Tectorum

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Semprevivo dei tetti
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Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Famiglia: Crassulaceae
Genere: Sempervivum
Specie: tectorum
Nomenclatura binomiale
Sempervivum tectorum
L.
Nomi comuni

barba di Giove, guardacasa


Sempervivum Tectorum (L.)

Come si presenta

Il Sempervivum tectorum è una pianta perenne, succulenta e stolonifera.

Così come le altre specie di Sempervivum, anche questa è facilmente riconoscibile per via delle caratteristiche rosette che forma nei luoghi più impensati (negli anfratti dei sassi e addirittura sopra i tetti: donde il termine tectorum). Le foglie che compongono le rosette sono glabre, di forma ovata ma appuntite all'apice; se provassimo a osservare con una lente di ingrandimento i loro bordi, li troveremo ricoperti da una serie di piccole ciglia.

Durante il periodo della fioritura, le foglie al centro della rosetta iniziano a svilupparsi "verso l'alto", fino ad arrivare a formare un vero e proprio fusto, che può raggiungere anche il mezzo metro di altezza. In realtà si tratta di un fusto un po' particolare, visto che è formato essenzialmente da foglie (che chiameremo cauline, cioè "che stanno sul caule, sul fusto"), disposte ordinatamente l'una alternata all'altra; queste appaiono più piccole rispetto alle basali, più sottili e più appuntite. Le foglie, sia quelle caulinari che quelle basali, hanno il tipico aspetto "succulento", "grasso": ciò è dovuto alla presenza di grandi quantitativi di acqua all'interno dei loro tessuti (in termini tecnici, è legato alla presenza del parenchima acquifero), stratagemma messo in atto dall'evoluzione per garantire la sopravvivenza della specie nell'ambiente arido in cui caratteristicamente vive.

Sulla sommità del fusto compaiono poi i fiori. In genere sono raccolti in infiorescenze, anche piuttosto numerose (in alcuni casi si possono contare fino a quaranta elementi!), e si riconoscono immediatamente per il loro colore rosa, delicato. I boccioli sono delle piccole sfere, avvolte dai sepali appuntiti del calice purpureo. Con il passare dei giorni, il fiore sboccia, mostrando dei petali stretti, appuntiti all'apice, solcati da una striscia più scura all'esterno; l'aspetto del fiore ricorda molto quello del Sempervivum arachnoideum, ma un osservatore attento si renderà subito conto che quest'ultimo mostra colori più brillanti e petali meno affusolati rispetto al tectorum. Al centro della corolla sono sistemati ordinatamente, in due centri concentrici, le strutture riproduttive: all'interno il ginoceo, la parte femminile, gli stili purpurei; all'esterno l'androceo, facilmente riconoscibile per via delle appariscenti antere gialle sorrette dai filamenti porpora.

Habitat

A partire dal livello del mare, fino a 2800 metri sovra esso, il Sempervivum tectorum trova il suo alloggio ideale tra luoghi rocciosi, rupi, aridi pendii e muri soleggiati

Fioritura

Da Giugno ad Agosto.

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il nome tectorum deriva dal latino (dei tetti) in quanto questa pianta era fatta crescere su essi per protegere le case dai fulmini e dai tuoni. Perciò nelle varie culture esso è stato assimilato alla barba di divinità quali Giove, Thor, e dai cristiani con quella di S. Giorgio.

Il suo succo è stato da Galeno come rimedio astringente per pelle e occhi. Assunto in gran quantità ha un effetto emetico. Secondo Plinio il Vecchio, ha effetti positivi contro contusionui, disordini nervosi, problemi intestinali, dolore addominale e pagliativo per dolori interni.

Immagini

Link

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