Europaeum o purpurescens: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:52, 17 mar 2012

Ciclamino europeo
Cyclamen europaeum.png
Fiori di Cyclamen europaeum
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Ordine: Primulales
Famiglia: Primulaceae
Genere: Cyclamen
Specie: europaeum
Nomenclatura binomiale
Cyclamen europaeum
Nomenclatura trinomiale
Cyclamen purpurescens
Miller


Cyclamen europaeum (L.) - Cyclamen purpurescens (Miller)

Come si presenta

Il Cyclamen europaeum, chiamato anche "Pan porcino", è una graziosa piantina erbacea geofita perenne.

Le foglie, provviste di un lungo picciolo roseo e leggermente peloso(può arrivare fino a 10 cm di lunghezza!), sono di forma circolare cuoriforme e dal margine crenolato. La colorazione è caratteristica: la pagina inferiore appare rosso purpureo, mentre quella superiore è verde scuro, attraversata da intricati disegni argentei. Il ciclamino non presenta uno stelo epigeo; è provvisto, però, di un tubero subsferico, grigiastro e carnoso. Le dimensioni sono modeste e oscillano tra 1 e 3 cm; dal fusto ipogeo, si dipartono, poi, poche radici.

I fiori posizionati all'estremità di fusticini alti da 5 a 15 cm e senza foglie, sono solitari e profumati. Il calice, pentapartito, presenta lacinie triangolari; la corolla, invece, è purpurea e presenta un tubo corto. I petali, generalmente 5, sono rivolti verso l'alto, appuntiti e lunghi fino a 2 cm; osservando bene, si possono anche riconoscere facilmente gli organi riproduttivi: lo stilo sporge dalla corolla, mentre le antere sono riconoscibili dalla loro colorazione gialla.

I frutti sono deiscenti (a maturazione si aprono, cioè, spontaneamente) e appaiono come capsule sferiche. Contengono semi tondeggianti, che raggiungono la maturità l'anno successivo alla fioritura. La particolarità di questi semi sta nel fatto che dopo la fecondazione del fiore, i peduncoli si avvolgono a elica attorno all'ovario, avvicinando così a in seme alla terra: in questo modo la capsula si può interrare più facilmente.


Habitat

Il C.europaeum cresce generalmente nei boschi ricchi di humus, nelle faggete e nelle praterie erbose, fino ai 1900 m. Predilige terreni calcarei, e quindi acidi.


Fioritura

Fiorisce da Giugno a Ottobre.


Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.
Impieghi

Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata viene utilizzata per gli scopi predetti. L'acolaturo nella misura di 5-15 gocce due volte al giorno, si utilizza per curare il ronzio delle orecchie. Per uso esterno: si usa la polvere che è starnutatoria e viene utilizzata per curare il raffreddore. Il tubero fresco viene usato con cataplasmi come vulnerario. Inoltre miscelato in parti uguali con grasso svolge la funzione di antiparassitario.

L'etimologia del termine ciclamino si pensi che derivi dal greco "kyklos", che significa cerchio, con un evidente riferimento alla forma arrotondata del tubero e, secondo alcuni, anche alla particolare aspetto che assume il peduncolo fioreale una volta sfiorito. Andando nello specifico, poi, questa particolare specie di Cyclamen deve il suo appellativo purpurescens al colore della pagina inferiore delle foglie e del peduncolo.

Così come molte altre specie vegetali, anche per quanto riguarda il ciclamino in passato si riteneva avesse proprietà magiche: in particolare veniva utilizzato per eccitare l'amore e la sensualità, per allontanare i malefici e come rimedio contro il morso dei serpenti. Riconosciamo però alcune proprietà medicinali alle foglie ed al bulbo: erano usate per guarire ulcere gambali, mastiti, ferite, foruncoli, ascessi, ed emorroidi. Più generalmente ha proprietà ematiche, purgative, emmenagoghe, vermifughe, vulnerarie, antalgiche, antiparassitarie ed abortive. In realtà, va però detto che il tubero del ciclamino è velenoso: questo contiene infatti una saponina chiamata ciclamina, particolarmente dannosa per l'organismo umano. Tuttavia il tubero non ha lo stesso effetto sui maiali, che possono tranquillamente mangiarlo senza avere poi effetti collaterali: da qui il nome "Pan porcino". Se però i tuberi vengono essiccati perdono la loro patogenicità, ed essendo ricchi di amidi, può sostituire la farina. Si hanno testimonianze che nella seconda guerra mondiale, in tempo di carestia ed embargo, questa farina sotituì il grano.

NB: la specie è protetta con il divieto assoluto di raccolta in tutta la provincia di Varese.

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