Perforatum: differenze tra le versioni

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Si tratta di una pianta erbacea perenne, semisempreverde con il fusto rigido e dritto, percorso da due strisce longitudinali in rilievo.
Si tratta di una pianta erbacea perenne, semisempreverde con il fusto rigido e dritto, percorso da due strisce longitudinali in rilievo.
E' alta dai 20 ai 70 cm, ha rami orizzontali arrossati, senza fiori; mentre altri rami sono verticali e fioriferi.
E' alta dai 20 ai 70 cm, ha rami orizzontali arrossati, senza fiori; mentre altri rami sono verticali e fioriferi.
Le foglie sono lanceolate (1 x 5 mm), hanno ghiandole scure sul bordo e con numerose ghiandole traslucide, simili a perforazioni, da cui il nome Perforatum.
Le foglie sono lanceolate (1 x 5 mm), hanno ghiandole scure sul bordo e numerose traslucide al centro, simili a perforazioni, da cui il nome Perforatum.
In realtà le ghiandole scure sono strutture ghiandolari contenenti Ipericina, mentre i punti trasparenti "i fori" sono piccole vesciche oleose.
In realtà le ghiandole scure sono strutture ghiandolari contenenti Ipericina, mentre i punti trasparenti "i fori" sono piccole vesciche oleose.
Il frutto, circondato dai resti dei petali avvizziti,  è una capsula a tre lobi deiscente (che si apre a maturazione).
Il frutto, circondato dai resti dei petali avvizziti,  è una capsula a tre lobi deiscente (che si apre a maturazione).

Versione delle 18:10, 14 apr 2012

Hypericum perforatum
Hypericum perforatum.jpg
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Theales
Famiglia: Guttiferae
Genere: Hypericum
Specie: Hypericum perforatum
Nomenclatura binomiale
Hypericum perforatum
L.
Nomi comuni

Iperico, Erba di San Giovanni, Cacciadiavoli.


Hypericum (L.)

Come si presenta

L'Hypericum Perforatum colpisce subito per i suoi petali color giallo oro, talvolta punteggiati di nero. I fiori sono riuniti in corimbi multifiori, asimmetrici dentellati e hanno stami numerosi divisi in tre gruppi. I sepali sono lesiniformi, interi e acutissimi. Si tratta di una pianta erbacea perenne, semisempreverde con il fusto rigido e dritto, percorso da due strisce longitudinali in rilievo. E' alta dai 20 ai 70 cm, ha rami orizzontali arrossati, senza fiori; mentre altri rami sono verticali e fioriferi. Le foglie sono lanceolate (1 x 5 mm), hanno ghiandole scure sul bordo e numerose traslucide al centro, simili a perforazioni, da cui il nome Perforatum. In realtà le ghiandole scure sono strutture ghiandolari contenenti Ipericina, mentre i punti trasparenti "i fori" sono piccole vesciche oleose. Il frutto, circondato dai resti dei petali avvizziti, è una capsula a tre lobi deiscente (che si apre a maturazione).

Habitat

La pianta è originaria dell'arcipelago britannico, non teme il freddo e si è diffusa in tutto il mondo, Italia compresa. Cresce a grandi macchie nei luoghi erbosi asciutti e nei boschi non troppo fitti, prediligendo posizioni soleggiate o semiombreggiate. Si può trovare anche ai margini delle strade, nei campi abbandonati e più in generale negli ambienti ruderali.

Fioritura

Il periodo di fioritura va da Maggio ad Agosto.

Particolarità e curiosità

Questa pianta influenzò per lungo tempo la fantasia popolare a causa dei fori presenti sulle foglie, dai quali è derivata la credenza che esse proteggessero dalle folgori o dai diavoli. per questo motivo l'iperico è chiamata anche scacciadiavoli. le sommità fiorite dell'iperico possiedono numerose proprietà antidepressive; a volte è anche utilizzato, associato ad altri prodotti, per il trattamento fitoperatico di alcune forme d'ansia. Inoltre possiede alcune proprietà sedative, cicatrizzanti e antifiammatorie delle vie respiratorie. A causa del suo potere apotropaico fino a qualche decennio fa (almeno fino alla fine degli anni ottanta) veniva consigliato da parte delle persone anziane di portare sempre con se un rametto di iperico per proteggersi dalle influenze negative. L'iperico viene anche chiamato erba di San Giovanni; questo nome è dovuto principalmente a tre leggende; prima di tutto la Bibbia, dove si narra che San Giovanni mangia locustre e Dal punto di vista alimentare dalle foglie di iperico si può ricavare un infuso che veniva bevuto come succedaneo del tè.

Immagini

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