Acaulis: differenze tra le versioni

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Il nome ''acaulis'' deriva dal fatto che è una pianta molto bassa, praticamente priva di caule o fusti (viene dal greco). Anche il nome del genere, Silene, deriva dal greco e ci sono diverse ipotesi sulla sua etimologia: potrebbe venire dal nome del dio Sileno, un amico di Dioniso (Bacco). Potrebbe anche derivare dal fatto che i fiori si aprono di notte, quindi quando c'è la luna, in greco ''selene''. Invece, secondo un'altra ipotesi, la sua origine va ricercata nella parola greca ''sialon'', saliva, riferimento alla sostanza bianca appiccicaticcia secreta dal fusto di molte piante del genere Silene.
Il nome ''acaulis'' deriva dal fatto che è una pianta molto bassa, praticamente priva di caule o fusti (viene dal greco). Anche il nome del genere, Silene, deriva dal greco e ci sono diverse ipotesi sulla sua etimologia: potrebbe venire dal nome del dio Sileno, un amico di Dioniso (Bacco). Potrebbe anche derivare dal fatto che i fiori si aprono di notte, quindi quando c'è la luna, in greco ''selene''. Invece, secondo un'altra ipotesi, la sua origine va ricercata nella parola greca ''sialon'', saliva, riferimento alla sostanza bianca appiccicaticcia secreta dal fusto di molte piante del genere Silene.
Alcuni insetti che spesso attaccano la piantina sono gli afidi. Anche i ragnetti rossi e la ruggine talvolta attaccano la ''S. acaulis''.
E' specie artico - alpina che si e' propagata verso il meridione durante l'espansioni delle glaciazioni quaternarie e ha trovato stabile dimora sui massicci montuosi dell'Europa media.
abita gli sfasciumi rocciosi e le praterie delle vallette alpine e può essere localmente anche molto comune.


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Versione delle 09:59, 23 set 2012

Silene acaulis
Silene acaulis.jpg
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Caryophyllaceae
Genere: Silene
Specie: acaulis
Nomenclatura binomiale
Silene acaulis
L.
Nomi comuni

Silene a cuscinetto


Silene acaulis (L.)

Come si presenta

La Silene acaulis è una piccola pianta erbacea perenne facilmente riconoscibile in virtù dei piccoli e densi cuscinetti che forma e delle piccole dimensioni (non è più alta di 5 cm).

E' provvista di brevissimi steli, sotterranei e legnosi.

Le foglie, anch'esse molto piccole, sono lanceolate, lineari e cigliate.

I piccoli fiori, dal diametro di 4-6 mm, hanno un delicato colore rosa-violetto e sono unisessuali, come nella maggior parte delle piante del genere Silene (solo talvolta capita di imbattersi in fiori ermafroditi). Presentano una corolla composta da 5 petali, che appaiono spatolati e bifidi, sorretta da un calice dai denti ottusi di 2 mm circa. Su ogni stelo c'è un unico fiore. Raramente, questa pianta può avere anche fiori bianchi.

I frutti, delle capsule ovali lunghe circa 1 cm, maturano a Luglio.

Habitat

La Silene acaulis predilige luoghi montani e rocciosi, prevalentemente ombreggiati in un'altitudine compresa tra i 1800 e i 3400 m sul livello del mare. E' molto comune in tutta la zona delle Alpi.

Cresce in qualunque habitat, anche se preferisce terreni con molta materia organica.

Fioritura

Da Giugno ad Agosto.

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Il nome acaulis deriva dal fatto che è una pianta molto bassa, praticamente priva di caule o fusti (viene dal greco). Anche il nome del genere, Silene, deriva dal greco e ci sono diverse ipotesi sulla sua etimologia: potrebbe venire dal nome del dio Sileno, un amico di Dioniso (Bacco). Potrebbe anche derivare dal fatto che i fiori si aprono di notte, quindi quando c'è la luna, in greco selene. Invece, secondo un'altra ipotesi, la sua origine va ricercata nella parola greca sialon, saliva, riferimento alla sostanza bianca appiccicaticcia secreta dal fusto di molte piante del genere Silene.


Alcuni insetti che spesso attaccano la piantina sono gli afidi. Anche i ragnetti rossi e la ruggine talvolta attaccano la S. acaulis.
E' specie artico - alpina che si e' propagata verso il meridione durante l'espansioni delle glaciazioni quaternarie e ha trovato stabile dimora sui massicci montuosi dell'Europa media.
abita gli sfasciumi rocciosi e le praterie delle vallette alpine e può essere localmente anche molto comune.

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