Plantae

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Un vegetale è un organismo autotrofo che ha la straordinaria capacità di utilizzare elementi molto semplici come luce, acqua e anidride carbonica per fabbricare quei composti, gli zuccheri, che vengono utilizzati sia come fonte di energia sia per costruire i suoi stessi tessuti.

Appartengono a questa categoria gli organismi più diversi, dalle alghe unicellulari alle alte sequoie, dalle fronde lunghe più di 10 metri del' fucus alle eleganti orchidee. E' un mondo straordinario quello dei vegetali per la molteplicità di forme e di adattamenti ai vari ambienti (terrestri e acquatici)... ma in questo, le piante offrono le maggiori sorprese. Ma parlare di vegetale non è parlare di pianta? In realtà no. Solitamente col termine pianta si identificano varie categorie di vegetali aventi le seguenti caratteristiche:

  • organismi terrestri o acquatici (per riadattamento evolutivo)
  • organismi pluricellulari;
  • costituiti da cellule eucariote;
  • fotoautotrofi (tramite il processo di fotosintesi clorofilliana), con numerose eccezioni;
  • possiedo pareti cellulari costituite in buona parte da cellulosa;
  • hanno una struttura più o meno complessa costituita da tessuti e apparati specializzati.

ovviamente si sono citati solo alcuni dei caratteri, quelli più rappresentativi.... ma la varietà biologica è così vasta che non sono rare le eccezioni.

Giusto per citarne una...

cuscuta (fonte Wikipedia)

esiste una pianta che non possiede foglie, il suo colore è giallo-arancio, non possiede radici (se non agli stadi iniziali del suo sviluppo) e non contiene clorofilla... è la Cuscuta. questo genere di piante vivono a spese di altre piante, parassitando i loro fusti ed assorbendone le sostanze nutritine! questo tipo di comportamento non è insolito e si ripresenta spesso in natura.

Esiste tuttavia una gruppo di piante che non rientrano pienamente tra le caratteristiche sopra citate: le briofite, i cui maggiori rappresentanti sono i muschi. Queste piccole piante dall'aspetto gracile e insignificante sono in realtà le progenitrici di tutte le piante superiori. Esse infatti discendono da antiche alghe che, trovandosi al limite della marea di antiche coste, si sono viste costrette a sviluppare sistemi di sopravvivenza per resistere all'essiccazione dei loro tessuti ed è così che, con l'evoluzione, si sono sviluppati vegetali con una cuticola cerosa a difesa di quelle cellule che sono a contatto diretto con l'aria; così, questi vegetali, ebbero la possibilità di vivere per un certo periodo fuori dall'elemento liquido senza interrompere l'attività metabolica e morire.

Tallo di epatica

Come siano andate esattamente le cose non si sa con certezza, vista anche la difficoltà di reperire reperti fossili di piante dell'epoca così effimere come i muschi. Ciò nonostante probabilmente le cose andarono così:

Le prime briofite dovevano apparire come le attuali epatiche, ossia costituite da corpi tallosi (cioè con cellule pressoché tutte uguali e senza una vera specializzazione) che si sviluppavano orizzontalmente sulle rocce innalzandosi per pochissimi centimetri solo al momento della riproduzione. Questo tipo di briofite sono estremamente legate agli ambienti umidi e ombrosi e già con poche ore al sole o con un drastico abbassamento di umidità possono andare in contro a disidratazione e morte.

Il passo successivo sono stati i muschi veri e propri.

Cuscinetto di muschio

Questi sono più complessi delle epatiche ma rimangono comunque legati agli ambienti umidi, soprattutto nel periodo della riproduzione. Buona parte di questi appaiono come alberelli in miniatura con foglioline di varie forme e un fusticino che si può elevare anche per alcuni decimetri da terra. In realtà, anche queste piantine non posseggono dei veri tessuti come le radici ma dei rizoidi (cioè simile a radice) che hanno il compito di fissare la pianta al substrato e di trattenere l'acqua come una spugna. Essi però, non hanno una vera funzione di assorbimento; infatti, l'assorbimento dell'acqua e delle sostanze nutritive, viene effettuato da tutte le parti della pianta (comprese le foglioline) che, come una spugna, assorbono e immagazzinano all'interno delle cellule l'acqua e i sali minerali necessari ai vari processi vitali. Così come sono rapide ad assorbire altrettanto lo sono nel perdere acqua; per ovviare a ciò, molte specie hanno escogitato trucchi più o meno elaborati per trattenere il più a lungo possibile l'acqua. Uno tra questi è acquisire una forma semisferica o a cuscinetto così da aumentare il volume della massa vegetale a parità di superficie. Nonostante questo apparente tallone d'Achille, i muschi sono tra gli organismi più resistenti e tenaci che si possono trovare. Infatti, possono colonizzare gli ambienti più diversi e più difficili, dove le piante superiori non sarebbero minimamente in grado di vivere; ad esempio in zone molto aride (a patto che di tanto in tanto si verifichi una condizione di elevata umidità per la riproduzione), le cime fredde e aride di una montagna, i suoli poveri e acidi di una torbiera, la superficie di una roccia…