Githago: differenze tra le versioni

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Il nome Agrostemma deriva dal greco ''agros'' ''stemma'' che significa ''corona dei campi''. Invece l'origine del termine ''githago'' è tuttora incerta; potrebbe infatti provenire da ''git'' che è l'antico nome del coriandolo nero che ha semi molto simili a quelli del gittaione, oppure dall'arabo ''gith'' il cui significato è incento.
Il nome Agrostemma deriva dal greco ''agros'' ''stemma'' che significa ''corona dei campi''. Invece l'origine del termine ''githago'' è tuttora incerta; una possibilità è che provenga da ''git'',è l'antico nome del coriandolo nero, il quale ha semi molto simili a quelli del gittaione; L'alternativa è che derivi dall'arabo ''gith'' il cui significato è tutt'ora incerto.


Questa pianta è originaria dell'Iran e dell'Arabia, dove infestava i campi di cereali, e che in epoca preistorica, con la diffusione dei cereali provenienti da queste zone, approdò nel nostro continente. Ad oggi questa è presente in Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale e Nord America.  
Questa pianta è originaria dell'Iran e dell'Arabia, dove infestava i campi di cereali, e che in epoca preistorica, con la diffusione dei cereali provenienti da queste zone, approdò nel nostro continente. Ad oggi questa è presente in Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale e Nord America. Per le sue proprietà infestanti la si collocava nella vastissima famiglia delle malerbe.
Questa pianta era considerata come appartenente alla vastissima famiglia delle malerbe per le sue proprietà infestanti. Oggi però l'eccessivo uso di diserbanti e prodotti chimici sui campi ne ha ridotto esponenzialmente la presenza rendendola ormai molto rara in pianura.
Oggi però l'eccessivo uso di diserbanti e prodotti chimici sui campi ne ha ridotto esponenzialmente la presenza rendendola ormai molto rara in pianura.


I semi di questa pianta sono molto velenosi poiché contengono un glucoside saponinico, la agrostemina, che, se ingeriti, possono causare nausea, coliche, diarrea, vertigini, delirio e convulsioni. E' anche velenosa per equini e bovini se ingerita in grandi quantità, sembra invece che i polli ne siano immuni.
I semi di questa pianta sono molto velenosi poiché contengono un glucoside saponinico, la agrostemina, che, se ingeriti, possono causare nausea, coliche, diarrea, vertigini, delirio e convulsioni. E' anche velenosa per equini e bovini se ingerita in grandi quantità, sembra invece che i polli ne siano immuni.

Versione delle 21:41, 14 apr 2012

Gittaione
Agrostemma disegno.jpg
Fiori di Narciso
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: magnoliopsida
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Caryophyllaceae
Genere: Agrostemma
Specie: githago
Nomenclatura binomiale
Agrostemma githago
L.
Nomi comuni

Gittaione

Proprietà Farmacologiche

velenoso


Agrostemma githago (L.)

Come si presenta

L' Agrostemma githago è una pianta erbacea annuale, cioè compie interamente il suo ciclo vitale nel giro di un anno o di qualche stagione. Per questo motivo dedica la parte finale della sua vita alla produzione di semi che garantiscono la continuità della specie.

Questa pianta ha fusti eretti semplici, o talvolta ramificati, che si sviluppano fino a raggiungere un'altezza di 30-60 cm.

Le foglie sono opposte,sessili (non presentano picciolo), strette, lanceolate e hanno una lunghezza compresa tra 5 e 8 cm.

Sulla sommità dei fusti, si sviluppa un calice verde composto da un tubo leggermente ovato che termina in una raggiera di cinque lacinie sottili e appuntite più lunghe della corolla. La particolarità di questa pianta è che sia le foglie che il calice sono rivestiti da una peluria biancastra. La corolla fiorale è fatta da 5 petali rosati disposti a spirale.

Al termine della fioritura, si sostituisce alla corolla un frutto oblungo contenente semi grandi e bitorzoluti.


Habitat

Questa è una pianta che fin dall'antichità si è sparsa molto poiché abbondantemente presente nei campi coltivati di cereali. La si può anche trovare nei luoghi sassosi e prati compresi tra il piano e circa 1200 metri id altezza.

Fioritura

Da maggio a giugno


Particolarità e curiosità


Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il nome Agrostemma deriva dal greco agros stemma che significa corona dei campi. Invece l'origine del termine githago è tuttora incerta; una possibilità è che provenga da git,è l'antico nome del coriandolo nero, il quale ha semi molto simili a quelli del gittaione; L'alternativa è che derivi dall'arabo gith il cui significato è tutt'ora incerto.

Questa pianta è originaria dell'Iran e dell'Arabia, dove infestava i campi di cereali, e che in epoca preistorica, con la diffusione dei cereali provenienti da queste zone, approdò nel nostro continente. Ad oggi questa è presente in Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale e Nord America. Per le sue proprietà infestanti la si collocava nella vastissima famiglia delle malerbe. Oggi però l'eccessivo uso di diserbanti e prodotti chimici sui campi ne ha ridotto esponenzialmente la presenza rendendola ormai molto rara in pianura.

I semi di questa pianta sono molto velenosi poiché contengono un glucoside saponinico, la agrostemina, che, se ingeriti, possono causare nausea, coliche, diarrea, vertigini, delirio e convulsioni. E' anche velenosa per equini e bovini se ingerita in grandi quantità, sembra invece che i polli ne siano immuni. L' A. githago viene anche usata a scopo medicinale per trattare paralisi e gastriti. Ha però anche effetti diuretici e espettoranti.

Immagini


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