Nemorosa: differenze tra le versioni

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==''Helleborous viridis'' (L.)==
==''Anemone nemorosa'' (L.)==




===Come si presenta===
===Come si presenta===
L'''H.viridis'' è una pianta erbacea perenne rizomatosa.
Tipico fiore che annuncia l'arrivo della primavera e si manifesta in massa nei boschi con i fiori bianchi, spesso venati di violetto.


Le '''foglie''' possono nascere direttamente dal rizoma o dalla base dello scapo (anche se questo accade più raramente). Sono palmate, formate da un numero dispari di segmenti in numero variabile; lanceolate, seghettate sui bordi, e collegate allo scapo da un piccolo picciolo alato. Le foglie sono caduche, e resistono sul fusto solo durante la fioritura.
Presenta un rizoma orizzontale e foglie radicali a lamina suddivisa in tre segmenti lanceolati. Le foglie cauline, verticillate a tre, nel terzo superiore del fusto, hanno una lamina pennato partita a segmenti profondamente dentati.


Lo '''scapo''' fiorale, alto da 20 a 50 cm è nudo nella parte inferiore.
Il fiore unico è lungamente peduncolato, ed è formato a 6 tepali ed un ovario, che si trasformerà in un insieme, quasi sferico, di frutti (Acheni)


I '''fiori''', di color verde giallastro, sono formati da 5 sepali petaloidi, che, a differenza di quanto si possa pensare, formano il calice (e non la corolla!). I veri petali (5 in numero), invece, sono ridotti a piccoli cornetti nettariferi, di colore verdastro, posti alla base dell'apparato riproduttivo vero e proprio (la corolla è quindi atrofizzata). La parte centrale del fiore è composta da un gran numero di stami, facilmente riconoscibili dal loro colore giallo, mentre i carpelli, nascosti in mezzo agli stami, sono da 3 a 7.
===Habitat===
Nei boschi  anche a quote collinari.


I ''frutti'' sono formati da 3-8 follicoli saldati alla base, lunghi 2,5-3 cm, con un'appendice lunga da 1/3 a 1/4 della lunghezza totale del follicolo; contengono tanti semi neri.


===Fioritura===
La pianta fiorisce da marzo ad aprile.


===Habitat===
L'''H.viridis'' si trova nei boschi, nei cespuglieti e nelle radure da 0 a 1600 m di quota. Vive su terreno calcareo-siliceo.
===Fioritura===
La pianta fiorisce da Febbraio a Maggio.




===Particolarità e curiosità===
===Particolarità e curiosità===
{{avvertenze}}
{{avvertenze}}
La composizione chimica di questa pianta si avvicina molto a quella della sua "compagna di specie" ''[[niger|H.niger]]''; ciò nonostante la sua azione sembra essere più violenta. Tra le sostanze presenti ricordiamo l' ''elleborina'', l' ''elleboreina'', due glucosidi tossici (i cui effetti possono essere diarrea, vomito, arresto cardiaco, nonché danni a livello neurologico), e degli alcaloidi simili alla ''veratrina'' e alla ''aconitina''.  
Come tutte le Anemoni, è fortemente tossica e vescicante allo stato fresco.
In realtà queste sostanze non sono solo tossiche ("non è la sostanza che fa il veleno, ma la dose che fa il veleno"!), ma molto spesso anche ''mortali''. La leggeda, infatti, vuole che Alessandro Magno sia morto proprio a causa delle eccessive dosi di ''H.viridis'' che gli sono state somministrate per la cura della febbre malarica. Ma l'''H.viridis'' ha avuto anche altri utilizzi. Ad esempio nel medioevo l'elleboro verde veniva utilizzato nei riti sabbatici perchè si credeva che avesse la capacità di rendere invisibili; nell'antica Grecia, inoltre, il suo uso era fortemente consigliato per la cura della follia (si pensi alla leggenda di Ercole e dell' ''[[niger|H.niger]]''). I contadini, dal canto loro, ritenevano che fosse possibile predire la qualità del raccolto contando il numero di ciuffi di stami presenti: in particolar modo, quattro ciuffi erano indice di un ottimo raccolto, tre di un raccolto mediocre e due di una pessima annata.
Produce sulla pelle vesciche ed irritazioni. Un tempo veniva usata come revulsivo esternamente. L'impiego è stato però abbandonato in quanto, se non usata con molta prudenza, può portare a gravi inconvenienti.
 
L'etimologia del termine ''Helleborous'' deriva dall'unione di due parole greche, che nel complesso significano "cibo mortale" (il riferimento all'effetto tossico è evidente); ''viridis'' fa, molto semplicemente, riferimento al colore dei sepali.


===Immagini===
===Immagini===

Versione delle 19:21, 1 set 2012

Helleborus viridis
Helleborus viridis.jpg
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae
Genere: Helleborus
Specie: viridis
Nomenclatura binomiale
Helleborus viridis
L.
Nomi comuni

Elleboro verde

Proprietà Farmacologiche

velenoso


Anemone nemorosa (L.)

Come si presenta

Tipico fiore che annuncia l'arrivo della primavera e si manifesta in massa nei boschi con i fiori bianchi, spesso venati di violetto.

Presenta un rizoma orizzontale e foglie radicali a lamina suddivisa in tre segmenti lanceolati. Le foglie cauline, verticillate a tre, nel terzo superiore del fusto, hanno una lamina pennato partita a segmenti profondamente dentati.

Il fiore unico è lungamente peduncolato, ed è formato a 6 tepali ed un ovario, che si trasformerà in un insieme, quasi sferico, di frutti (Acheni)

Habitat

Nei boschi anche a quote collinari.


Fioritura

La pianta fiorisce da marzo ad aprile.


Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Come tutte le Anemoni, è fortemente tossica e vescicante allo stato fresco. Produce sulla pelle vesciche ed irritazioni. Un tempo veniva usata come revulsivo esternamente. L'impiego è stato però abbandonato in quanto, se non usata con molta prudenza, può portare a gravi inconvenienti.

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