Poeticus: differenze tra le versioni

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image:narciso 3.jpg |<i>Narciseta sui prati magri di vetta paradiso.</i>
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[[Categoria: Narcissus]]
[[Categoria: Narcissus]]

Versione delle 10:53, 20 giu 2010

Narciso
Narcissus poeticus.png
Fiori di Narciso
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Asparagales
Famiglia: Amaryllidaceae
Genere: Narcissus
Specie: poeticus
Nomenclatura binomiale
Narcissus poeticus
L.


Narcissus poeticus (L.)

Come si presenta

Il N.poeticus , chiamato più generalmente anche solo narciso, è una pianta erbacea, bulbosa e perenne.

Presenta da 3 a 5 foglie radicali, carnose, strette e lunghe, larghe da 5 a 8 mm; il loro colore è verde azzurrognolo (glabro).

Ciò che più colpisce della pianta, tuttavia, sono i fiori, piccoli e solitari. Crescono su steli eretti e sono composti da sei tepali ovali, bianchi; al centro della corolla si può notare una corona circolare alta 2-3 mm, dal margine ondulato-crenulato, che balza subito all'occhio per il suo colore rosso arancio. I fiori, inoltre, sono fortemente profumati (ed è proprio a questo particolare fatto che il N. deve il suo nome).

Lo scapo è alto da 15 a 30 cm, leggermente appiattito. Sull'estremità superiore è presente una spata cartacea color ruggine, che protegge il bocciolo; quando il N.poeticus sboccia, la spata si fende.

Il bulbo è piccolo, ubicato a circa 15-20 cm di profondità.

Il frutto è una capsula che si divide in tre parti.


Habitat

Questa pianta, originaria dell'Europa meridionale, cresce nei prati grassi e freschi e sui pendii ombrosi, anche se non è raro trovarne grosse colonie sui versanti assolati. Predilige suoli calcarei o misti, e necessita di un medio quantitativo di acqua. Si trova nella zona subalpina e montana, dai 300 ai 1600 m.

Fioritura

Il periodo di fioritura va da fine Marzo a Maggio.


Particolarità e curiosità

Il genere N. era già noto ai tempi dei Greci; non stupisce, quindi, appurare che lo stesso nome derivi dal termine greco "narkào", che significa appunto "stordisco", o "paralizzo", con un evidente riferimento al profumo, tanto forte da stordire. È da qui che deriva il moderno termine "narcotico".

Al N. sono legati diversi simboli. Ad esempio, è simbolo del risveglio primaverile e la sua corona dorata veniva associata dagli Antichi al sole, tanto da attribuirgli l'appellativo di "logo del sole".

Inoltre, questo fiore è chiaramente associato al mito di Narciso, un bellissimo giovane che, innamoratisi della sua immagine, dopo essersi specchiato in un stagno, muore affogato. Anche per questo motivo, il N. è spasso associato alla morte: effettivamente, il profumo non inganna. Tutte le parti del fiore sono tossiche, se assunte in grandi quantità, altrimenti risultano solo emetiche e purgative. Queste proprietà sono legate alla presenza di diversi alcaloidi: nei bulbi, ad esempio, è presente la narcissina , che agisce sul sistema nervoso e sulla membrana interna dello stomaco.

NB: il N.poeticus è specie protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta. È importante sottolinearlo, in quanto in passato, il N.poeticus, particolarmente diffuso sui prati di vetta (spesso la sua fioritura era così abbondante da essere confusa per una nevicata!) , appena fioriva era soggetto a enormi raccolte, le cosiddette "narcisate". Questo comportamento irrispettoso ha reso il narciso particolarmente vulnerabile e raro.