Niger: differenze tra le versioni

Da WikiBotanica.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
Riga 46: Riga 46:
|suddivisione=
|suddivisione=
|suddivisione_testo=
|suddivisione_testo=
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE -->
|proprieta=velenoso


}}
}}

Versione delle 12:51, 2 gen 2011

Elleboro nero
[[Immagine:]]
Fiori di elleboro nero
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranuncolales
Famiglia: Ranuncolaceae
Genere: Helleborus
Specie: niger
Nomenclatura binomiale
helleborus niger
L.
Proprietà Farmacologiche

velenoso


Helleborus niger (L.)

Come si presenta

L'Helleborus niger, anche conosciuto con il più comune nome di Rosa di Natale, è una pianta perenne alta circa 10-30 cm, che fa capolino nei sottoboschi innevati nel periodo natalizio.

Sotto terra nasconde un rizoma breve, grasso e nerastro, da cui nascono le foglie basali, coriacee e di color verde scuro o verde glauco. Ciascuna foglia è composta da 5-9 segmenti provvisti di un lungo picciolo e lanceolati, che terminano con un bordo seghettato. Le foglie caulinari sono sessili e più piccole, talvolta assenti.

Lo scapo è cilindrico e carnoso, di colore rossiccio. Sulla sua parte sommitale si possono ammirare 1 o 2 fiori bianchi o rosati. La morfologia del fiore molto particolare: i petali, diversamente da quanto si potrebbe pensare, sono ridotti a piccoli cornetti nettariferi, all'interno del calice, e sono abbracciati da 5 sepali petaloidi, grandi e bianchi, talvolta leggermente soffusi di rosa.


Habitat

E' una pianta originaria delle Alpi calcaree, che popola sottoboschi, arbusteti e luoghi rocciosi, tra i 300 e 1000 metri di altitudine. Vive su terreni calcarei o calcarei e silicei.


Fioritura

L'H.niger fiorisce da Gennaio ad Aprile.


Particolarità e curiosità

Nell'antichità l'Elleboro era considerato un rimedio contro le malattie mentali. Ad esempio, si narra che Ercole guarì dalla follia proprio grazie a questa pianticella. Come tutte le specie vegetali, infatti, anche l'Elleboro nero contiene alcune sostanze di rilevanza farmaceutica; per importanza ricordiamo due glucosidi, l' elleboreina e l' elleborina. La prima, solubile in acqua, ha un sapore prima dolciastro e solo successivamente acre; l'altra, invece, è una saponina insolubile nell'acqua fredda, ma solubile a caldo. L'attività di questi glucosidi è simile a quella delle sostanze che si ritrovano nella famiglia delle Digitalis; ciò nonostante l'Elleboro non è stato sfruttato in medicina a causa dell'eccessiva tossicità dei suoi glucosidi.

L'etimologia del nome scientifico è da ricercarsi nel particolare aspetto del rizoma, di colore nerastro, per l'appunto.

NB: la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.

Link

Torna alla famiglia Ranuncolaceae oppure torna all'elenco delle famiglie