https://wikibotanica.astrogeo.va.it/api.php?action=feedcontributions&user=Rachele&feedformat=atomWikiBotanica - Contributi dell'utente [it]2024-03-29T11:17:42ZContributi dell'utenteMediaWiki 1.39.7https://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Dens-canis&diff=5547Dens-canis2013-01-20T14:39:20Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome= Erythrorium dens-canis<br />
|immagine=[[Immagine:Eritronium dens Canis (1).JPG|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=[[Liliopsida]]<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
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|ordine=Liliales<br />
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|sottotribù=<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
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<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni= Dente di cane<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Erythrorium dens-canis'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
L' ''Erythrorium dens-canis'' è una curiosa pianticella erbacea, bulbosa, perenne tipica dei sottoboschi di latifoglie. <br />
<br />
Il '''fusto''' si può suddividere in una parte ipogea ed in una parte epigea.<br />
La parte ipogea del fusto è rappresentata da un ''bulbo'' fusiforme che può raggiungere anche i 30mm di lunghezza; si presenta di colore bianco ceroso che, arrossato all'attacco del fusto vero e proprio. Il bulbo si trasforma poi in uno scapo eretto, che, nel periodo della fioritura tende ad incurvarsi sulla sommità.<br />
<br />
Le '''foglie''' prendono origine quasi immediatamente dalla base del fusto; sono di norma due, dalla forma lanceolata e di colore glauco (quel colore grigio-verde che si presenta sulla superficie di alcuni organi vegetali se avvolti da una patina cerosa). Sono facilmente riconoscibili per via delle macchie purpuree che rivestono la loro pagina superiore.<br />
<br />
Le foglie non sono le uniche strutture che contribuiscono a caratterizzare questa pianticella: il '''fiore''', unico, in genere, si distingue a sua volta per alcune caratteristiche molto curiose. Si presenta di colore rosa, a volte tendente al bianco, ed è costituito da sei tepali rivoltati all'indietro, come se fossero ribattuti dal vento (in modo analogo al [[Europaeum o purpurescens|''Ciclamen purpurescens'']]). Le strutture riproduttive del fiore, che si presenta ermafrodita, sono le antere, solitamente sette di colore violaceo scuro e lo stigma, che fa capolino alla sommità di uno stilo; lo stigma è trifido, di colore bianco-rosato, in genere poco più alto delle antere in modo da favorire l'impollinazione incrociata. Non di rado la lunghezza reciproca tra stigma e stilo è invertita: ovvero stigmi più lunghi dello stilo.<br />
<br />
Una volta fecondato, il fiore matura in un '''frutto''' che si manifesta come una capsula ovoidale lobata contenente numerosi semi.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La pianta sembra essere indifferente alla tipologia di substrato. Tuttavia la si trova principalmente in associazione con diverse specie arboree quali Carpino, Castagno, Faggio. Esige medie quantità di acqua nel sottosuolo.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Questa piccola pianta fiorisce nel periodo primaaverile, tra Marzo e Maggio.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome del genere ''Erythrorium'' è giustificato dal colore del fiore che, di norma, è rosato (deriva, infatti, dal greco ''Erythros'' che significa ''rosso''); il nome che caratterizza la specie, ovvero ''dens-canis'', ha una etimologia ben diversa, derivante dal latino, ma molto semplice: il bulbo a forma allungata ricorda il dente di un cane. <br />
<br />
Nonostante non siano note particolari proprietà farmacologiche e curative della pianta essa è una pianta commestibile, che può essere consumata a crudo, insieme ad altre essenze, o lessata. Quest' ultimo tipo di procedimento viene utilizzato soprattutto in Mongolia e in Siberia, dove la pianta viene cotta nel latte di renna. I giapponesi invece, dai bulbi, estraggono dell'amido per farne delle paste alimentari simili ai vermicelli.<br />
<br />
Non si conoscono usi in cosmetica per questa specie, che può anche causare dermatiti da contatto.<br />
<br />
A questo genere appartengono tante specie provenienti dall'America Settentrionale, usate in giardinaggio per via dei fiori molto decorativi, da cui sono state poi create molte piante ibride da coltivazione. Non a caso la pianta era usata in Europa come pianta da giardino a causa delle sue splendide fioriture sin dal XVI secolo prima del sopravvento delle specie americane.<br />
<br />
In Italia è considerata specie rara mentre in nord Europa è molto più diffusa.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Particolari pianta e fiori" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
<br />
<br />
image:Eritronium dens Canis (4).jpg<br />
image:Eritronium.jpg<br />
image:Eritronium dens Canis (11).jpg<br />
image:Eritronium dens Canis.JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (12).JPG<br />
image:Dente di cane.JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (2).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (3).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (5).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (6).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (7).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (8).JPG<br />
<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Dens-canis&diff=5471Dens-canis2012-12-26T18:38:52Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome= Erythrorium dens-canis<br />
|immagine=[[Immagine:Eritronium dens Canis (1).JPG|200px]]<br />
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<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
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<!-- PER LE PIANTE: --><br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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<!-- ALTRO: --><br />
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<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Erythrorium dens-canis'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
L' ''Erythrorium dens-canis'' è una curiosa pianticella erbacea, bulbosa, perenne tipica dei sottoboschi di latifoglie. <br />
<br />
Il '''fusto''' si può suddividere in una parte ipogea ed in una parte epigea.<br />
La parte ipogea del fusto è rappresentata da un ''bulbo'' fusiforme che può raggiungere anche i 30mm di lunghezza; esso si presenta di colore bianco ceroso per poi arrossarsi all'apice, all'attacco del fusto. Il fusto ipogeo si continua in uno scapo eretto (particolarmente pronunciato quando la pianta è in fiore): il fusto epigeo. Quest'ultimo tende ad incurvarsi in alto proprio per la presenza del fiore all'apice, che nel complesso appesantisce la struttura.<br />
<br />
Le '''foglie''' prendono origine quasi immediatamente dalla base del fusto epigeo, sono di norma due in numero e si presentano di forma lanceolata e di colore glauco (ovvero un colore grigio-verde che si presenta sulla superficie di alcuni organi vegetali se avvolti da una patina cerosa) fittamente rivestite da macchie purpuree.<br />
<br />
Le foglie non sono le uniche strutture ad caratterizzare questa pianticella: il '''fiore''', unico, in genere, si distingue a sua volta per alcune caratteristiche molto curiose. Esso si presenta di colore rosa, a volte tendente al bianco, ed è costituito da sei tepali (ricordiamo che i tepali sono foglie modificate che sostituicono petali e sepali nel perigonio, l'involucro fiorale) rivoltati all'indietro, come se fossero ribattuti dal vento (in modo analogo al [[Europaeum o purpurescens|''C. purpurescens'']]). Le strutture riproduttive del fiore, che si presenta ermafrodita, sono le antere (struttura riproduttiva maschile), in numero sette, di colore violaceo scuro e lo stigma, che fa capolino alla sommità di uno stilo; lo stigma è trifido, in genere poco più alto delle antere (per favorire l'impollinazione incrociata), di colore bianco-rosato. Non di rado la lunghezza reciproca tra stigma e stilo è invertita: ovvero stigmi più lunghi dello stilo.<br />
<br />
<br />
Una volta fecondato, il fiore matura in un '''frutto''' che si manifesta come una capsula ovoidale lobata contenente numerosi semi.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La pianta sembra essere indifferente alla tipologia di substrato. Tuttavia la si trova principalmente in associazione con diverse specie arboree quali Carpino, Castagno, Faggio. Esige medie quantità di acqua nel sottosuolo.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Da Marzo a Maggio.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome del genere ''Erythrorium'' è giustificato dal colore del fiore che, di norma, è rosato (deriva, infatti, dal greco ''Erythros'' che significa ''rosso''); il nome che caratterizza la specie, ovvero ''dens-canis'', ha una etimologia ben diversa (deriva infatti dal latino) ma molto semplice: il bulbo a forma allungata ricorda il dente di un cane. <br />
<br />
Nonostante non siano note particolari proprietà farmacologiche e curative della pianta essa è una pianta commestibile! può essere consumata a crudo, insieme ad altre essenze, o lessata (questo avviene soprattutto in Mongolia e in Siberia, dove viene cotta nel latte di renna). I giapponesi invece, dai bulbi, estraggono dell'amido per farne delle paste alimentari simili ai vermicelli.<br />
<br />
A questo genere appartengono tante specie provenienti dall'America Sett, usate in giardinaggio, per via dei fiori molto decorativi, da cui sono state poi create molte piante ibride cultivar. Non a caso era usato in Europa come pianta da giardino delle sue fioriture sin dal XVI secolo prima del sopravvento delle specie americane.<br />
<br />
In Italia è considerata specie rara mentre in nord Europa è molto più diffusa.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Particolari pianta e fiori" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
<br />
<br />
image:Eritronium dens Canis (4).jpg<br />
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image:Eritronium dens Canis.JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (12).JPG<br />
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image:Eritronium dens Canis (2).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (3).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (5).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (6).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (7).JPG<br />
image:Eritronium dens Canis (8).JPG<br />
<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Majalis&diff=5470Majalis2012-12-26T18:36:29Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Mughetto<br />
|immagine=[[Immagine:convallaria_majalis.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di mughetto<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Asparagales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
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|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Convallaria<br />
|sottogenere=<br />
|specie=majalis<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Convallaria majalis<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Mughetto<br>Giglio di Maggio<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Convallaria majalis'' L.==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Convallaria.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Conosciuta anche sotto il nome di mughetto (o Giglio di Maggio), la ''Convallaria majalis'' è una pianta erbacea perenne.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''rizoma''' orizzontale ramificato che, nella parte più vicina alla superficie del suolo, è avvolto da guaine arrossate. Dal rizoma si dipartono diverse coppie di '''foglie''' lucide e dalla forma lanceolata, lunghe circa 12-15 cm. Le foglie ancora in bocciolo si arrotolano attorno al '''fusto''' angoloso, che si presenta eretto e poco più basso delle foglie stesse; anche una volta completamente sviluppate, le foglie, nella loro parte inferiore, rimangono ad abbracciare lo scapo fiorale.<br />
<br />
All'estremità del fusto si nota un racemo di '''fiori''' candidi, disposti uno sopra l'altro sullo stesso lato dello scapo. Ciascun fiore sembra una piccola campanella: il perigonio, infatti, è formato da sei tepali saldati insieme, terminante ciascuno in un lembo leggermente ricurvo verso l'alto. Sbirciando all'interno del perigonio scorgiamo lo stilo, bianco, circondato dagli stami. Ciascun fiore è inserito sullo scapo tramite un peduncolo di un paio di cm di lunghezza, arcuato verso il basso.<br />
<br />
Una volta fecondati i fiori muoiono, lasciando al loro posto delle '''bacche''' rosse globose, poco più grosse di un pisello.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La ''Convallaria majalis'' cresce generalmente nei boschi ombrosi della zona submontana; non necessita di particolari condizioni pedologiche, se non un terreno preferibilmente calcareo -anche se sopravvive bene anche in habitat silicei.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il candido fiore del mughetto compare nei sottoboschi nel periodo compreso tra Maggio e Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, nella misura di 2-5g al giorno in miele, servono come cardiotonico.<br />
L'[[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso esterno dà solievo nel male agli occhi<br />
}}<br />
Questa pianticella, molto conosciuta sia per il suo profumo che per la sua semplice bellezza, presenta numerosissime e interessantissime peculiarità. In primis, la particolare etimologia del suo nome scientifico: il termine ''"Convallaria"'', infatti, in latino significa "vallata", il che sta probabilmente ad indicare la natura selvatica delle piante appartenenti a questo genere; ''"majalis"'', invece, è un epiteto che si riferisce strettamente al periodo di fioritura ("majalis"="nato in Maggio").<br />
<br />
Secondariamente, la ''Convallaria majalis'' presenta diverse proprietà officinali. Queste, in realtà, non erano note nell'antichità, sebbene attorno a questo fiore fossero sorte numerose leggende. Ad esempio, molti credevano che il suo colore bianco verginale, simbolo di purezza, rendesse il mughetto una pianta di malaugurio: colui che avrebbe piantato un individuo di questa specie sarebbe infatti morto entro un anno.<br />
Leggende a parte, la ''Convallaria majalis'' è effettivamente una pianta estremamente velenosa. In tutte le sue parti, escluso il rizoma, sono infatti contenuti una serie di glucosidi particolarmente velenosi, tra cui ricordiamo la ''convallamarina'', la ''convallarina'' e la ''convallatossina'' (questa presente quasi solamente nei fiori). Le proprietà officinali sono principalmente [[biofarmacologia #C|cardiocinetiche]]; nella medicina popolare, oltretutto, l'infuso preparato con vino e mughetto viene utilizzato come rimedio contro il mal di testa. Infine, il rizoma essiccato e ridotto in polvere ha effetto starnutatorio.<br />
<br />
Un'ultima particolarità riguarda la riproduzione, che può avvenire per via agamica, attraverso la produzione di nuovi germogli dai rizomi, per autoimpollinazione o per impollinazione entomofila (il fatto che i fiori siano profumati non è casuale: questo è infatti un adattamento evolutivo per attirare gli insetti impollinatori).<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Convallaria majalis" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Conv1.JPG<br />
image: Mughetto2.jpg<br />
image: Convallaria1.JPG<br />
image: Convallaria2.jpg<br />
image: Convallaria3.jpg<br />
image: Mughetto1.JPG<br />
image: Mughetto2.JPG<br />
image: Mughetto3.JPG<br />
image:Convallaria_m.JPG<br />
image:Convallaria_Majalis_(1).jpg<br />
image:Convallaria_Majalis_(2).jpg<br />
image:Convallaria_majalis.JPG<br />
image:Convallaria_majalis2.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Majalis&diff=5469Majalis2012-12-26T18:35:19Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Mughetto<br />
|immagine=[[Immagine:convallaria_majalis.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di mughetto<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Asparagales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Convallaria<br />
|sottogenere=<br />
|specie=majalis<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Convallaria majalis<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
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|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Mughetto<br>Giglio di Maggio<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Convallaria majalis'' L.==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Convallaria.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Conosciuta anche sotto il nome di mughetto (o Giglio di Maggio), la ''Convallaria majalis'' è una pianta erbacea perenne.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''rizoma''' orizzontale ramificato che, nella parte più vicina alla superficie del suolo, è avvolto da guaine arrossate. Dal rizoma si dipartono diverse coppie di '''foglie''' lucide e dalla forma lanceolata, lunghe circa 12-15 cm. Le foglie ancora in bocciolo si arrotolano attorno al '''fusto''' angoloso, che si presenta eretto e poco più basso delle foglie stesse; anche una volta completamente sviluppate, le foglie, nella loro parte inferiore, rimangono ad abbracciare lo scapo fiorale.<br />
<br />
All'estremità del fusto si nota un racemo di '''fiori''' candidi, disposti uno sopra l'altro sullo stesso lato dello scapo. Ciascun fiore sembra una piccola campanella: il perigonio, infatti, è formato da sei tepali saldati insieme, terminante ciascuno in un lembo leggermente ricurvo verso l'alto. Sbirciando all'interno del perigonio scorgiamo lo stilo, bianco, circondato dagli stami. Ciascun fiore è inserito sullo scapo tramite un peduncolo di un paio di cm di lunghezza, arcuato verso il basso.<br />
<br />
Una volta fecondati i fiori muoiono, lasciando al loro posto delle '''bacche''' rosse globose, poco più grosse di un pisello.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La ''Convallaria majalis'' cresce generalmente nei boschi ombrosi della zona submontana; non necessita di particolari condizioni pedologiche, se non un terreno preferibilmente calcareo -anche se sopravvive bene anche in habitat silicei.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il candido fiore del mughetto compare nei sottoboschi nel periodo compreso tra Maggio e Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, nella misura di 2-5g al giorno in miele, servono come cardiotonico.<br />
L'[[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso esterno dà solievo nel male agli occhi<br />
}}<br />
Questa pianticella, molto conosciuta sia per il suo profumo che per la sua semplice bellezza, presenta numerosissime e interessantissime peculiarità. In primis, la particolare etimologia del suo nome scientifico: il termine ''"Convallaria"'', infatti, in latino significa "vallata", il che sta probabilmente ad indicare la natura selvatica delle piante appartenenti a questo genere; ''"majalis"'', invece, è un epiteto che si riferisce strettamente al periodo di fioritura ("majalis"="nato in Maggio").<br />
<br />
Secondariamente, la ''Convallaria majalis'' presenta diverse proprietà officinali. Queste, in realtà, non erano note nell'antichità, sebbene attorno a questo fiore fossero sorte numerose leggende. Ad esempio, molti credevano che il suo colore bianco verginale, simbolo di purezza, rendesse il mughetto una pianta di malaugurio: colui che avrebbe piantato un individuo di questa specie sarebbe infatti morto entro un anno.<br />
Leggende a parte, la ''Convallaria majalis'' è effettivamente una pianta estremamente velenosa. In tutte le sue parti, escluso il rizoma, sono infatti contenuti una serie di glucosidi particolarmente velenosi, tra cui ricordiamo la ''convallamarina'', la ''convallarina'' e la ''convallatossina'' (questa presente quasi solamente nei fiori). Le proprietà officinali sono principalmente [[biofarmacologia #C|cardiocinetiche]]; nella medicina popolare, oltretutto, l'infuso preparato con vino e mughetto viene utilizzato come rimedio contro il mal di testa. Infine, il rizoma essiccato e ridotto in polvere ha effetto starnutatorio.<br />
<br />
Un'ultima particolarità riguarda la riproduzione, che può avvenire per via agamica, attraverso la produzione di nuovi germogli dai rizomi, per autoimpollinazione o per impollinazione entomofila (il fatto che i fiori siano profumati non è casuale: questo è infatti un adattamento evolutivo per attirare gli insetti impollinatori).<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Convallaria majalis" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Conv1.JPG<br />
image: Mughetto2.jpg<br />
image: Convallaria1.JPG<br />
image: Convallaria2.jpg<br />
image: Convallaria3.jpg<br />
image: Mughetto1.JPG<br />
image: Mughetto2.JPG<br />
image: Mughetto3.JPG<br />
image:Convallaria_m.JPG<br />
image:Convallaria_Majalis_(1).jpg<br />
image:Convallaria_Majalis_(2).jpg<br />
image:Convallaria_majalis.JPG<br />
image:Convallaria_majalis2.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Majalis&diff=5468Majalis2012-12-26T18:34:56Z<p>Rachele: /* Particolarità e curiosità */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Mughetto<br />
|immagine=[[Immagine:convallaria_majalis.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di mughetto<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Asparagales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Convallaria<br />
|sottogenere=<br />
|specie=majalis<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Convallaria majalis<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Mughetto<br>Giglio di Maggio<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Convallaria majalis'' L.==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Convallaria.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Conosciuta anche sotto il nome di mughetto (o Giglio di Maggio), la ''Convallaria majalis'' è una pianta erbacea perenne.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''rizoma''' orizzontale ramificato che, nella parte più vicina alla superficie del suolo, è avvolto da guaine arrossate. Dal rizoma si dipartono diverse coppie di '''foglie''' lucide e dalla forma lanceolata, lunghe circa 12-15 cm. Le foglie ancora in bocciolo si arrotolano attorno al '''fusto''' angoloso, che si presenta eretto e poco più basso delle foglie stesse; anche una volta completamente sviluppate, le foglie, nella loro parte inferiore, rimangono ad abbracciare lo scapo fiorale.<br />
<br />
All'estremità del fusto si nota un racemo di '''fiori''' candidi, disposti uno sopra l'altro sullo stesso lato dello scapo. Ciascun fiore sembra una piccola campanella: il perigonio, infatti, è formato da sei tepali saldati insieme, terminante ciascuno in un lembo leggermente ricurvo verso l'alto. Sbirciando all'interno del perigonio scorgiamo lo stilo, bianco, circondato dagli stami. Ciascun fiore è inserito sullo scapo tramite un peduncolo di un paio di cm di lunghezza, arcuato verso il basso.<br />
<br />
Una volta fecondati i fiori muoiono, lasciando al loro posto delle '''bacche''' rosse globose, poco più grosse di un pisello.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La ''Convallaria majalis'' cresce generalmente nei boschi ombrosi della zona submontana; non necessita di particolari condizioni pedologiche, se non un terreno preferibilmente calcareo -anche se sopravvive bene anche in habitat silicei.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il candido fiore del mughetto compare nei sottoboschi nel periodo compreso tra Maggio e Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, nella misura di 2-5g al giorno in miele, servono come cardiotonico.<br />
L'[[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso esterno dà solievo nel male agli occhi<br />
}}<br />
Questa pianticella, molto conosciuta sia per il suo profumo che per la sua semplice bellezza, presenta numerosissime e interessantissime peculiarità. In primis, la particolare etimologia del suo nome scientifico: il termine ''"Convallaria"'', infatti, in latino significa "vallata", il che sta probabilmente ad indicare la natura selvatica delle piante appartenenti a questo genere; ''"majalis"'', invece, è un epiteto che si riferisce strettamente al periodo di fioritura ("majalis"="nato in Maggio").<br />
<br />
Secondariamente, la ''Convallaria majalis'' presenta diverse proprietà officinali. Queste, in realtà, non erano note nell'antichità, sebbene attorno a questo fiore fossero sorte numerose leggende. Ad esempio, molti credevano che il suo colore bianco verginale, simbolo di purezza, rendesse il mughetto una pianta di malaugurio: colui che avrebbe piantato un individuo di questa specie sarebbe infatti morto entro un anno.<br />
Leggende a parte, la ''Convallaria majalis'' è effettivamente una pianta estremamente velenosa. In tutte le sue parti, escluso il rizoma, sono infatti contenuti una serie di glucosidi particolarmente velenosi, tra cui ricordiamo la ''convallamarina'', la ''convallarina'' e la ''convallatossina'' (questa presente quasi solamente nei fiori). Le proprietà officinali sono principalmente [[biofarmacologia #C|cardiocinetiche]]; nella medicina popolare, oltretutto, l'infuso preparato con vino e mughetto viene utilizzato come rimedio contro il mal di testa. Infine, il rizoma essiccato e ridotto in polvere ha effetto starnutatorio.<br />
<br />
Un'ultima particolarità riguarda la riproduzione, che può avvenire per via agamica, attraverso la produzione di nuovi germogli dai rizomi, per autoimpollinazione o per impollinazione entomofila (il fatto che i fiori siano profumati non è casuale: questo è infatti un adattamento evolutivo per attirare gli insetti impollinatori).<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Convallaria Majalis" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Conv1.JPG<br />
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image:Convallaria_Majalis_(1).jpg<br />
image:Convallaria_Majalis_(2).jpg<br />
image:Convallaria_majalis.JPG<br />
image:Convallaria_majalis2.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Majalis&diff=5467Majalis2012-12-26T18:32:22Z<p>Rachele: /* Habitat */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Mughetto<br />
|immagine=[[Immagine:convallaria_majalis.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di mughetto<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Asparagales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
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|sottotribù=<br />
|genere=Convallaria<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Mughetto<br>Giglio di Maggio<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Convallaria majalis'' L.==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Convallaria.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Conosciuta anche sotto il nome di mughetto (o Giglio di Maggio), la ''Convallaria majalis'' è una pianta erbacea perenne.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''rizoma''' orizzontale ramificato che, nella parte più vicina alla superficie del suolo, è avvolto da guaine arrossate. Dal rizoma si dipartono diverse coppie di '''foglie''' lucide e dalla forma lanceolata, lunghe circa 12-15 cm. Le foglie ancora in bocciolo si arrotolano attorno al '''fusto''' angoloso, che si presenta eretto e poco più basso delle foglie stesse; anche una volta completamente sviluppate, le foglie, nella loro parte inferiore, rimangono ad abbracciare lo scapo fiorale.<br />
<br />
All'estremità del fusto si nota un racemo di '''fiori''' candidi, disposti uno sopra l'altro sullo stesso lato dello scapo. Ciascun fiore sembra una piccola campanella: il perigonio, infatti, è formato da sei tepali saldati insieme, terminante ciascuno in un lembo leggermente ricurvo verso l'alto. Sbirciando all'interno del perigonio scorgiamo lo stilo, bianco, circondato dagli stami. Ciascun fiore è inserito sullo scapo tramite un peduncolo di un paio di cm di lunghezza, arcuato verso il basso.<br />
<br />
Una volta fecondati i fiori muoiono, lasciando al loro posto delle '''bacche''' rosse globose, poco più grosse di un pisello.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La ''Convallaria majalis'' cresce generalmente nei boschi ombrosi della zona submontana; non necessita di particolari condizioni pedologiche, se non un terreno preferibilmente calcareo -anche se sopravvive bene anche in habitat silicei.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il candido fiore del mughetto compare nei sottoboschi nel periodo compreso tra Maggio e Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, nella misura di 2-5g al giorno in miele, servono come cardiotonico.<br />
L'[[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso esterno dà solievo nel male agli occhi<br />
}}<br />
Questa pianticella, molto conosciuta sia per il suo profumo che per la sua semplice bellezza, presenta numerosissime e interessantissime peculiarità. In primis, la particolare etimologia del suo nome scientifico: il termine ''"Convallaria"'', infatti, in latino significa "vallata", il che sta probabilmente ad indicare la natura selvatica delle piante appartenenti a questo genere; ''"majalis"'', invece, è un epiteto che si riferisce strettamente al periodo di fioritura ("majalis"="nato in Maggio").<br />
<br />
Secondariamente, la ''C.majalis'' presenta diverse proprietà officinali. Queste, in realtà, non erano note nell'antichità, sebbene attorno a questo fiore fossero sorte numerose leggende. Ad esempio, molti credevano che il suo colore bianco verginale, simbolo di purezza, rendesse il mughetto una pianta di malaugurio: colui che avrebbe piantato questa pianta sarebbe infatti morto entro un anno.<br />
Leggende a parte, la ''C.majalis'' è effettivamente una pianta estremamente velenosa. In tutte le sue parti, escluso il rizoma, sono infatti contenuti una serie di glucosidi particolarmente velenosi, tra cui ricordiamo la convallamarina, la convallarina e la convallatossina (questa presente quasi solamente nei fiori). Le proprietà officinali sono principalmente [[biofarmacologia #C|cardiocinetiche]]; nella medicina popolare, oltretutto, l'infuso preparato con vino e mughetto viene utilizzato come rimedio contro il mal di testa. Infine, il rizoma essiccato e ridotto in polvere ha effetto starnutatorio.<br />
<br />
Un'ultima particolarità riguarda la riproduzione; questa infatti può avvenire per via agamica, attraverso la produzione di nuovi germogli dai rizomi, per autoimpollinazione o per impollinazione entomofila (il fatto che i fiori siano profumati non è casuale: questo è infatti un adattamento evolutivo per attirare gli insetti impollinatori).<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Convallaria Majalis" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
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image:Convallaria_majalis.JPG<br />
image:Convallaria_majalis2.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:Convallaria.png&diff=5466File:Convallaria.png2012-12-26T18:31:50Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Majalis&diff=5465Majalis2012-12-26T18:31:48Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Mughetto<br />
|immagine=[[Immagine:convallaria_majalis.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di mughetto<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
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|ordine=Asparagales<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Convallaria majalis<br />
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
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<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Mughetto<br>Giglio di Maggio<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Convallaria majalis'' L.==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Convallaria.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Conosciuta anche sotto il nome di mughetto (o Giglio di Maggio), la ''Convallaria majalis'' è una pianta erbacea perenne.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''rizoma''' orizzontale ramificato che, nella parte più vicina alla superficie del suolo, è avvolto da guaine arrossate. Dal rizoma si dipartono diverse coppie di '''foglie''' lucide e dalla forma lanceolata, lunghe circa 12-15 cm. Le foglie ancora in bocciolo si arrotolano attorno al '''fusto''' angoloso, che si presenta eretto e poco più basso delle foglie stesse; anche una volta completamente sviluppate, le foglie, nella loro parte inferiore, rimangono ad abbracciare lo scapo fiorale.<br />
<br />
All'estremità del fusto si nota un racemo di '''fiori''' candidi, disposti uno sopra l'altro sullo stesso lato dello scapo. Ciascun fiore sembra una piccola campanella: il perigonio, infatti, è formato da sei tepali saldati insieme, terminante ciascuno in un lembo leggermente ricurvo verso l'alto. Sbirciando all'interno del perigonio scorgiamo lo stilo, bianco, circondato dagli stami. Ciascun fiore è inserito sullo scapo tramite un peduncolo di un paio di cm di lunghezza, arcuato verso il basso.<br />
<br />
Una volta fecondati i fiori muoiono, lasciando al loro posto delle '''bacche''' rosse globose, poco più grosse di un pisello.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La ''C.majalis'' cresce generalmente nei boschi ombrosi della zona submontana; non necessita di particolari condizioni pedologiche, se non un terreno preferibilmente calcareo -anche se sopravvive bene anche in habitat silicei.<br />
<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il candido fiore del mughetto compare nei sottoboschi nel periodo compreso tra Maggio e Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, nella misura di 2-5g al giorno in miele, servono come cardiotonico.<br />
L'[[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso esterno dà solievo nel male agli occhi<br />
}}<br />
Questa pianticella, molto conosciuta sia per il suo profumo che per la sua semplice bellezza, presenta numerosissime e interessantissime peculiarità. In primis, la particolare etimologia del suo nome scientifico: il termine ''"Convallaria"'', infatti, in latino significa "vallata", il che sta probabilmente ad indicare la natura selvatica delle piante appartenenti a questo genere; ''"majalis"'', invece, è un epiteto che si riferisce strettamente al periodo di fioritura ("majalis"="nato in Maggio").<br />
<br />
Secondariamente, la ''C.majalis'' presenta diverse proprietà officinali. Queste, in realtà, non erano note nell'antichità, sebbene attorno a questo fiore fossero sorte numerose leggende. Ad esempio, molti credevano che il suo colore bianco verginale, simbolo di purezza, rendesse il mughetto una pianta di malaugurio: colui che avrebbe piantato questa pianta sarebbe infatti morto entro un anno.<br />
Leggende a parte, la ''C.majalis'' è effettivamente una pianta estremamente velenosa. In tutte le sue parti, escluso il rizoma, sono infatti contenuti una serie di glucosidi particolarmente velenosi, tra cui ricordiamo la convallamarina, la convallarina e la convallatossina (questa presente quasi solamente nei fiori). Le proprietà officinali sono principalmente [[biofarmacologia #C|cardiocinetiche]]; nella medicina popolare, oltretutto, l'infuso preparato con vino e mughetto viene utilizzato come rimedio contro il mal di testa. Infine, il rizoma essiccato e ridotto in polvere ha effetto starnutatorio.<br />
<br />
Un'ultima particolarità riguarda la riproduzione; questa infatti può avvenire per via agamica, attraverso la produzione di nuovi germogli dai rizomi, per autoimpollinazione o per impollinazione entomofila (il fatto che i fiori siano profumati non è casuale: questo è infatti un adattamento evolutivo per attirare gli insetti impollinatori).<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Convallaria Majalis" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Conv1.JPG<br />
image: Mughetto2.jpg<br />
image: Convallaria1.JPG<br />
image: Convallaria2.jpg<br />
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image: Mughetto1.JPG<br />
image: Mughetto2.JPG<br />
image: Mughetto3.JPG<br />
image:Convallaria_m.JPG<br />
image:Convallaria_Majalis_(1).jpg<br />
image:Convallaria_Majalis_(2).jpg<br />
image:Convallaria_majalis.JPG<br />
image:Convallaria_majalis2.JPG<br />
<br />
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</gallery><br />
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</center><br />
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===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Majalis&diff=5464Majalis2012-12-26T18:23:36Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Mughetto<br />
|immagine=[[Immagine:convallaria_majalis.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di mughetto<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Asparagales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Convallaria<br />
|sottogenere=<br />
|specie=majalis<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Convallaria majalis<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Mughetto<br>Giglio di Maggio<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Convallaria majalis'' L.==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
Conosciuta anche sotto il nome di mughetto (o Giglio di Maggio), la ''Convallaria majalis'' è una pianta erbacea perenne.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''rizoma''' orizzontale ramificato che, nella parte più vicina alla superficie del suolo, è avvolto da guaine arrossate. Dal rizoma si dipartono diverse coppie di '''foglie''' lucide e dalla forma lanceolata, lunghe circa 12-15 cm. Le foglie ancora in bocciolo si arrotolano attorno al '''fusto''' angoloso, che si presenta eretto e poco più basso delle foglie stesse; anche una volta completamente sviluppate, le foglie, nella loro parte inferiore, rimangono ad abbracciare lo scapo fiorale.<br />
<br />
All'estremità del fusto si nota un racemo di '''fiori''' candidi, disposti uno sopra l'altro sullo stesso lato dello scapo. Ciascun fiore sembra una piccola campanella: il perigonio, infatti, è formato da sei tepali saldati insieme, terminante ciascuno in un lembo leggermente ricurvo verso l'alto. Sbirciando all'interno del perigonio scorgiamo lo stilo, bianco, circondato dagli stami. Ciascun fiore è inserito sullo scapo tramite un peduncolo di un paio di cm di lunghezza, arcuato verso il basso.<br />
<br />
Una volta fecondati i fiori muoiono, lasciando al loro posto delle '''bacche''' rosse globose, poco più grosse di un pisello.<br />
<br />
===Habitat===<br />
La ''C.majalis'' cresce generalmente nei boschi ombrosi della zona submontana; non necessita di particolari condizioni pedologiche, se non un terreno preferibilmente calcareo -anche se sopravvive bene anche in habitat silicei.<br />
<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il candido fiore del mughetto compare nei sottoboschi nel periodo compreso tra Maggio e Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico, la polvere della pianta essiccata, nella misura di 2-5g al giorno in miele, servono come cardiotonico.<br />
L'[[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso esterno dà solievo nel male agli occhi<br />
}}<br />
Questa pianticella, molto conosciuta sia per il suo profumo che per la sua semplice bellezza, presenta numerosissime e interessantissime peculiarità. In primis, la particolare etimologia del suo nome scientifico: il termine ''"Convallaria"'', infatti, in latino significa "vallata", il che sta probabilmente ad indicare la natura selvatica delle piante appartenenti a questo genere; ''"majalis"'', invece, è un epiteto che si riferisce strettamente al periodo di fioritura ("majalis"="nato in Maggio").<br />
<br />
Secondariamente, la ''C.majalis'' presenta diverse proprietà officinali. Queste, in realtà, non erano note nell'antichità, sebbene attorno a questo fiore fossero sorte numerose leggende. Ad esempio, molti credevano che il suo colore bianco verginale, simbolo di purezza, rendesse il mughetto una pianta di malaugurio: colui che avrebbe piantato questa pianta sarebbe infatti morto entro un anno.<br />
Leggende a parte, la ''C.majalis'' è effettivamente una pianta estremamente velenosa. In tutte le sue parti, escluso il rizoma, sono infatti contenuti una serie di glucosidi particolarmente velenosi, tra cui ricordiamo la convallamarina, la convallarina e la convallatossina (questa presente quasi solamente nei fiori). Le proprietà officinali sono principalmente [[biofarmacologia #C|cardiocinetiche]]; nella medicina popolare, oltretutto, l'infuso preparato con vino e mughetto viene utilizzato come rimedio contro il mal di testa. Infine, il rizoma essiccato e ridotto in polvere ha effetto starnutatorio.<br />
<br />
Un'ultima particolarità riguarda la riproduzione; questa infatti può avvenire per via agamica, attraverso la produzione di nuovi germogli dai rizomi, per autoimpollinazione o per impollinazione entomofila (il fatto che i fiori siano profumati non è casuale: questo è infatti un adattamento evolutivo per attirare gli insetti impollinatori).<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutta la provincia con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Convallaria Majalis" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Conv1.JPG<br />
image: Mughetto2.jpg<br />
image: Convallaria1.JPG<br />
image: Convallaria2.jpg<br />
image: Convallaria3.jpg<br />
image: Mughetto1.JPG<br />
image: Mughetto2.JPG<br />
image: Mughetto3.JPG<br />
image:Convallaria_m.JPG<br />
image:Convallaria_Majalis_(1).jpg<br />
image:Convallaria_Majalis_(2).jpg<br />
image:Convallaria_majalis.JPG<br />
image:Convallaria_majalis2.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Autumnale&diff=5463Autumnale2012-12-26T14:48:41Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Colchico<br />
|immagine=[[Immagine:Colchicum2.JPG|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Colchico<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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|infraclasse=<br />
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|ordine=Liliales<br />
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|sottotribù=<br />
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|sottogenere=<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Colchico<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=velenoso<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Colchicum autumnale'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Colchico.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è una delle più belle piante della flora alpina e subalpina; è una specie erbacea, perenne e geofita. E' quindi provvista di un '''bulbo''' sotterraneo, approssimativamente ellittico (4-5cm di diametro) e di color porpora scuro; la superficie esterna del tubero è rivestita da una tunica bruna e squamosa, che rappresenta il residuo del tubero dell'anno precedente. All'interno è carnoso, dal colore bianco e contenente un succo che emana un odore nauseante. Generalmente il tubero è posizionato a circa 20 cm di profondità.<br />
<br />
Dal bulbo, a partire dalla fine di Agosto, spunta un '''fiore''' delicato, che, stretto alla base, si allarga progressivamente verso l'apice aprendosi poi in sei tepali lanceolati, dalle inconfondibili sfumature, che vanno dal rosa al lilla. La base è talora avvolta da una guaina membranosa, che, a seconda degli esemplari, copre il tubo corollino per una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. Scostando i tepali possiamo scorgere, all'interno della corolla, gli organi riproduttivi del fiore: circondati da 6 stami, ben riconoscibili dalle antere gialle, si notano 3 stili, alla cui sommità compaiono dei filamenti ricurvi ad uncino, gli stimmi. I fiori sono quindi ermafroditi. Il numero degli stami permette di distinguere il ''Colchicum autumnale'' (6 stami) dai ''Crocus'' (3 stami), due specie morfologicamente simili.<br />
<br />
Dopo la fecondazione (favorita dal lavoro di api e mosche, che si cibano del nettare alla base dei tepali), il ''Colchimcum autumnale'' sfiorisce, scomparendo sottoterra per tutto il periodo invernale. Solamente con i primi tepori della primavera, dal tubero spuntano le '''foglie''', lanceolate e lunghe da 20 a 30 cm, di un caratteristico verde lucente. Verso Maggio tra le foglie compare anche una capsula ovoide, che rappresenta proprio il '''frutto''' relativo alla fioritura dell'anno precedente. La capsula, grossa come una noce, è divisa in tre comparti, ognuno dei quali contiene molti semi. Nel periodo successivo le foglie appassiranno, e solo verso Agosto, il colchico spunterà di nuovo, mostrando un nuovo fiore, che verrà nuovamente impollinato, dando così inizio ad un nuovo "ciclo".<br />
<br />
===Habitat===<br />
Originario dell'Europa centrale, il ''Colchicum autumnale'' cresce nei prati umidi e nelle radure boschive; si trova spesso nei prati sfalciati. Non ha particolari necessità di crescita, vivendo sia in terreni calcarei che in terreni silicei, preferibilmente a pH neutro. Dal punto di vista altitudinale si trova fino a una quota di 2100 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Agosto a inizio Novembre; la fruttificazione, invece, ha luogo nel periodo da Maggio a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico si fa uso di questa pianta mediante [[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso interno e con [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] per un uso esterno mediante frizioni. I semi inoltre sempre per uso esterno, in [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] diluita sono antipruriginosi.<br />
}}<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è noto per la sua grande tossicità: si trovano riferimenti a questa pianta già negli scritti di medicina risalenti ai primi secoli d.C.. Effettivamente questa pianta contiene una notevole quantità di ''alcaloidi'', tra i quali spicca la ''colchicina''. Gli alcaloidi sono composti chimici contenenti azoto, aventi un effetto spesso dannoso per il nostro organismo; tra alcaloidi più conosciuti ricordiamo la caffeina, la morfina o l'acido lisergico (LSD). La colchicina, in particolar modo, ha la capacità di impedire la formazione del fuso mitotico, una fase di estrema importanza per la corretta duplicazione del nucleo cellulare (e, quindi, della cellula stessa); la colchicina favorisce, quindi, il fenomeno della polipliodia. A causa di questa sua proprietà questa sostanza viene anche utilizzata in ingegneria genetica: ad esempio, spesso piante OGM con corredo cromosomico dispari (3n, 5n, ecc), sterili, vengono trattate con colchicina, in modo tale da ''raddoppiare'' il loro materiale genetico, rendendolo quindi pari (ad esempio, 3nx2=6n). Questo rende nuovamente tali piante fertili.<br />
<br />
Oltre alla colchicina sono presenti anche tannini, resine, acido gallico, fitosterina, amido e zuccheri; tutti questi principi attivi si trovano prevalentemente nei semi e nel tubero.<br />
<br />
Nelle dosi adeguate, la pianta può tuttavia essere un ottimo rimedio medicinale: in particolare risulta [[biofarmacologia #D|diuretica]], [[biofarmacologia #A|antigottosa]], [[biofarmacologia #D|antinevralgica]], [[biofarmacologia #V|vermifuga]] e [[biofarmacologia #S|sedativa]]. In dosi eccessive, invece, si riscontrano i caratteristici sintomi da avvelenamento: bruciore alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori al torace. Dopo molte ore, invece, questi primi sintomi lasciano il posto a febbre e insufficienza epatica e renale. Inoltre si sono verificati anche casi di avvelenamento causati dal latte di pecore e capre che si sono cibate di questa pianta: sembra infatti che questi animali abbiano sviluppato una particolare forma di resistenza alla colchicina; la sostanza, tuttavia, non viene eliminata nel corso della digestione e si ritrova, quindi, nel loro latte.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Colchicum autumnale" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:colchicum1.JPG<br />
image:Colchicum2.JPG<br />
image:Colchico 2.jpg <br />
image: P1080646.JPG<br />
image: P1080647.JPG<br />
image: P1080648.JPG<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Autumnale&diff=5462Autumnale2012-12-26T14:47:13Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Colchico<br />
|immagine=[[Immagine:Colchicum2.JPG|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Colchico<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
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<!-- PER LE PIANTE: --><br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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|binome=Colchicum autumnale<br />
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
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<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=velenoso<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Colchicum autumnale'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Colchico.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è una delle più belle piante della flora alpina e subalpina; è una specie erbacea, perenne e geofita. E' quindi provvista di un '''bulbo''' sotterraneo, approssimativamente ellittico (4-5cm di diametro) e di color porpora scuro; la superficie esterna del tubero è rivestita da una tunica bruna e squamosa, che rappresenta il residuo del tubero dell'anno precedente. All'interno è carnoso, dal colore bianco e contenente un succo che emana un odore nauseante. Generalmente il tubero è posizionato a circa 20 cm di profondità.<br />
<br />
Dal bulbo, a partire dalla fine di Agosto, spunta un '''fiore''' delicato, che, stretto alla base, si allarga progressivamente verso l'apice aprendosi poi in sei tepali lanceolati, dalle inconfondibili sfumature, che vanno dal rosa al lilla. La base è talora avvolta da una guaina membranosa, che, a seconda degli esemplari, copre il tubo corollino per una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. Scostando i tepali possiamo scorgere, all'interno della corolla, gli organi riproduttivi del fiore: circondati da 6 stami, ben riconoscibili dalle antere gialle, si notano 3 stili, alla cui sommità compaiono dei filamenti ricurvi ad uncino, gli stimmi. I fiori sono quindi ermafroditi. Il numero degli stami permette di distinguere il ''Colchicum autumnale'' (6 stami) dai ''Crocus'' (3 stami), due specie morfologicamente simili.<br />
<br />
Dopo la fecondazione (favorita dal lavoro di api e mosche, che si cibano del nettare alla base dei tepali), il ''Colchimcum autumnale'' sfiorisce, scomparendo sottoterra per tutto il periodo invernale. Solamente con i primi tepori della primavera, dal tubero spuntano le '''foglie''', lanceolate e lunghe da 20 a 30 cm, di un caratteristico verde lucente. Verso Maggio tra le foglie compare anche una capsula ovoide, che rappresenta proprio il '''frutto''' relativo alla fioritura dell'anno precedente. La capsula, grossa come una noce, è divisa in tre comparti, ognuno dei quali contiene molti semi. Nel periodo successivo le foglie appassiranno, e solo verso Agosto, il colchico spunterà di nuovo, mostrando un nuovo fiore, che verrà nuovamente impollinato, dando così inizio ad un nuovo "ciclo".<br />
<br />
===Habitat===<br />
Originario dell'Europa centrale, il ''Colchicum autumnale'' cresce nei prati umidi e nelle radure boschive; si trova spesso nei prati sfalciati. Non ha particolari necessità di crescita, vivendo sia in terreni calcarei che in terreni silicei, preferibilmente a pH neutro. Dal punto di vista altitudinale si trova fino a una quota di 2100 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Agosto a inizio Novembre; la fruttificazione, invece, ha luogo nel periodo da Maggio a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico si fa uso di questa pianta mediante [[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso interno e con [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] per un uso esterno mediante frizioni. I semi inoltre sempre per uso esterno, in [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] diluita sono antipruriginosi.<br />
}}<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è noto per la sua grande tossicità: si trovano riferimenti a questa pianta già negli scritti di medicina risalenti ai primi secoli d.C.. Effettivamente questa pianta contiene una notevole quantità di ''alcaloidi'', tra i quali spicca la ''colchicina''. Gli alcaloidi sono composti chimici contenenti azoto, aventi un effetto spesso dannoso per il nostro organismo; tra alcaloidi più conosciuti ricordiamo la caffeina, la morfina o l'acido lisergico (LSD). La colchicina, in particolar modo, ha la capacità di impedire la formazione del fuso mitotico, una fase di estrema importanza per la corretta duplicazione del nucleo cellulare (e, quindi, della cellula stessa); la colchicina favorisce, quindi, il fenomeno della polipliodia. A causa di questa sua proprietà questa sostanza viene anche utilizzata in ingegneria genetica: ad esempio, spesso piante OGM con corredo cromosomico dispari (3n, 5n, ecc), sterili, vengono trattate con colchicina, in modo tale da ''raddoppiare'' il loro materiale genetico, rendendolo quindi pari (ad esempio, 3nx2=6n). Questo rende nuovamente tali piante fertili.<br />
<br />
Oltre alla colchicina sono presenti anche tannini, resine, acido gallico, fitosterina, amido e zuccheri; tutti questi principi attivi si trovano prevalentemente nei semi e nel tubero.<br />
<br />
Nelle dosi adeguate, la pianta può tuttavia essere un ottimo rimedio medicinale: in particolare risulta [[biofarmacologia #D|diuretica]], [[biofarmacologia #A|antigottosa]], [[biofarmacologia #D|antinevralgica]], [[biofarmacologia #V|vermifuga]] e [[biofarmacologia #S|sedativa]]. In dosi eccessive, invece, si riscontrano i caratteristici sintomi da avvelenamento: bruciore alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori al torace. Dopo molte ore, invece, questi primi sintomi lasciano il posto a febbre e insufficienza epatica e renale. Inoltre si sono verificati anche casi di avvelenamento causati dal latte di pecore e capre che si sono cibate di questa pianta: sembra infatti che questi animali abbiano sviluppato una particolare forma di resistenza alla colchicina; la sostanza, tuttavia, non viene eliminata nel corso della digestione e si ritrova, quindi, nel loro latte.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Colchicum autumnale" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:colchicum1.JPG<br />
image:Colchicum2.JPG|<center>Da notare i 6 stami dalle evidenti antere gialle</center><br />
image:Colchico 2.jpg <br />
image: P1080646.JPG<br />
image: P1080647.JPG<br />
image: P1080648.JPG<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1080648.JPG&diff=5461File:P1080648.JPG2012-12-26T14:46:01Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1080647.JPG&diff=5460File:P1080647.JPG2012-12-26T14:46:00Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1080646.JPG&diff=5459File:P1080646.JPG2012-12-26T14:44:03Z<p>Rachele: Rachele ha caricato una nuova versione di &quot;File:P1080646.JPG&quot;</p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1080646.JPG&diff=5458File:P1080646.JPG2012-12-26T14:44:03Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Autumnale&diff=5457Autumnale2012-12-26T14:41:09Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Colchico<br />
|immagine=[[Immagine:Colchicum2.JPG|200px]]<br />
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<!-- PER LE PIANTE: --><br />
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<br />
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|genere=Colchicum<br />
|sottogenere=<br />
|specie= autumnale<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Colchicum autumnale<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Colchico<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=velenoso<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Colchicum autumnale'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Colchico.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è una delle più belle piante della flora alpina e subalpina; è una specie erbacea, perenne e geofita. E' quindi provvista di un '''bulbo''' sotterraneo, approssimativamente ellittico (4-5cm di diametro) e di color porpora scuro; la superficie esterna del tubero è rivestita da una tunica bruna e squamosa, che rappresenta il residuo del tubero dell'anno precedente. All'interno è carnoso, dal colore bianco e contenente un succo che emana un odore nauseante. Generalmente il tubero è posizionato a circa 20 cm di profondità.<br />
<br />
Dal bulbo, a partire dalla fine di Agosto, spunta un '''fiore''' delicato, che, stretto alla base, si allarga progressivamente verso l'apice aprendosi poi in sei tepali lanceolati, dalle inconfondibili sfumature, che vanno dal rosa al lilla. La base è talora avvolta da una guaina membranosa, che, a seconda degli esemplari, copre il tubo corollino per una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. Scostando i tepali possiamo scorgere, all'interno della corolla, gli organi riproduttivi del fiore: circondati da 6 stami, ben riconoscibili dalle antere gialle, si notano 3 stili, alla cui sommità compaiono dei filamenti ricurvi ad uncino, gli stimmi. I fiori sono quindi ermafroditi. Il numero degli stami permette di distinguere il ''Colchicum autumnale'' (6 stami) dai ''Crocus'' (3 stami), due specie morfologicamente simili.<br />
<br />
Dopo la fecondazione (favorita dal lavoro di api e mosche, che si cibano del nettare alla base dei tepali), il ''Colchimcum autumnale'' sfiorisce, scomparendo sottoterra per tutto il periodo invernale. Solamente con i primi tepori della primavera, dal tubero spuntano le '''foglie''', lanceolate e lunghe da 20 a 30 cm, di un caratteristico verde lucente. Verso Maggio tra le foglie compare anche una capsula ovoide, che rappresenta proprio il '''frutto''' relativo alla fioritura dell'anno precedente. La capsula, grossa come una noce, è divisa in tre comparti, ognuno dei quali contiene molti semi. Nel periodo successivo le foglie appassiranno, e solo verso Agosto, il colchico spunterà di nuovo, mostrando un nuovo fiore, che verrà nuovamente impollinato, dando così inizio ad un nuovo "ciclo".<br />
<br />
===Habitat===<br />
Originario dell'Europa centrale, il ''Colchicum autumnale'' cresce nei prati umidi e nelle radure boschive; si trova spesso nei prati sfalciati. Non ha particolari necessità di crescita, vivendo sia in terreni calcarei che in terreni silicei, preferibilmente a pH neutro. Dal punto di vista altitudinale si trova fino a una quota di 2100 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Agosto a inizio Novembre; la fruttificazione, invece, ha luogo nel periodo da Maggio a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico si fa uso di questa pianta mediante [[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso interno e con [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] per un uso esterno mediante frizioni. I semi inoltre sempre per uso esterno, in [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] diluita sono antipruriginosi.<br />
}}<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è noto per la sua grande tossicità: si trovano riferimenti a questa pianta già negli scritti di medicina risalenti ai primi secoli d.C.. Effettivamente questa pianta contiene una notevole quantità di ''alcaloidi'', tra i quali spicca la ''colchicina''. Gli alcaloidi sono composti chimici contenenti azoto, aventi un effetto spesso dannoso per il nostro organismo; tra alcaloidi più conosciuti ricordiamo la caffeina, la morfina o l'acido lisergico (LSD). La colchicina, in particolar modo, ha la capacità di impedire la formazione del fuso mitotico, una fase di estrema importanza per la corretta duplicazione del nucleo cellulare (e, quindi, della cellula stessa); la colchicina favorisce, quindi, il fenomeno della polipliodia. A causa di questa sua proprietà questa sostanza viene anche utilizzata in ingegneria genetica: ad esempio, spesso piante OGM con corredo cromosomico dispari (3n, 5n, ecc), sterili, vengono trattate con colchicina, in modo tale da ''raddoppiare'' il loro materiale genetico, rendendolo quindi pari (ad esempio, 3nx2=6n). Questo rende nuovamente tali piante fertili.<br />
<br />
Oltre alla colchicina sono presenti anche tannini, resine, acido gallico, fitosterina, amido e zuccheri; tutti questi principi attivi si trovano prevalentemente nei semi e nel tubero.<br />
<br />
Nelle dosi adeguate, la pianta può tuttavia essere un ottimo rimedio medicinale: in particolare risulta [[biofarmacologia #D|diuretica]], [[biofarmacologia #A|antigottosa]], [[biofarmacologia #D|antinevralgica]], [[biofarmacologia #V|vermifuga]] e [[biofarmacologia #S|sedativa]]. In dosi eccessive, invece, si riscontrano i caratteristici sintomi da avvelenamento: bruciore alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori al torace. Dopo molte ore, invece, questi primi sintomi lasciano il posto a febbre e insufficienza epatica e renale. Inoltre si sono verificati anche casi di avvelenamento causati dal latte di pecore e capre che si sono cibate di questa pianta: sembra infatti che questi animali abbiano sviluppato una particolare forma di resistenza alla colchicina; la sostanza, tuttavia, non viene eliminata nel corso della digestione e si ritrova, quindi, nel loro latte.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Particolari fiori" widths="130px" heights="100px" perrow="3" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:colchicum1.JPG<br />
image:Colchicum2.JPG|<center>Da notare i 6 stami dalle evidenti antere gialle</center><br />
image:Colchico 2.jpg <br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Autumnale&diff=5456Autumnale2012-12-26T14:40:23Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Colchico<br />
|immagine=[[Immagine:Colchicum2.JPG|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Colchico<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
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<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=velenoso<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Colchicum autumnale'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Colchico.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è una delle più belle piante della flora alpina e subalpina; è una specie erbacea, perenne e geofita. E' quindi provvista di un '''bulbo''' sotterraneo, approssimativamente ellittico (4-5cm di diametro) e di color porpora scuro; la superficie esterna del tubero è rivestita da una tunica bruna e squamosa, che rappresenta il residuo del tubero dell'anno precedente. All'interno è carnoso, dal colore bianco e contenente un succo che emana un odore nauseante. Generalmente il tubero è posizionato a circa 20 cm di profondità.<br />
<br />
Dal bulbo, a partire dalla fine di Agosto, spunta un '''fiore''' delicato, che, stretto alla base, si allarga progressivamente verso l'apice aprendosi poi in sei tepali lanceolati, dalle inconfondibili sfumature, che vanno dal rosa al lilla. La base è talora avvolta da una guaina membranosa, che, a seconda degli esemplari, copre il tubo corollino per una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. Scostando i tepali possiamo scorgere, all'interno della corolla, gli organi riproduttivi del fiore: circondati da 6 stami, ben riconoscibili dalle antere gialle, si notano 3 stili, alla cui sommità compaiono dei filamenti ricurvi ad uncino, gli stimmi. I fiori sono quindi ermafroditi. Il numero degli stami permette di distinguere il ''Colchicum autumnale'' (6 stami) dai ''Crocus'' (3 stami), due specie morfologicamente simili.<br />
<br />
Dopo la fecondazione (favorita dal lavoro di api e mosche, che si cibano del nettare alla base dei tepali), il ''Colchimcum autumnale'' sfiorisce, scomparendo sottoterra per tutto il periodo invernale. Solamente con i primi tepori della primavera, dal tubero spuntano le '''foglie''', lanceolate e lunghe da 20 a 30 cm, di un caratteristico verde lucente. Verso Maggio tra le foglie compare anche una capsula ovoide, che rappresenta proprio il '''frutto''' relativo alla fioritura dell'anno precedente. La capsula, grossa come una noce, è divisa in tre comparti, ognuno dei quali contiene molti semi. Nel periodo successivo le foglie appassiranno, e solo verso Agosto, il colchico spunterà di nuovo, mostrando un nuovo fiore, che verrà nuovamente impollinato, dando così inizio ad un nuovo "ciclo".<br />
<br />
===Habitat===<br />
Originario dell'Europa centrale, il ''Colchicum autumnale'' cresce nei prati umidi e nelle radure boschive; si trova spesso nei prati sfalciati. Non ha particolari necessità di crescita, vivendo sia in terreni calcarei che in terreni silicei, preferibilmente a pH neutro. Dal punto di vista altitudinale si trova fino a una quota di 2100 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Agosto a inizio Novembre; la fruttificazione, invece, ha luogo nel periodo da Maggio a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico si fa uso di questa pianta mediante [[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso interno e con [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] per un uso esterno mediante frizioni. I semi inoltre sempre per uso esterno, in [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] diluita sono antipruriginosi.<br />
}}<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è noto per la sua grande tossicità: si trovano riferimenti a questa pianta già negli scritti di medicina risalenti ai primi secoli d.C.. Effettivamente questa pianta contiene una notevole quantità di ''alcaloidi'', tra i quali spicca la ''colchicina''. Gli alcaloidi sono composti chimici contenenti azoto, aventi un effetto spesso dannoso per il nostro organismo; tra alcaloidi più conosciuti ricordiamo la caffeina, la morfina o l'acido lisergico (LSD). La colchicina, in particolar modo, ha la capacità di impedire la formazione del fuso mitotico, una fase di estrema importanza per la corretta duplicazione del nucleo cellulare (e, quindi, della cellula stessa); la colchicina favorisce, quindi, il fenomeno della polipliodia. A causa di questa sua proprietà questa sostanza viene anche utilizzata in ingegneria genetica: ad esempio, spesso piante OGM con corredo cromosomico dispari (3n, 5n, ecc), sterili, vengono trattate con colchicina, in modo tale da ''raddoppiare'' il loro materiale genetico, rendendolo quindi pari (ad esempio, 3nx2=6n). Questo rende nuovamente tali piante fertili.<br />
<br />
Oltre alla colchicina sono presenti anche tannini, resine, acido gallico, fitosterina, amido e zuccheri; tutti questi principi attivi si trovano prevalentemente nei semi e nel tubero.<br />
<br />
Nelle dosi adeguate, la pianta può tuttavia essere un ottimo rimedio medicinale: in particolare risulta [[biofarmacologia #D|diuretica]], [[biofarmacologia #A|antigottosa]], [[biofarmacologia #D|antinevralgica]], [[biofarmacologia #V|vermifuga]] e [[biofarmacologia #S|sedativa]]. In dosi eccessive, invece, si riscontrano i caratteristici sintomi da avvelenamento: bruciore alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori al torace. Dopo molte ore, invece, questi primi sintomi lasciano il posto a febbre e insufficienza epatica e renale. Inoltre si sono verificati anche casi di avvelenamento causati dal latte di pecore e capre che si sono cibate di questa pianta: sembra infatti che questi animali abbiano sviluppato una particolare forma di resistenza alla colchicina; la sostanza, tuttavia, non viene eliminata nel corso della digestione e si ritrova, quindi, nel loro latte.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Particolari fiori" widths="130px" heights="100px" perrow="3" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
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image:Colchico 2.jpg <br />
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</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:Colchico.png&diff=5455File:Colchico.png2012-12-26T14:39:33Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Autumnale&diff=5454Autumnale2012-12-26T14:38:56Z<p>Rachele: /* Particolarità e curiosità */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Colchico<br />
|immagine=[[Immagine:Colchicum2.JPG|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Colchico<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
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|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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|sottotribù=<br />
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|biautore=L.<br />
|binome=Colchicum autumnale<br />
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<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
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|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=velenoso<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Colchicum autumnale'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è una delle più belle piante della flora alpina e subalpina; è una specie erbacea, perenne e geofita. E' quindi provvista di un '''bulbo''' sotterraneo, approssimativamente ellittico (4-5cm di diametro) e di color porpora scuro; la superficie esterna del tubero è rivestita da una tunica bruna e squamosa, che rappresenta il residuo del tubero dell'anno precedente. All'interno è carnoso, dal colore bianco e contenente un succo che emana un odore nauseante. Generalmente il tubero è posizionato a circa 20 cm di profondità.<br />
<br />
Dal bulbo, a partire dalla fine di Agosto, spunta un '''fiore''' delicato, che, stretto alla base, si allarga progressivamente verso l'apice aprendosi poi in sei tepali lanceolati, dalle inconfondibili sfumature, che vanno dal rosa al lilla. La base è talora avvolta da una guaina membranosa, che, a seconda degli esemplari, copre il tubo corollino per una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. Scostando i tepali possiamo scorgere, all'interno della corolla, gli organi riproduttivi del fiore: circondati da 6 stami, ben riconoscibili dalle antere gialle, si notano 3 stili, alla cui sommità compaiono dei filamenti ricurvi ad uncino, gli stimmi. I fiori sono quindi ermafroditi. Il numero degli stami permette di distinguere il ''Colchicum autumnale'' (6 stami) dai ''Crocus'' (3 stami), due specie morfologicamente simili.<br />
<br />
Dopo la fecondazione (favorita dal lavoro di api e mosche, che si cibano del nettare alla base dei tepali), il ''Colchimcum autumnale'' sfiorisce, scomparendo sottoterra per tutto il periodo invernale. Solamente con i primi tepori della primavera, dal tubero spuntano le '''foglie''', lanceolate e lunghe da 20 a 30 cm, di un caratteristico verde lucente. Verso Maggio tra le foglie compare anche una capsula ovoide, che rappresenta proprio il '''frutto''' relativo alla fioritura dell'anno precedente. La capsula, grossa come una noce, è divisa in tre comparti, ognuno dei quali contiene molti semi. Nel periodo successivo le foglie appassiranno, e solo verso Agosto, il colchico spunterà di nuovo, mostrando un nuovo fiore, che verrà nuovamente impollinato, dando così inizio ad un nuovo "ciclo".<br />
<br />
===Habitat===<br />
Originario dell'Europa centrale, il ''Colchicum autumnale'' cresce nei prati umidi e nelle radure boschive; si trova spesso nei prati sfalciati. Non ha particolari necessità di crescita, vivendo sia in terreni calcarei che in terreni silicei, preferibilmente a pH neutro. Dal punto di vista altitudinale si trova fino a una quota di 2100 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Agosto a inizio Novembre; la fruttificazione, invece, ha luogo nel periodo da Maggio a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico si fa uso di questa pianta mediante [[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso interno e con [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] per un uso esterno mediante frizioni. I semi inoltre sempre per uso esterno, in [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] diluita sono antipruriginosi.<br />
}}<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è noto per la sua grande tossicità: si trovano riferimenti a questa pianta già negli scritti di medicina risalenti ai primi secoli d.C.. Effettivamente questa pianta contiene una notevole quantità di ''alcaloidi'', tra i quali spicca la ''colchicina''. Gli alcaloidi sono composti chimici contenenti azoto, aventi un effetto spesso dannoso per il nostro organismo; tra alcaloidi più conosciuti ricordiamo la caffeina, la morfina o l'acido lisergico (LSD). La colchicina, in particolar modo, ha la capacità di impedire la formazione del fuso mitotico, una fase di estrema importanza per la corretta duplicazione del nucleo cellulare (e, quindi, della cellula stessa); la colchicina favorisce, quindi, il fenomeno della polipliodia. A causa di questa sua proprietà questa sostanza viene anche utilizzata in ingegneria genetica: ad esempio, spesso piante OGM con corredo cromosomico dispari (3n, 5n, ecc), sterili, vengono trattate con colchicina, in modo tale da ''raddoppiare'' il loro materiale genetico, rendendolo quindi pari (ad esempio, 3nx2=6n). Questo rende nuovamente tali piante fertili.<br />
<br />
Oltre alla colchicina sono presenti anche tannini, resine, acido gallico, fitosterina, amido e zuccheri; tutti questi principi attivi si trovano prevalentemente nei semi e nel tubero.<br />
<br />
Nelle dosi adeguate, la pianta può tuttavia essere un ottimo rimedio medicinale: in particolare risulta [[biofarmacologia #D|diuretica]], [[biofarmacologia #A|antigottosa]], [[biofarmacologia #D|antinevralgica]], [[biofarmacologia #V|vermifuga]] e [[biofarmacologia #S|sedativa]]. In dosi eccessive, invece, si riscontrano i caratteristici sintomi da avvelenamento: bruciore alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori al torace. Dopo molte ore, invece, questi primi sintomi lasciano il posto a febbre e insufficienza epatica e renale. Inoltre si sono verificati anche casi di avvelenamento causati dal latte di pecore e capre che si sono cibate di questa pianta: sembra infatti che questi animali abbiano sviluppato una particolare forma di resistenza alla colchicina; la sostanza, tuttavia, non viene eliminata nel corso della digestione e si ritrova, quindi, nel loro latte.<br />
<br />
===Immagini===<br />
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<gallery caption="Particolari fiori" widths="130px" heights="100px" perrow="3" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:colchicum1.JPG<br />
image:Colchicum2.JPG|<center>Da notare i 6 stami dalle evidenti antere gialle</center><br />
image:Colchico 2.jpg <br />
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</gallery><br />
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</center><br />
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===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Autumnale&diff=5453Autumnale2012-12-26T14:30:49Z<p>Rachele: /* Habitat */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Colchico<br />
|immagine=[[Immagine:Colchicum2.JPG|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Colchico<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
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|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
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|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Colchicum<br />
|sottogenere=<br />
|specie= autumnale<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Colchicum autumnale<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Colchico<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=velenoso<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Colchicum autumnale'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è una delle più belle piante della flora alpina e subalpina; è una specie erbacea, perenne e geofita. E' quindi provvista di un '''bulbo''' sotterraneo, approssimativamente ellittico (4-5cm di diametro) e di color porpora scuro; la superficie esterna del tubero è rivestita da una tunica bruna e squamosa, che rappresenta il residuo del tubero dell'anno precedente. All'interno è carnoso, dal colore bianco e contenente un succo che emana un odore nauseante. Generalmente il tubero è posizionato a circa 20 cm di profondità.<br />
<br />
Dal bulbo, a partire dalla fine di Agosto, spunta un '''fiore''' delicato, che, stretto alla base, si allarga progressivamente verso l'apice aprendosi poi in sei tepali lanceolati, dalle inconfondibili sfumature, che vanno dal rosa al lilla. La base è talora avvolta da una guaina membranosa, che, a seconda degli esemplari, copre il tubo corollino per una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. Scostando i tepali possiamo scorgere, all'interno della corolla, gli organi riproduttivi del fiore: circondati da 6 stami, ben riconoscibili dalle antere gialle, si notano 3 stili, alla cui sommità compaiono dei filamenti ricurvi ad uncino, gli stimmi. I fiori sono quindi ermafroditi. Il numero degli stami permette di distinguere il ''Colchicum autumnale'' (6 stami) dai ''Crocus'' (3 stami), due specie morfologicamente simili.<br />
<br />
Dopo la fecondazione (favorita dal lavoro di api e mosche, che si cibano del nettare alla base dei tepali), il ''Colchimcum autumnale'' sfiorisce, scomparendo sottoterra per tutto il periodo invernale. Solamente con i primi tepori della primavera, dal tubero spuntano le '''foglie''', lanceolate e lunghe da 20 a 30 cm, di un caratteristico verde lucente. Verso Maggio tra le foglie compare anche una capsula ovoide, che rappresenta proprio il '''frutto''' relativo alla fioritura dell'anno precedente. La capsula, grossa come una noce, è divisa in tre comparti, ognuno dei quali contiene molti semi. Nel periodo successivo le foglie appassiranno, e solo verso Agosto, il colchico spunterà di nuovo, mostrando un nuovo fiore, che verrà nuovamente impollinato, dando così inizio ad un nuovo "ciclo".<br />
<br />
===Habitat===<br />
Originario dell'Europa centrale, il ''Colchicum autumnale'' cresce nei prati umidi e nelle radure boschive; si trova spesso nei prati sfalciati. Non ha particolari necessità di crescita, vivendo sia in terreni calcarei che in terreni silicei, preferibilmente a pH neutro. Dal punto di vista altitudinale si trova fino a una quota di 2100 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Agosto a inizio Novembre; la fruttificazione, invece, ha luogo nel periodo da Maggio a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico si fa uso di questa pianta mediante [[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso interno e con [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] per un uso esterno mediante frizioni. I semi inoltre sempre per uso esterno, in [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] diluita sono antipruriginosi.<br />
}}<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è noto per la sua grande tossicità: si trovano riferimenti a questa pianta già negli scritti di medicina risalenti ai primi secoli d.C.. Effettivamente questa pianta contiene una notevole quantità di ''alcaloidi'', tra i quali spicca la ''colchicina''. Gli alcaloidi sono composti chimici contenenti azoto, aventi un effetto spesso dannoso per il nostro organismo; tra alcaloidi più conosciuti ricordiamo la caffeina, la morfina o l'acido lisergico (LSD). La colchicina, in particolar modo, ha la proprietà di impedire la formazione del fuso mitotico, una fase di estrema importanza per la corretta duplicazione del nucleo cellulare (e, quindi, della cellula stessa); la colchicina favorisce, quindi, il fenomeno della polipliodia. A causa di questa sua proprietà questa sostanza viene anche utilizzata nell'ambito dell'ingegneria genetica: ad esempio, spesso piante OGM con corredo cromosomico dispari (3n, 5n, ecc), per questo sterili, vengono trattate con questa sostanza, in modo tale da ''raddoppiare'' il loro materiale genetico, rendendolo quindi pari (ad esempio, 3nx2=6n). In questo modo le piante "ritornano" ad essere individui fertili.<br />
<br />
Oltre alla colchicina sono presenti anche tannini, resine, acido gallico, fitosterina, amido e zuccheri; tutti questi principi attivi sono presenti prevalentemente nei semi e nel tubero.<br />
<br />
Nelle dosi adeguate, la pianta può tuttavia essere un ottimo rimedio medicinale: in particolare risulta [[biofarmacologia #D|diuretica]], [[biofarmacologia #A|antigottosa]], [[biofarmacologia #D|antinevralgica]], [[biofarmacologia #V|vermifuga]] e [[biofarmacologia #S|sedativa]]. In dosi eccessive, invece, si riscontrano i caratteristici sintomi da avvelenamento: bruciore alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori al torace. Dopo molte ore, invece, questi primi sintomi lasciano il posto a febbre e insufficienza epatica e renale. Inoltre si sono verificati anche casi di avvelenamento causati dal latte di pecore e capre che si sono cibate di questa pianta: sembra infatti che questi animali abbiano sviluppato una particolare forma di resistenza alla colchicina, che però non viene eliminata nel corso della digestione e si ritrova quindi nel loro latte.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Particolari fiori" widths="130px" heights="100px" perrow="3" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:colchicum1.JPG<br />
image:Colchicum2.JPG|<center>Da notare i 6 stami dalle evidenti antere gialle</center><br />
image:Colchico 2.jpg <br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Autumnale&diff=5452Autumnale2012-12-26T14:20:08Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Colchico<br />
|immagine=[[Immagine:Colchicum2.JPG|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Colchico<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
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|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
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|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
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|sottotribù=<br />
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
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<!-- ALTRO: --><br />
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|sinonimi=<br />
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|suddivisione=<br />
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<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=velenoso<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Colchicum autumnale'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è una delle più belle piante della flora alpina e subalpina; è una specie erbacea, perenne e geofita. E' quindi provvista di un '''bulbo''' sotterraneo, approssimativamente ellittico (4-5cm di diametro) e di color porpora scuro; la superficie esterna del tubero è rivestita da una tunica bruna e squamosa, che rappresenta il residuo del tubero dell'anno precedente. All'interno è carnoso, dal colore bianco e contenente un succo che emana un odore nauseante. Generalmente il tubero è posizionato a circa 20 cm di profondità.<br />
<br />
Dal bulbo, a partire dalla fine di Agosto, spunta un '''fiore''' delicato, che, stretto alla base, si allarga progressivamente verso l'apice aprendosi poi in sei tepali lanceolati, dalle inconfondibili sfumature, che vanno dal rosa al lilla. La base è talora avvolta da una guaina membranosa, che, a seconda degli esemplari, copre il tubo corollino per una lunghezza compresa tra 1 e 3 cm. Scostando i tepali possiamo scorgere, all'interno della corolla, gli organi riproduttivi del fiore: circondati da 6 stami, ben riconoscibili dalle antere gialle, si notano 3 stili, alla cui sommità compaiono dei filamenti ricurvi ad uncino, gli stimmi. I fiori sono quindi ermafroditi. Il numero degli stami permette di distinguere il ''Colchicum autumnale'' (6 stami) dai ''Crocus'' (3 stami), due specie morfologicamente simili.<br />
<br />
Dopo la fecondazione (favorita dal lavoro di api e mosche, che si cibano del nettare alla base dei tepali), il ''Colchimcum autumnale'' sfiorisce, scomparendo sottoterra per tutto il periodo invernale. Solamente con i primi tepori della primavera, dal tubero spuntano le '''foglie''', lanceolate e lunghe da 20 a 30 cm, di un caratteristico verde lucente. Verso Maggio tra le foglie compare anche una capsula ovoide, che rappresenta proprio il '''frutto''' relativo alla fioritura dell'anno precedente. La capsula, grossa come una noce, è divisa in tre comparti, ognuno dei quali contiene molti semi. Nel periodo successivo le foglie appassiranno, e solo verso Agosto, il colchico spunterà di nuovo, mostrando un nuovo fiore, che verrà nuovamente impollinato, dando così inizio ad un nuovo "ciclo".<br />
<br />
===Habitat===<br />
Originario dell'Europa centrale, il ''C.autumnale'' cresce nei prati umidi e nelle radure boschive; si trova spesso nei prati sfalciati. Non ha particolari necessità di crescita, vivendo sia in terreni calcarei che in terreni silicei, preferibilmente a pH neutro. Dal punto di vista altitudinale si trova fino a una quota di 2100 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Agosto a inizio Novembre; la fruttificazione, invece, ha luogo nel periodo da Maggio a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
{{Nota<br />
|allineamento =<br />
|larghezza = 220px<br />
|titolo = Impieghi<br />
|dim-testo = <br />
|contenuto = Sotto controllo medico si fa uso di questa pianta mediante [[Biofarmacologia#L'_Infuso|infuso]], per uso interno e con [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] per un uso esterno mediante frizioni. I semi inoltre sempre per uso esterno, in [[Biofarmacologia#La Tintura|tintura]] diluita sono antipruriginosi.<br />
}}<br />
Il ''Colchicum autumnale'' è noto per la sua grande tossicità: si trovano riferimenti a questa pianta già negli scritti di medicina risalenti ai primi secoli d.C.. Effettivamente questa pianta contiene una notevole quantità di ''alcaloidi'', tra i quali spicca la ''colchicina''. Gli alcaloidi sono composti chimici contenenti azoto, aventi un effetto spesso dannoso per il nostro organismo; tra alcaloidi più conosciuti ricordiamo la caffeina, la morfina o l'acido lisergico (LSD). La colchicina, in particolar modo, ha la proprietà di impedire la formazione del fuso mitotico, una fase di estrema importanza per la corretta duplicazione del nucleo cellulare (e, quindi, della cellula stessa); la colchicina favorisce, quindi, il fenomeno della polipliodia. A causa di questa sua proprietà questa sostanza viene anche utilizzata nell'ambito dell'ingegneria genetica: ad esempio, spesso piante OGM con corredo cromosomico dispari (3n, 5n, ecc), per questo sterili, vengono trattate con questa sostanza, in modo tale da ''raddoppiare'' il loro materiale genetico, rendendolo quindi pari (ad esempio, 3nx2=6n). In questo modo le piante "ritornano" ad essere individui fertili.<br />
<br />
Oltre alla colchicina sono presenti anche tannini, resine, acido gallico, fitosterina, amido e zuccheri; tutti questi principi attivi sono presenti prevalentemente nei semi e nel tubero.<br />
<br />
Nelle dosi adeguate, la pianta può tuttavia essere un ottimo rimedio medicinale: in particolare risulta [[biofarmacologia #D|diuretica]], [[biofarmacologia #A|antigottosa]], [[biofarmacologia #D|antinevralgica]], [[biofarmacologia #V|vermifuga]] e [[biofarmacologia #S|sedativa]]. In dosi eccessive, invece, si riscontrano i caratteristici sintomi da avvelenamento: bruciore alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori al torace. Dopo molte ore, invece, questi primi sintomi lasciano il posto a febbre e insufficienza epatica e renale. Inoltre si sono verificati anche casi di avvelenamento causati dal latte di pecore e capre che si sono cibate di questa pianta: sembra infatti che questi animali abbiano sviluppato una particolare forma di resistenza alla colchicina, che però non viene eliminata nel corso della digestione e si ritrova quindi nel loro latte.<br />
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===Immagini===<br />
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<gallery caption="Particolari fiori" widths="130px" heights="100px" perrow="3" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
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image:colchicum1.JPG<br />
image:Colchicum2.JPG|<center>Da notare i 6 stami dalle evidenti antere gialle</center><br />
image:Colchico 2.jpg <br />
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</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Ursinum&diff=5451Ursinum2012-12-26T14:15:33Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Aglio<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_ursinum.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
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|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Allium<br />
|sottogenere=<br />
|specie=ursinum<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium ursinum<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Aglio orsino<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium ursinum'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allurs.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L'''Allium ursinum'' è una pianta bulbosa perenne, alta da 15 a 40 cm.<br />
<br />
In genere ogni individuo possiede due '''foglie''', che possono facilmente essere confuse con quelle ''[[majalis|Convallaria majalis]]'', ad esse molto simili morfologicamente. Lunghe da 10 a 20 cm, si presentano affusolate alla base e dalla lamina lanceolata; il colore è verde brillante. Dal bulbo non si dipartono solo le foglie, ma anche lo '''scapo''' fiorifero, anch'esso verde, che può essere, a seconda dell'individuo, trigono o semicilindrico. <br />
<br />
Sulla sua sommità si scorge un'infiorescenza che raccoglie da 6 a 20 fiori, piccoli e bianchissimi.<br />
Ogni '''fiore''' è sorretto da un peduncolo di circa 2 cm ed è composto da 6 tepali lanceolati; al centro del perigonio si notano i sei stami dal filamento bianco, che circondano lo stilo; alla base dello stilo si può osservare l'ovario, verde.<br />
<br />
Il '''bulbo''' è sottile, avvolto da tuniche biancastre.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium ursinum'' cresce in genere in colonie di numerosi individui, nei boschi di latifoglie e nelle valli umide e ombrose, dal piano fino a 1000 metri di altitudine. Si trova in tutta la penisola, ma soprattutto nel Nord Italia. Non ha grandi esigenze per quanto concerne in substrato di crescita.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Aprile a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
L' ''Allium ursinum'', così come tutte le specie appartenenti al genere ''Allium'', presenta un "profumo" inconfondibile, legato alla presenza di un olio essenziale composto da solfuri e polisolfuri di vinile, mercaptani e sali organici: tutti composti a base di zolfo (eccezion fatta per i sali organici), che in quanto tali, hanno un odore sgradevole e persistente (per portare un esempio concreto, i mercaptani, sono in genere utilizzati come "traccianti" nel gas metano, che sarebbe altrimenti inodore: la classica "puzza di gas" è pertanto dovuta a queste sostanze). Per il suo caratteristico sapore, l' ''Allium ursinum'' era talvolta usato nella preparazione di salse; i suoi utilizzi non finiscono però qui: può essere infatti un ottimo [[biofarmacologia #D|depurativo]] e, mangiato crudo (ad esempio in insalata), può prevenire l'insorgenza di infezioni cutanee croniche. L'''Allium'' ha anche un inaspettato effetto sui bovini: una mucca che dovesse cibarsene, infatti, darà un latte di un sapore ''molto particolare''.<br />
<br />
Secondo alcuni studiosi, l'''Allium ursinum'' sarebbe da preferire all'aglio normalmente coltivato in quanto avrebbe conservato le virtù originali della sua specie. Tuttavia l'etimologia del suo nome suggerisce l'esatto contrario: letteralmente questa specie è degna "solo degli orsi", il che giustifica il particolare appellativo ''ursinum''. Un'altra possibile interpretazione fa appello alla morfologia delle foglie, che rassomiglierebbero alle orecchie di un orso (interpretazione che tra l'altro, ci riporta alla mente la ben nota ''[[auricola|Primula auricola]]'').<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Allium ursinum" widths="130px" heights="100px" perrow="2" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
<br />
image:Faggeta_2.JPG<br />
image:Allium.jpg<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
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===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Ursinum&diff=5450Ursinum2012-12-26T14:15:14Z<p>Rachele: /* Particolarità e curiosità */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Aglio<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_ursinum.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
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<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
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|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Liliaceae]]<br />
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|sottotribù=<br />
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|sottogenere=<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium ursinum<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Aglio orsino<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
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}}<br />
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<br />
==''Allium ursinum'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allurs.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L'''Allium ursinum'' è una pianta bulbosa perenne, alta da 15 a 40 cm.<br />
<br />
In genere ogni individuo possiede due '''foglie''', che possono facilmente essere confuse con quelle ''[[majalis|Convallaria majalis]]'', ad esse molto simili morfologicamente. Lunghe da 10 a 20 cm, si presentano affusolate alla base e dalla lamina lanceolata; il colore è verde brillante. Dal bulbo non si dipartono solo le foglie, ma anche lo '''scapo''' fiorifero, anch'esso verde, che può essere, a seconda dell'individuo, trigono o semicilindrico. <br />
<br />
Sulla sua sommità si scorge un'infiorescenza che raccoglie da 6 a 20 fiori, piccoli e bianchissimi.<br />
Ogni '''fiore''' è sorretto da un peduncolo di circa 2 cm ed è composto da 6 tepali lanceolati; al centro del perigonio si notano i sei stami dal filamento bianco, che circondano lo stilo; alla base dello stilo si può osservare l'ovario, verde.<br />
<br />
Il '''bulbo''' è sottile, avvolto da tuniche biancastre.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium ursinum'' cresce in genere in colonie di numerosi individui, nei boschi di latifoglie e nelle valli umide e ombrose, dal piano fino a 1000 metri di altitudine. Si trova in tutta la penisola, ma soprattutto nel Nord Italia. Non ha grandi esigenze per quanto concerne in substrato di crescita.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Aprile a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
L' ''Allium ursinum'', così come tutte le specie appartenenti al genere ''Allium'', presenta un "profumo" inconfondibile, legato alla presenza di un olio essenziale composto da solfuri e polisolfuri di vinile, mercaptani e sali organici: tutti composti a base di zolfo (eccezion fatta per i sali organici), che in quanto tali, hanno un odore sgradevole e persistente (per portare un esempio concreto, i mercaptani, sono in genere utilizzati come "traccianti" nel gas metano, che sarebbe altrimenti inodore: la classica "puzza di gas" è pertanto dovuta a queste sostanze). Per il suo caratteristico sapore, l' ''Allium ursinum'' era talvolta usato nella preparazione di salse; i suoi utilizzi non finiscono però qui: può essere infatti un ottimo [[biofarmacologia #D|depurativo]] e, mangiato crudo (ad esempio in insalata), può prevenire l'insorgenza di infezioni cutanee croniche. L'''Allium'' ha anche un inaspettato effetto sui bovini: una mucca che dovesse cibarsene, infatti, darà un latte di un sapore ''molto particolare''.<br />
<br />
Secondo alcuni studiosi, l'''Allium ursinum'' sarebbe da preferire all'aglio normalmente coltivato in quanto avrebbe conservato le virtù originali della sua specie. Tuttavia l'etimologia del suo nome suggerisce l'esatto contrario: letteralmente questa specie è degna "solo degli orsi", il che giustifica il particolare appellativo ''ursinum''. Un'altra possibile interpretazione fa appello alla morfologia delle foglie, che rassomiglierebbero alle orecchie di un orso (interpretazione che tra l'altro, ci riporta alla mente la ben nota ''[[auricola|Primula auricola]]'').<br />
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===Immagini===<br />
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<center><br />
<gallery caption="Allium ursinum" widths="130px" heights="100px" perrow="2" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
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image:Faggeta_2.JPG<br />
image:Allium.jpg<br />
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===Link===<br />
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Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
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Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
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{{Strutture vegetali}}<br />
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{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Ursinum&diff=5449Ursinum2012-12-26T14:11:50Z<p>Rachele: /* Allium ursinum (L.) */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Aglio<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_ursinum.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
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|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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<!-- ALTRO: --><br />
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|suddivisione_testo=<br />
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}}<br />
<br />
<br />
==''Allium ursinum'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allurs.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L'''Allium ursinum'' è una pianta bulbosa perenne, alta da 15 a 40 cm.<br />
<br />
In genere ogni individuo possiede due '''foglie''', che possono facilmente essere confuse con quelle ''[[majalis|Convallaria majalis]]'', ad esse molto simili morfologicamente. Lunghe da 10 a 20 cm, si presentano affusolate alla base e dalla lamina lanceolata; il colore è verde brillante. Dal bulbo non si dipartono solo le foglie, ma anche lo '''scapo''' fiorifero, anch'esso verde, che può essere, a seconda dell'individuo, trigono o semicilindrico. <br />
<br />
Sulla sua sommità si scorge un'infiorescenza che raccoglie da 6 a 20 fiori, piccoli e bianchissimi.<br />
Ogni '''fiore''' è sorretto da un peduncolo di circa 2 cm ed è composto da 6 tepali lanceolati; al centro del perigonio si notano i sei stami dal filamento bianco, che circondano lo stilo; alla base dello stilo si può osservare l'ovario, verde.<br />
<br />
Il '''bulbo''' è sottile, avvolto da tuniche biancastre.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium ursinum'' cresce in genere in colonie di numerosi individui, nei boschi di latifoglie e nelle valli umide e ombrose, dal piano fino a 1000 metri di altitudine. Si trova in tutta la penisola, ma soprattutto nel Nord Italia. Non ha grandi esigenze per quanto concerne in substrato di crescita.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Aprile a Giugno.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
L' ''A.ursinum'', così come tutte le specie appartenenti al genere ''Allium'', presenta un "profumo" inconfondibile, legato alla presenza di un olio essenziale composto da solfuri e polisolfuri di vinile, mercaptani e sali organici: tutti composti a base di zolfo (eccezion fatta per i sali organici), che in quanto tali, hanno un odore sgradevole e persistente (per portare un esempio concreto, i mercaptani, sono in genere utilizzati come "traccianti" nel gas metano, altrimenti inodore: la classica "puzza di gas" è pèertanto dovuta a queste sostanze). Per il suo caratteristico sapore, l' ''A.ursinum'' era talvolta usato nella preparazione di salse; i suoi utilizzi non finiscono però qui: può essere infatti un ottimo [[biofarmacologia #D|depurativo]] e, mangiato crudo (ad esempio in insalata), può prevenire l'insorgenza di infezioni cutanee croniche. L'''Allium'' ha anche un inaspettato effetto sui bovini: una mucca che dovesse cibarsene, infatti, darà un latte di un sapore ''molto particolare''.<br />
<br />
Secondo alcuni studiosi, l'''A.ursinum'' sarebbe da preferire all'aglio normalmente coltivato in quanto avrebbe conservato le virtù originali della sua specie. Tuttavia l'etimologia del suo nome suggerisce l'esatto contrario: letteralmente questa specie è degna "solo degli orsi", e questo è, per l'appunto, il significato della parola ''ursinum''. Un'altra possibile interpretazione fa appello alla morfologia delle foglie, che rassomiglierebbero alle orecchie di un orso (interpretazione che tra l'altro, richiama alla mente l'etimologia del nome ''[[auricola|Primula auricola]]'').<br />
<br />
===Immagini===<br />
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<gallery caption="Allium ursinum" widths="130px" heights="100px" perrow="2" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
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image:Faggeta_2.JPG<br />
image:Allium.jpg<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Ursinum&diff=5448Ursinum2012-12-26T14:11:33Z<p>Rachele: /* Habitat */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
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|nome=Aglio<br />
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<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
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<!-- PER LE PIANTE: --><br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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|suddivisione_testo=<br />
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}}<br />
<br />
<br />
==''Allium ursinum'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allurs.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L'''Allium ursinum'' è una pianta bulbosa perenne, alta da 15 a 40 cm.<br />
<br />
In genere ogni individuo possiede due '''foglie''', che possono facilmente essere confuse con quelle ''[[majalis|Convallaria majalis]]'', ad esse molto simili morfologicamente. Lunghe da 10 a 20 cm, si presentano affusolate alla base e dalla lamina lanceolata; il colore è verde brillante. Dal bulbo non si dipartono solo le foglie, ma anche lo '''scapo''' fiorifero, anch'esso verde, che può essere, a seconda dell'individuo, trigono o semicilindrico. <br />
<br />
Sulla sua sommità si scorge un'infiorescenza che raccoglie da 6 a 20 fiori, piccoli e bianchissimi.<br />
Ogni '''fiore''' è sorretto da un peduncolo di circa 2 cm ed è composto da 6 tepali lanceolati; al centro del perigonio si notano i sei stami dal filamento bianco, che circondano lo stilo; alla base dello stilo si può osservare l'ovario, verde.<br />
<br />
Il '''bulbo''' è sottile, avvolto da tuniche biancastre.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium ursinum'' cresce in genere in colonie di numerosi individui, nei boschi di latifoglie e nelle valli umide e ombrose, dal piano fino a 1000 metri di altitudine. Si trova in tutta la penisola, ma soprattutto nel Nord Italia. Non ha grandi esigenze per quanto concerne in substrato di crescita.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Aprile a Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
L' ''A.ursinum'', così come tutte le specie appartenenti al genere ''Allium'', presenta un "profumo" inconfondibile, legato alla presenza di un olio essenziale composto da solfuri e polisolfuri di vinile, mercaptani e sali organici: tutti composti a base di zolfo (eccezion fatta per i sali organici), che in quanto tali, hanno un odore sgradevole e persistente (per portare un esempio concreto, i mercaptani, sono in genere utilizzati come "traccianti" nel gas metano, altrimenti inodore: la classica "puzza di gas" è pèertanto dovuta a queste sostanze). Per il suo caratteristico sapore, l' ''A.ursinum'' era talvolta usato nella preparazione di salse; i suoi utilizzi non finiscono però qui: può essere infatti un ottimo [[biofarmacologia #D|depurativo]] e, mangiato crudo (ad esempio in insalata), può prevenire l'insorgenza di infezioni cutanee croniche. L'''Allium'' ha anche un inaspettato effetto sui bovini: una mucca che dovesse cibarsene, infatti, darà un latte di un sapore ''molto particolare''.<br />
<br />
Secondo alcuni studiosi, l'''A.ursinum'' sarebbe da preferire all'aglio normalmente coltivato in quanto avrebbe conservato le virtù originali della sua specie. Tuttavia l'etimologia del suo nome suggerisce l'esatto contrario: letteralmente questa specie è degna "solo degli orsi", e questo è, per l'appunto, il significato della parola ''ursinum''. Un'altra possibile interpretazione fa appello alla morfologia delle foglie, che rassomiglierebbero alle orecchie di un orso (interpretazione che tra l'altro, richiama alla mente l'etimologia del nome ''[[auricola|Primula auricola]]'').<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Allium ursinum" widths="130px" heights="100px" perrow="2" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
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image:Faggeta_2.JPG<br />
image:Allium.jpg<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:Allurs.png&diff=5447File:Allurs.png2012-12-26T14:09:59Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Ursinum&diff=5446Ursinum2012-12-26T14:09:58Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
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|nome=Aglio<br />
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<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
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<!-- PER LE PIANTE: --><br />
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}}<br />
<br />
<br />
==''Allium ursinum'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allurs.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L'''Allium ursinum'' è una pianta bulbosa perenne, alta da 15 a 40 cm.<br />
<br />
In genere ogni individuo possiede due '''foglie''', che possono facilmente essere confuse con quelle ''[[majalis|Convallaria majalis]]'', ad esse molto simili morfologicamente. Lunghe da 10 a 20 cm, si presentano affusolate alla base e dalla lamina lanceolata; il colore è verde brillante. Dal bulbo non si dipartono solo le foglie, ma anche lo '''scapo''' fiorifero, anch'esso verde, che può essere, a seconda dell'individuo, trigono o semicilindrico. <br />
<br />
Sulla sua sommità si scorge un'infiorescenza che raccoglie da 6 a 20 fiori, piccoli e bianchissimi.<br />
Ogni '''fiore''' è sorretto da un peduncolo di circa 2 cm ed è composto da 6 tepali lanceolati; al centro del perigonio si notano i sei stami dal filamento bianco, che circondano lo stilo; alla base dello stilo si può osservare l'ovario, verde.<br />
<br />
Il '''bulbo''' è sottile, avvolto da tuniche biancastre.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium ursinum'' di trova generalmente in gruppo, nei boschi di latifoglie e nelle valli umide e ombrose, dal piano fino a 1000 metri di altitudine. Cresce in tutta la penisola, ma soprattutto nel nord Italia. Non ha grandi esigenze per quanto concerne in substrato di crescita.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura va da Aprile a Giugno.<br />
<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
L' ''A.ursinum'', così come tutte le specie appartenenti al genere ''Allium'', presenta un "profumo" inconfondibile, legato alla presenza di un olio essenziale composto da solfuri e polisolfuri di vinile, mercaptani e sali organici: tutti composti a base di zolfo (eccezion fatta per i sali organici), che in quanto tali, hanno un odore sgradevole e persistente (per portare un esempio concreto, i mercaptani, sono in genere utilizzati come "traccianti" nel gas metano, altrimenti inodore: la classica "puzza di gas" è pèertanto dovuta a queste sostanze). Per il suo caratteristico sapore, l' ''A.ursinum'' era talvolta usato nella preparazione di salse; i suoi utilizzi non finiscono però qui: può essere infatti un ottimo [[biofarmacologia #D|depurativo]] e, mangiato crudo (ad esempio in insalata), può prevenire l'insorgenza di infezioni cutanee croniche. L'''Allium'' ha anche un inaspettato effetto sui bovini: una mucca che dovesse cibarsene, infatti, darà un latte di un sapore ''molto particolare''.<br />
<br />
Secondo alcuni studiosi, l'''A.ursinum'' sarebbe da preferire all'aglio normalmente coltivato in quanto avrebbe conservato le virtù originali della sua specie. Tuttavia l'etimologia del suo nome suggerisce l'esatto contrario: letteralmente questa specie è degna "solo degli orsi", e questo è, per l'appunto, il significato della parola ''ursinum''. Un'altra possibile interpretazione fa appello alla morfologia delle foglie, che rassomiglierebbero alle orecchie di un orso (interpretazione che tra l'altro, richiama alla mente l'etimologia del nome ''[[auricola|Primula auricola]]'').<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Allium ursinum" widths="130px" heights="100px" perrow="2" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
<br />
image:Faggeta_2.JPG<br />
image:Allium.jpg<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:Irisgr.png&diff=5445File:Irisgr.png2012-12-26T13:44:45Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Graminea&diff=5444Graminea2012-12-26T13:44:42Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Gaggiolo susinario<br />
|immagine=[[Immagine:iris_graminea.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Iris graminea<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
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|ordine=Liliales<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Giaggiolo susinario<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Iris graminea'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Irisgr.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Iris graminea'' è una pianta perenne rizomatosa, dall'aspetto singolare.<br />
<br />
Le '''foglie''' sono graminiformi, lineari e sono piuttosto lunghe (fino a 30-60 cm), sempre più dello scapo fiorale. Sono ripiegate longitudinalmente lungo il nervo mediano, e le due metà aderiscono, soprattutto nella parte inferiore, allo stelo, proprio come le pagine di un libro; l'apice è acuminato. Le foglie, inoltre, si dipartono direttamente dal '''rizoma''' orizzontale, che è legnoso e piuttosto scuro, e ha un diametro al più di un paio di centimetri.<br />
<br />
Il '''fusto''', semplice e eretto, è poco ramoso, e presenta all'estremità uno o due '''fiori''' solitari. Il fiore è sostenuto da un peduncolo, avvolto da una spata erbacea, sottile e trasparente; all'estremità del peduncolo è inserito il perigonio, che si compone di un breve tubulo, di tre tepali interni e tre esterni. Prima che il fiore sbocci, i tepali sono avvolti su se stessi; successivamente, invece, il fiore si apre, assumendo così il curioso aspetto che lo caratterizza. Le tre lacinie esterne, di colore blu violaceo, sfumate di bianco ai lati, presentano una stretta unghia a forma di cucchiaio, biancastra con venature violette e giallina al centro. I tre tepali interni, invece, sono più piccoli e rivolti verso l'alto; il loro colore è viola più intenso, senza sfumature. Sovrapposti ai tepali esterni si osservano gli stimmi petaloidi, anch'essi viola, sotto i quali sono nascoste le antere, così come si osserva nell'[[Pseudacorus|''Iris pseudacorus'']].<br />
<br />
I '''frutti''' sono delle capsule ellittiche formata da tre valve, contenenti i semi.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L' ''Iris graminea'' cresce soprattutto nei pascoli e nei boschi prealpini, nei luoghi ombrosi e freschi, in zona montano collinare. Predilige terreni calcarei, anche non particolarmente ricchi d'acqua.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce tra Maggio e Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{Avvertenze}}<br />
Il nome del genere, ''Iris'', deriva dal greco e significa "arcobaleno", nome legato alle bellissime sfumature di colore dei tepali di questa specie. <br />
<br />
Nella mitologia greca, Iris era la messaggera degli Dei: scivolando sull'arcobaleno, giungeva sulla terra e prendeva le anime dei morti per accompagnarle nell'Aldilà. <br />
L'''Iris'', inoltre, è stato il fiore preso da spunto per disegnare lo stemma araldico di Firenze; ciascuno dei tre tepali interni, infatti, ha un particolare significato, rispettivamente fede, saggezza e coraggio.<br />
Un'ultima curiosità: il nome scientifico della specie, ''graminea'', fa riferimento alla forma delle foglie, graminiformi, appunto (cioè simile a quelle delle graminaceae, lunghe e con una carenatura centrale); il nome volgare, invece, "giaggiolo susinario", è dovuto al particolare profumo dei fiori, simile a quello delle susine mature.<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Iris graminea" widths="130px" heights="100px" perrow="2" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:iris_graminea.jpg<br />
image: P7080084.JPG<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Iridaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Graminea&diff=5443Graminea2012-12-26T13:31:36Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Gaggiolo susinario<br />
|immagine=[[Immagine:iris_graminea.jpg|200px]]<br />
|didascalia=Fiori di Iris graminea<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Iridaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Iris<br />
|sottogenere=<br />
|specie=graminea<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Iris graminea<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=Giaggiolo susinario<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Iris graminea'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
L' ''Iris graminea'' è una pianta perenne rizomatosa, dall'aspetto singolare.<br />
<br />
Le '''foglie''' sono graminiformi, lineari e sono piuttosto lunghe (fino a 30-60 cm), sempre più dello scapo fiorale. Sono ripiegate longitudinalmente lungo il nervo mediano, e le due metà aderiscono, soprattutto nella parte inferiore, allo stelo, proprio come le pagine di un libro; l'apice è acuminato. Le foglie, inoltre, si dipartono direttamente dal '''rizoma''' orizzontale, che è legnoso e piuttosto scuro, e ha un diametro al più di un paio di centimetri.<br />
<br />
Il '''fusto''', semplice e eretto, è poco ramoso, e presenta all'estremità uno o due '''fiori''' solitari. Il fiore è sostenuto da un peduncolo, avvolto da una spata erbacea, sottile e trasparente; all'estremità del peduncolo è inserito il perigonio, che si compone di un breve tubulo, di tre tepali interni e tre esterni. Prima che il fiore sbocci, i tepali sono avvolti su se stessi; successivamente, invece, il fiore si apre, assumendo così il curioso aspetto che lo caratterizza. Le tre lacinie esterne, di colore blu violaceo, sfumate di bianco ai lati, presentano una stretta unghia a forma di cucchiaio, biancastra con venature violette e giallina al centro. I tre tepali interni, invece, sono più piccoli e rivolti verso l'alto; il loro colore è viola più intenso, senza sfumature. Al centro di questi ultimi si nota l'apparato riproduttore del fiore: gli stimmi e i tre stami.<br />
<br />
I '''frutti''' sono delle capsule ellittiche formata da tre valve, contenenti i semi.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L' ''Iris graminea'' cresce soprattutto nei pascoli e nei boschi prealpini, nei luoghi ombrosi e freschi, in zona montano collinare. Predilige terreni calcarei, anche non particolarmente ricchi d'acqua.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce tra Maggio e Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{Avvertenze}}<br />
Il nome del genere, ''Iris'', deriva dal greco e significa "arcobaleno", nome legato alle bellissime sfumature di colore dei tepali di questa specie. <br />
<br />
Nella mitologia greca, Iris era la messaggera degli Dei: scivolando sull'arcobaleno, giungeva sulla terra e prendeva le anime dei morti per accompagnarle nell'Aldilà. <br />
L'''Iris'', inoltre, è stato il fiore preso da spunto per disegnare lo stemma araldico di Firenze; ciascuno dei tre tepali interni, infatti, ha un particolare significato, rispettivamente fede, saggezza e coraggio.<br />
Un'ultima curiosità: il nome scientifico della specie, ''graminea'', fa riferimento alla forma delle foglie, graminiformi, appunto (cioè simile a quelle delle graminaceae, lunghe e con una carenatura centrale); il nome volgare, invece, "giaggiolo susinario", è dovuto al particolare profumo dei fiori, simile a quello delle susine mature.<br />
<br />
'''NB''': la specie è protetta in tutto il territorio della Provincia di Varese con divieto assoluto di raccolta.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<br />
<br />
<center><br />
<gallery caption="Iris graminea" widths="130px" heights="100px" perrow="2" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:iris_graminea.jpg<br />
image: P7080084.JPG<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Iridaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Carinatum&diff=5442Carinatum2012-12-26T13:30:49Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome= Allium carinatum<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_carinatum.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=Liliaceae<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Allium<br />
|sottogenere=<br />
|specie=carinatum<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium carinatum<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=aglio delle streghe<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium carinatum'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allcar.png|thumb|left|Morfologia del capolino (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium carinatum'', altrimenti conosciuto come ''aglio delle streghe'', è una geofita bulbosa ed erbacea, che si ritrova, con i suoi ciuffetti caratteristici, negli incolti aridi, nei pascoli e nei greti.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''bulbo''', bianco internamente e avvolto in tuniche brune, da cui ogni anno, passata la stagione avversa, nasce lo '''scapo''', glabro ed eretto, alto da 30 a 60 cm (in ogni modo ricordiamo che il bulbo è, agli effetti pratici, un ''fusto sotterraneo''). Nella sua metà inferiore, lo scapo è avvolto da alcune guaine molto sottili e lineari, che più in alto si discostano dal fusto, assumendo l'aspetto di vere e proprie foglie, strette ed appuntite alla sommità. <br />
<br />
In cima allo scapo attira subito l'attenzione il '''capolino''', un'ombrella sferica ma disordinata, formata da pochi fiori purpurei sorretti da un lungo picciolo che talvolta si ripiega sotto il peso dello stesso fiore che sorregge. Guardando più da vicino notiamo che ognuno di questi piccoli fiori è composto da 6 tepali ellittici, dall'apice concavo e talvolta bilobo, racchiusi su se stessi, prima della fioritura, a formare una struttura tondeggiante, e poi disposti in modo da creare delle piccole campanelle, da cui sporgono in modo molto evidente gli stami.<br />
Alla base dell'infiorescenza sono nascosti i bulbilli, principale organo di riproduzione dell'''Allium carinatum''.<br />
<br />
Appena prima della fioritura, in realtà, il capolino è completamente ricoperto da due brattee asimmetriche e affusolate, che si separano solo quando i fiori iniziamo a sbocciare.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium carinatum'' vive nei terreni calcarei o calcareo-silicei, in zone piuttosto aride, come pascoli, greti o incolti. Si trova in genere fino ai 1500 m di altezza.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
L'aglio delle streghe fiorisce generalmente da Luglio a Settembre.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
<br />
Partiamo con alcune note etimologiche: come già detto per altre specie di ''Allium'', il nome della famiglia fa riferimento all'antico idioma celtico "all", che significa ''bruciante'', un chiaro riferimento al sapore di queste piante; l'epiteto specifico, "carinatum" significa invece "provvisto di carena": il riferimento specifico sarebbe ai bulbilli. Anche il nome comune ha un'origine molto curiosa: da sempre, infatti, l'aglio è considerato una pianta magica, in grado di scacciare il diavolo, le streghe e i vampiri grazie alle sue essenze sgradevoli; inoltre l'aspetto disordinato del capolino secondo la tradizione richiamerebbe le chiome scompigliate delle streghe.<br />
<br />
Da punto di vista farmacologico, invece, all' ''Allium carinatum'' sono riconosciute proprietà [[Fitofarmaceutica #A|antisettiche]], [[Fitofarmaceutica #D|depurative]], [[Fitofarmaceutica #I|ipotensive]], [[Fitofarmaceutica #V|vermifughe]], balsamiche, stimolanti, digestive ed [[Fitofarmaceutica #E|espettoranti]].<br />
<br />
Come accennato poco sopra questa specie di ''Allium'' presenta un'interessante peculiarità riproduttiva. Nonostante sia provvista di fiori, che vengono tra l'altro normalmente impollinati da api ed altri insetti, nella maggior parte dei casi l'''aglio delle streghe'' preferisce affidarsi alla riproduzione vegetativa, lasciando cadere i bulbilli, nascosti tra i peduncoli fiorali, sul terreno: questi, una volta trovate le condizioni ambientali più adatte, germineranno, dando vita ad un nuovo individuo, geneticamente identico all'individuo madre. Probabilmente questo particolare comportamento è da attribuirsi a motivazioni genetiche: recenti studi condotti mostrano infatti una limitata fertilità del polline di piante diploidi e triploidi, i due genotipi più diffusi.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Allium carinatum" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:P5160022.JPG<br />
image: Allcar1.JPG<br />
image: Allcar2.JPG<br />
image: Allcar3.JPG<br />
image: P5160020.JPG<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Pseudacorus&diff=5441Pseudacorus2012-12-26T13:29:47Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Giaggiolo acquatico<br />
|immagine=<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Lamiales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=[[Iridaceae]]<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Iris<br />
|sottogenere=<br />
|specie=pseudacorus<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Iris pseudacorus<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=spadone <br> iris gialla<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Iris pseudacorus'' (L.)==<br />
<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:irisps.png|thumb|left|Morfologia del fiore (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Iris Pseudacorus'', detto comunemente Gaggiolo acquatico, è una pianta erbacea e perenne, comune in tutto il territorio italiano. <br />
<br />
Il '''fusto''' è robusto, eretto, cilindrico-ramificato e può raggiungere l'altezza di un metro e mezzo; in terra è nascosto un rizoma obliquo particolarmente grosso e ramificato.<br />
<br />
Le '''foglie''' basali sono spadiformi e acuminate; sono larghe circa due cm e nella maggior parte dei casi uguagliano per lunghezza il fusto. Le foglie caulinari sono simili alle basali, ma solo più lunghe.<br />
<br />
I '''fiori''', solitamente riuniti in infiorescenze di 3 o 5 elementi, sono immediatamente riconoscibili per la loro tonalità brillanti e per la loro morfologia caratteristica. Ciascun fiore è sorretto da un peduncolo, a sua volta avvolto da una spata erbacea lunga da 3 a 5 centimetri. Il perigonio, ovvero l' involucro fiorale, si presenta di un giallo più o meno intenso, talora sfumato di viola; è organizzato in un'alternanza di tre tepali esterni e tre tepali interni. I tepali esterni sono di dimensioni nettamente maggiori, e "ricadono" verso il basso, mostrando così i "ricami" violacei dipinti sulla loro superficie dorata; quelli interni, invece, sono molto più piccoli e protesi verso l'alto. Tutti i tepali sono saldati alla base in modo da formare un piccolo tratto tubulboso. Osservando bene il fiore, si notano, tuttavia, anche altre tre strutture dalla forma allungata, che sembrano disposte in modo da sovrapporsi ai tepali esterni. Tali elementi sono paralleli al terreno, e terminano con una specie di "ciuffetto" rivolto verso l'alto; se proviamo a sbirciare sotto alla loro lamina scorgiamo un'antera scura e allungata, la parte maschile del fiore. E, queste strane strutture, ne rappresentano proprio la controparte femminile: ognuno dei "petali" è in realtà uno stimma, trasformato nel corso dell'evoluzione in una struttura in apparenza molto diversa. <br />
<br />
Il '''frutto''' è una capsula solcata ed un poco rigonfia con tre angoli molto evidenti, che può raggiungere i 5-6 cm di lunghezza.<br />
<br />
===Habitat===<br />
Cresce in gruppi folti lungo i fossi, i canali e le paludi, dal mare alla regione submontana: in generale si ritrova in tutti i luoghi umidi fino a un'altitudine massima di 500 m.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Il periodo di fioritura è primaverile, e va da Aprile a Luglio.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{Avvertenze}}<br />
<br />
L' ''Iris pseudacorus'' probabilmente deve il suo nome a una pianta ad esso simile, l'acoro, una specie che, come l'iris, vive in ambienti acquatici, ma che si distingue per un odore caratteristico, molto più pronunciato. L' ''Iris pseudacorus'' probabilmente è l' ''Acorus'' a cui fanno riferimento Dioscoride e Galeno, entrambi famosi medici, farmacisti e botanici ellenici: il vero ''Acorus'', infatti, non era molto conosciuto in Europa ed arrivava raramente come [[biofarmacologia #D|droga]] dall'Oriente. Fu Mattioli, medico rinascimentale, a chiarire la diversa origine delle due piante: donde il nome ''pseudo-acorus'' (falso acoro). Effettivamente l'''Iris'' contiene, soprattutto nel rizoma, notevoli quantità di sostanze chimiche biologicamente attive, molte delle quali tossiche. In passato, ad esempio, venne utilizzato come [[biofarmacologia #A|astringente]] (per via delle grandi quantità di tannini), come [[biofarmacologia #T|tonico]], [[biofarmacologia #D|diuretico]], [[biofarmacologia #P|purgativo]] e [[biofarmacologia #V|vermigugo]]. Attualmente la specie viene classificata come velenosa, sia per via dei tannini che - soprattutto - a causa dell' ''iridina'', un alcaloide tossico.<br />
<br />
Con l'iris si realizzavano le così dette croci di giglio. Nei giorni delle festività di San Marco o dell'Ascensione, si usava raccogliere il giglio nella campagna e portarlo a benedire. Le foglie consacrate erano infilate sulla sommità tagliata di una canna, insieme alle palme e ad una candela benedetta. Le croci così realizzate erano posizionate nei campi a protezione del raccolto entro il giorno della festività della Santissima Croce. Nel corso della mietitura il primo lavorante che s'imbatteva in una di queste croci doveva raccogliere alcune spighe del campo, intrecciarle e posarle sull'insegna cristiana, come ringraziamento per la messe che anche quell'anno era stata assicurata. Dopo la mietitura, in alcune zone si usava trasportare le croci di giglio nell'aia ove era allestito "il barcone", l'insieme dei covoni accatastati prima della trebbiatura.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Iris pseudacorus" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image: Iris 1.JPG<br />
image:Iris_Pseudacorus.jpg<br />
image: Iris1.JPG<br />
image: Iris2.JPG<br />
image: Iris3.JPG<br />
image: Iris4.JPG<br />
image: Iris5.JPG<br />
image:Iris2.jpg<br />
image: Iris.JPG<br />
image: P7080070.JPG<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br><br />
<center><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="3" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:center;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Iris pseudacorus seme 1.jpg<br />
image:Iris pseudacorus seme 2.jpg<br />
image:Iris pseudacorus seme 3.jpg<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[Iridaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P7080070.JPG&diff=5440File:P7080070.JPG2012-12-26T13:28:45Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P5160020.JPG&diff=5439File:P5160020.JPG2012-12-26T13:28:45Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P7080084.JPG&diff=5438File:P7080084.JPG2012-12-26T13:28:44Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:Iris.JPG&diff=5437File:Iris.JPG2012-12-26T13:28:43Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5436Sphaerocephalon2012-12-26T13:18:08Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium sphaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=Liliaceae<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Allium<br />
|sottogenere=<br />
|specie=sphaerocephalon<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium sphaerocephalon<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=aglio delle bisce<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allspha.png|thumb|left|Morfologia del capolino e della pianta (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive: gli esili filamenti bianchi terminanti in piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente le numerose virtù dell' ''Allium sphaerocephalon'' sono state confermate dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti nella pianta sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectine, mucillagini, zuccheri e vitamine. Questi composti conferiscono all'aglio azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
I bulbilli possono essere utilizzati per insaporire le insalate.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Allium sphaerocephalon" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium carinatum1.JPG<br />
image: Allium_spha.JPG<br />
image: Allsph1.JPG<br />
image: Allsph2.JPG<br />
image: Allsph3.JPG<br />
image: P1070850.JPG<br />
image: P1070852.JPG<br />
image: P1070692.JPG<br />
image: P1070693.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
<br><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5435Sphaerocephalon2012-12-26T13:16:04Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium sphaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
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<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
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|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allspha.png|thumb|left|Morfologia del capolino e della pianta (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive: gli esili filamenti bianchi terminanti in piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente le numerose virtù dell' ''Allium sphaerocephalon'' sono state confermate dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti nella pianta sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectine, mucillagini, zuccheri e vitamine. Questi composti conferiscono all'aglio azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
I bulbilli possono essere utilizzati per insaporire le insalate.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Capolini" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium carinatum1.JPG<br />
image: Allium_spha.JPG<br />
image: Allsph1.JPG<br />
image: Allsph2.JPG<br />
image: Allsph3.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
<br><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5434Sphaerocephalon2012-12-26T13:14:55Z<p>Rachele: /* Particolarità e curiosità */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium sphaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
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|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allspha.png|thumb|left|Morfologia del capolino e della pianta (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive: gli esili filamenti bianchi terminanti in piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente le numerose virtù dell' ''Allium sphaerocephalon'' sono state confermate dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti nella pianta sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectine, mucillagini, zuccheri e vitamine. Questi composti conferiscono all'aglio azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
I bulbilli possono essere utilizzati per insaporire le insalate.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Capolini" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium carinatum1.JPG<br />
image: Allium_spha.JPG<br />
image: Allsph1.JPG<br />
image: Allsph2.JPG<br />
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<br />
</gallery><br />
<br />
<br><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5433Sphaerocephalon2012-12-26T13:04:24Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium sphaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
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<!-- PER LE PIANTE: --><br />
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|divisione=Magnoliophyta<br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allspha.png|thumb|left|Morfologia del capolino e della pianta (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive: gli esili filamenti bianchi terminanti in piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate, invece, lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente questo grande utilizzo dell'aglio è stato giustificato dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectina, mucillagine, zuccheri e vitamine. Grazie a questo, all'aglio sono state riconosciute azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Capolini" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
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image:Allium carinatum1.JPG<br />
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image: Allsph1.JPG<br />
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image: Allsph3.JPG<br />
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</gallery><br />
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<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5432Sphaerocephalon2012-12-26T13:03:50Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium sphaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=[[Liliopsida]]<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
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|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
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|sottotribù=<br />
|genere=Allium<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium sphaerocephalon<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allspha.png|thumb|left|Morfologia del capolino e della pianta (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive: gli esili filamenti bianchi terminanti in piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate, invece, lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente questo grande utilizzo dell'aglio è stato giustificato dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectina, mucillagine, zuccheri e vitamine. Grazie a questo, all'aglio sono state riconosciute azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Capolini" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium carinatum1.JPG<br />
image: Allium_spha.JPG<br />
image: Allsph1.JPG<br />
image: Allsph2.JPG<br />
image: Allsph3.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
<br><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5431Sphaerocephalon2012-12-26T13:03:00Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium spaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=[[Liliopsida]]<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=Liliaceae<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Allium<br />
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|specie=sphaerocephalon<br />
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium sphaerocephalon<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
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<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allspha.png|thumb|left|Morfologia del capolino e della pianta (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive: gli esili filamenti bianchi terminanti in piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate, invece, lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente questo grande utilizzo dell'aglio è stato giustificato dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectina, mucillagine, zuccheri e vitamine. Grazie a questo, all'aglio sono state riconosciute azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Capolini" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium carinatum1.JPG<br />
image: Allium_spha.JPG<br />
image: Allsph1.JPG<br />
image: Allsph2.JPG<br />
image: Allsph3.JPG<br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
<br><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:Allspha.png&diff=5430File:Allspha.png2012-12-26T11:54:41Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1070693.JPG&diff=5429File:P1070693.JPG2012-12-26T11:54:41Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1070692.JPG&diff=5428File:P1070692.JPG2012-12-26T11:54:40Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1070852.JPG&diff=5427File:P1070852.JPG2012-12-26T11:54:39Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=File:P1070850.JPG&diff=5426File:P1070850.JPG2012-12-26T11:54:39Z<p>Rachele: </p>
<hr />
<div></div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5425Sphaerocephalon2012-12-26T11:40:57Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium spaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
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<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
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<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
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<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
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|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
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|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive: gli esili filamenti bianchi terminanti in piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate, invece, lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente questo grande utilizzo dell'aglio è stato giustificato dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectina, mucillagine, zuccheri e vitamine. Grazie a questo, all'aglio sono state riconosciute azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Capolini" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium carinatum1.JPG<br />
image: Allium_spha.JPG<br />
image: Allsph1.JPG<br />
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<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
<br><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
<br />
<br />
</gallery><br />
<br />
</center><br />
<br />
===Link===<br />
<br />
Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Sphaerocephalon&diff=5424Sphaerocephalon2012-12-26T11:37:13Z<p>Rachele: /* Come si presenta */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome=Allium spaerocephalon<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_sphaeroc.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=[[Magnoliophyta]]<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=[[Liliopsida]]<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=Liliaceae<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Allium<br />
|sottogenere=<br />
|specie=sphaerocephalon<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium sphaerocephalon<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium spaerocephalon'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
L' ''Allium sphaerocephalon'' è una pianta perenne, bulbosa e geofita. <br />
<br />
Il '''bulbo''', ovoidale, è piuttosto piccolo, con un diametro che si aggira tra 0,5 e 2 cm; spesso è circondato da bulbilli gialli. Da quest'organo sotterraneo ogni anno si diparte uno '''scapo''' cilindrico ed eretto, avvolto da una guaina, che viene abbracciato, alla base, da 2-6 '''foglie''' sessili, allungate e canalicolate, dall'aspetto lucido e glabro.<br />
<br />
Proseguendo lungo il fusticino, si nota, sulla sua sommità, una struttura sferica o talvolta più allungata che, all'inizio di Giugno appare rivestita da una spata bianco-rosata. Successivamente la spata si scosta, mostrandoci finalmente il globo densissimo di '''fiori''' dell'aglio, prima verde, poi di un porpora intenso. Se osservato da vicino ciascuno dei fiori che compongono il globo assomiglia a una microscopica campanella, da cui, in piena fioritura, sporgono le strutture riproduttive del fiore: gli esili filamenti bianchi terminanti con delle piccolissime antere purpuree e gli stili rosati. Ogni fiore è inoltre sorretto da un peduncolo che varia in lunghezza per ciascun elemento di ogni capolino: ed è per questo motivo che, una volta riuniti tutti gli elementi fiorali all'apice di uno stesso scapo, si crea quella forma globosa così caratteristica.<br />
<br />
Il '''frutto''' è una piccola capsula che contiene semi triangolari.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium sphaerocephalon'' si trova in particolar modo nelle zone aride dell'area montano collinare, sui pendii sassosi o rocciosi.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
Fiorisce da Giugno ad Agosto.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
Il nome ''Allium'', già usato dai romani, deriva dal celtico ''all'', che significa bruciante: difatti tutte le specie di ''Allium'' contengono principi attivi irritanti; il termine ''sphaerocephalon'' fa invece riferimento alla forma globosa dell'infiorescenza.<br />
<br />
Il genere ''Allium'' è infatti conosciuto e utilizzato come alimento e rimedio popolare fin dai tempi più antichi. Sia gli Egizi che i Romani erano, infatti, grandi consumatori di aglio: i primi lo utilizzavano come alimento; i secondi, invece, per le sue proprietà igieniche e fortificanti. Ippocrate, invece, lo utilizzava come [[biofarmacologia #L|lassativo]], preferendolo alla cipolla; egli inoltre credeva che un uso eccessivo di aglio potesse causare cecità.<br />
<br />
Effettivamente questo grande utilizzo dell'aglio è stato giustificato dalle moderne ricerche scientifiche di etnofarmacologia. Le sostanze chimiche presenti sono molte: ricordiamo, ad esempio, alcuni oli essenziali costituiti da solfuri e dal glucoside ''allina'', composti solforati ad azione battericida, pectina, mucillagine, zuccheri e vitamine. Grazie a questo, all'aglio sono state riconosciute azioni [[biofarmacologia #B|battericide]], [[biofarmacologia #D|digestive]] e [[biofarmacologia #C|colagoghe]], [[biofarmacologia #E|espettoranti]], [[biofarmacologia #V|vermifughe]] e [[biofarmacologia #I|ipotensive]].<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Capolini" widths="130px" heights="100px" perrow="5" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium carinatum1.JPG<br />
image: Allium_spha.JPG<br />
image: Allsph1.JPG<br />
image: Allsph2.JPG<br />
image: Allsph3.JPG<br />
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</gallery><br />
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<br><br />
<gallery caption="Particolari semi" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#d1b690;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:Allium sphaerocephalum seme 5.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 3.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 2.jpg <br />
image:Allium sphaerocephalum seme 1.jpg <br />
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</gallery><br />
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===Link===<br />
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Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra [[Bibliografia]]<br />
<br />
Torna alla famiglia [[liliaceae|Liliaceae]] oppure torna all'[[Famiglie botaniche|elenco delle famiglie]]<br />
<br />
{{Strutture vegetali}}<br />
<br><br />
{{BoxFamiglie}}</div>Rachelehttps://wikibotanica.astrogeo.va.it/index.php?title=Carinatum&diff=5423Carinatum2012-12-26T11:04:18Z<p>Rachele: /* Immagini */</p>
<hr />
<div>__NOTITLE__<br />
{{Tassobox<br />
|colore=lightgreen <br />
|nome= Allium carinatum<br />
|immagine=[[Immagine:Allium_carinatum.jpg|200px]]<br />
|didascalia=<br />
<!-- CLASSIFICAZIONE: --><br />
|dominio=eucariota<br />
|regno=[[Plantae]]<br />
|sottoregno=<br />
<!-- PER LE PIANTE: --><br />
|superdivisione=<br />
|divisione=Magnoliophyta<br />
|sottodivisione=<br />
<br />
<!-- PER TUTTI: --><br />
|superclasse=<br />
|classe=Liliopsida<br />
|sottoclasse=<br />
|infraclasse=<br />
|superordine=<br />
|ordine=Liliales<br />
|sottordine=<br />
|infraordine=<br />
|superfamiglia=<br />
|famiglia=Liliaceae<br />
|sottofamiglia=<br />
|tribù=<br />
|sottotribù=<br />
|genere=Allium<br />
|sottogenere=<br />
|specie=carinatum<br />
|sottospecie=<br />
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: --><br />
|biautore=L.<br />
|binome=Allium carinatum<br />
|bidata=<br />
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: --><br />
|triautore=<br />
|trinome=<br />
|tridata=<br />
<!-- ALTRO: --><br />
|sinonimi?=<br />
|sinonimi=<br />
|nomicomuni=aglio delle streghe<br />
|suddivisione=<br />
|suddivisione_testo=<br />
<!-- PROPRIETA FARMACOLOGICHE --><br />
|proprieta=<br />
}}<br />
<br />
<br />
==''Allium carinatum'' (L.)==<br />
<br />
===Come si presenta===<br />
[[file:Allcar.png|thumb|left|Morfologia del capolino (clicca per ingrandire)|300px]]<br />
L' ''Allium carinatum'', altrimenti conosciuto come ''aglio delle streghe'', è una geofita bulbosa ed erbacea, che si ritrova, con i suoi ciuffetti caratteristici, negli incolti aridi, nei pascoli e nei greti.<br />
<br />
Sottoterra nasconde un '''bulbo''', bianco internamente e avvolto in tuniche brune, da cui ogni anno, passata la stagione avversa, nasce lo '''scapo''', glabro ed eretto, alto da 30 a 60 cm (in ogni modo ricordiamo che il bulbo è, agli effetti pratici, un ''fusto sotterraneo''). Nella sua metà inferiore, lo scapo è avvolto da alcune guaine molto sottili e lineari, che più in alto si discostano dal fusto, assumendo l'aspetto di vere e proprie foglie, strette ed appuntite alla sommità. <br />
<br />
In cima allo scapo attira subito l'attenzione il '''capolino''', un'ombrella sferica ma disordinata, formata da pochi fiori purpurei sorretti da un lungo picciolo che talvolta si ripiega sotto il peso dello stesso fiore che sorregge. Guardando più da vicino notiamo che ognuno di questi piccoli fiori è composto da 6 tepali ellittici, dall'apice concavo e talvolta bilobo, racchiusi su se stessi, prima della fioritura, a formare una struttura tondeggiante, e poi disposti in modo da creare delle piccole campanelle, da cui sporgono in modo molto evidente gli stami.<br />
Alla base dell'infiorescenza sono nascosti i bulbilli, principale organo di riproduzione dell'''Allium carinatum''.<br />
<br />
Appena prima della fioritura, in realtà, il capolino è completamente ricoperto da due brattee asimmetriche e affusolate, che si separano solo quando i fiori iniziamo a sbocciare.<br />
<br />
===Habitat===<br />
L'''Allium carinatum'' vive nei terreni calcarei o calcareo-silicei, in zone piuttosto aride, come pascoli, greti o incolti. Si trova in genere fino ai 1500 m di altezza.<br />
<br />
===Fioritura===<br />
L'aglio delle streghe fiorisce generalmente da Luglio a Settembre.<br />
<br />
===Particolarità e curiosità===<br />
{{avvertenze}}<br />
<br />
Partiamo con alcune note etimologiche: come già detto per altre specie di ''Allium'', il nome della famiglia fa riferimento all'antico idioma celtico "all", che significa ''bruciante'', un chiaro riferimento al sapore di queste piante; l'epiteto specifico, "carinatum" significa invece "provvisto di carena": il riferimento specifico sarebbe ai bulbilli. Anche il nome comune ha un'origine molto curiosa: da sempre, infatti, l'aglio è considerato una pianta magica, in grado di scacciare il diavolo, le streghe e i vampiri grazie alle sue essenze sgradevoli; inoltre l'aspetto disordinato del capolino secondo la tradizione richiamerebbe le chiome scompigliate delle streghe.<br />
<br />
Da punto di vista farmacologico, invece, all' ''Allium carinatum'' sono riconosciute proprietà [[Fitofarmaceutica #A|antisettiche]], [[Fitofarmaceutica #D|depurative]], [[Fitofarmaceutica #I|ipotensive]], [[Fitofarmaceutica #V|vermifughe]], balsamiche, stimolanti, digestive ed [[Fitofarmaceutica #E|espettoranti]].<br />
<br />
Come accennato poco sopra questa specie di ''Allium'' presenta un'interessante peculiarità riproduttiva. Nonostante sia provvista di fiori, che vengono tra l'altro normalmente impollinati da api ed altri insetti, nella maggior parte dei casi l'''aglio delle streghe'' preferisce affidarsi alla riproduzione vegetativa, lasciando cadere i bulbilli, nascosti tra i peduncoli fiorali, sul terreno: questi, una volta trovate le condizioni ambientali più adatte, germineranno, dando vita ad un nuovo individuo, geneticamente identico all'individuo madre. Probabilmente questo particolare comportamento è da attribuirsi a motivazioni genetiche: recenti studi condotti mostrano infatti una limitata fertilità del polline di piante diploidi e triploidi, i due genotipi più diffusi.<br />
<br />
===Immagini===<br />
<center><br />
<gallery caption="Allium carinatum" widths="130px" heights="100px" perrow="4" align=center style= "color: darkslategray;background:#f5fff8;font-family:garamond;font-size:1.2em;font-weight: normal;text-align:left;font-style: italic;letter-spacing: 1px;border:10px double lightgray; border-top-right-radius:.8em; border-top-left-radius:.8em; border-bottom-left-radius:.8em; border-bottom-right-radius:.8em; cellspacing= 30px;padding: 20px 20px 30px 20px;"><br />
<br />
image:P5160022.JPG<br />
image: Allcar1.JPG<br />
image: Allcar2.JPG<br />
image: Allcar3.JPG<br />
<br />
</gallery><br />
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===Link===<br />
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{{Strutture vegetali}}<br />
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