perchè anche chi è il meno provveduto di nozioni botaniche possa eseguire approcci conoscitivi nell'affascinante  universo dei fiori, di queste creature viventi ricche di proprietà guaritrici, di profumi, di veleni e di mistero. Forme che paiono sortire dal sogno di un genio matematico e dal desiderio acceso di un artista, tanto ardui e precisi si mostrano i piani geometrici della loro struttura.
 
 
Noi dobbiamo imparare a conoscerle per amarle meglio, per agevolarne la riproduzione, per facilitarne la diffusione senza distruggerne le condizioni di vita e di propagazione nel terreno.
 
 
Con la nostra intelligenza, con la nostra sensibilità, costruiamoci un facile strumento di salvezza: l'educazione naturalistica, il rispetto cioè delle caratteristiche ambientali e morfologiche della vegetazione.
 
 
Alcuni di coloro che vanno in montagna vogliono raccogliere fiori. Altrimenti perchè ci vanno? Così sui sentieri, sui crinali dei monti, sui prati e nei boschi si raccolgono fiori per amore del bello, per farne piccolo commercio, per erboristeria, per collezionismo, per poter dire che si è stati in montagna. C'è chi sfoga così il proprio oscuro bisogno di possesso e chi cerca di soddisfare altrettanto oscure esigenze estetiche. Naturalmente questa vocazione "naturalistica" è sbagliata e chi la possiede è bene che soddisfi i propri desideri andando a rifornirsi in un negozio di floricultura: creerà così lavoro in un settore altamente degno: la coltivazione dei fiori per la casa. Andar per boschi, valli o monti a mietere fiori significa al contrario produrre miserie paesaggistiche, distruzioni ambientali, creare spettacoli penosi di inciviltà, realizzare infine la scomparsa del fiore che un tempo si mostrava rigogliosamente a colonie, a schiere. Se poi intelligenza, educazione, autodisciplina, motivi e ragioni non bastano ad orientare le nostre volontà, allora c'è la legge che impone il rispetto anche a chi non vuole averne.
 
 
Ricordiamo, in tale spirito e per tali intendimenti educativi, economici e sociali che la Costituzione italiana sancisce all'art. 9 la difesa del paesaggio quindi anche dei fiori che del paesaggio sono una preziosa componente.
 
 
Salvatore Furia


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Versione delle 12:02, 25 feb 2011


Home giardino La serra fredda Biodiversità
E' tra queste pagine un invito perchè anche chi è il meno provveduto di nozioni botaniche possa eseguire approcci conoscitivi nell'affascinante universo dei fiori, di queste creature viventi ricche di proprietà guaritrici, di profumi, di veleni e di mistero. Forme che paiono sortire dal sogno di un genio matematico e dal desiderio acceso di un artista, tanto ardui e precisi si mostrano i piani geometrici della loro struttura. Noi dobbiamo imparare a conoscerle per amarle meglio, per agevolarne la riproduzione, per facilitarne la diffusione senza distruggerne le condizioni di vita e di propagazione nel terreno. Con la nostra intelligenza, con la nostra sensibilità, costruiamoci un facile strumento di salvezza: l'educazione naturalistica, il rispetto cioè delle caratteristiche ambientali e morfologiche della vegetazione. Alcuni di coloro che vanno in montagna vogliono raccogliere fiori. Altrimenti perchè ci vanno? Così sui sentieri, sui crinali dei monti, sui prati e nei boschi si raccolgono fiori per amore del bello, per farne piccolo commercio, per erboristeria, per collezionismo, per poter dire che si è stati in montagna. C'è chi sfoga così il proprio oscuro bisogno di possesso e chi cerca di soddisfare altrettanto oscure esigenze estetiche. Naturalmente questa vocazione "naturalistica" è sbagliata e chi la possiede è bene che soddisfi i propri desideri andando a rifornirsi in un negozio di floricultura: creerà così lavoro in un settore altamente degno: la coltivazione dei fiori per la casa. Andar per boschi, valli o monti a mietere fiori significa al contrario produrre miserie paesaggistiche, distruzioni ambientali, creare spettacoli penosi di inciviltà, realizzare infine la scomparsa del fiore che un tempo si mostrava rigogliosamente a colonie, a schiere. Se poi intelligenza, educazione, autodisciplina, motivi e ragioni non bastano ad orientare le nostre volontà, allora c'è la legge che impone il rispetto anche a chi non vuole averne. Ricordiamo, in tale spirito e per tali intendimenti educativi, economici e sociali che la Costituzione italiana sancisce all'art. 9 la difesa del paesaggio quindi anche dei fiori che del paesaggio sono una preziosa componente. Salvatore Furia