Sylvestris

Da WikiBotanica.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Angelica
Angelica silvestris.jpg
Classificazione scientifica
Dominio: eucariota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Araliaes
Famiglia: Umbelliferae
Genere: Angelica
Specie: sylvestris
Nomenclatura binomiale
Angelica sylvestris
L.
Nomi comuni

Angelica


Angelica sylvestris

Come si presenta

Questa graziosa pianta erbacea, che può crescere fino a raggiungere i due metri d'altezza, presenta un fusto eretto e cilindrico che, se osservato da vicino, appare finemente striato e sfumato di viola. Il colore carattristico è dovuto alla presenza di pruina, una sostanza cerosa prodotta dalla pianta per proteggersi dalla disidratazione.

Le foglie basali hanno la lamina tridentata, suddivisa in segmenti dal margine irregolarmente seghettato; sono provviste di un picciolo lungo, concavo verso l'alto e simile a una gronda, fatto che garantisce una maggiore resistenza alle sollecitazioni meccaniche a cui può essere sottoposta la pianta. Le foglie caulinari, invece, sono caratterizzate da guaine molto sviluppate (che sostituiscono il picciolo), rigonfie là dove si uniscono al fusto: nei giorni piovosi queste guaine si trasformano in piccole pozze d'acqua, che vengono popolate da minuscoli organismi. Le foglie superiori sono meno suddivise rispetto alle basali.

I fiori sono piccolissimi, bianchi o rosati, composti da 5 petali; gli organi riproduttivi, visibili come sottili filamenti, sono ben prominenti dai piccoli calici, e, macroscopicamente, fanno apparire l'infiorescenza nel suo complesso "spumeggiante". I fiori sono riuniti in ombrellette folte, poste all'estremità di un lungo peduncolo, il raggio; 30-50 raggi riuniti formano poi l'ombrella vera e propria. Le infiorescenze appaiono spesso brulicanti di api e di insetti di ogni genere, attirati dal loro profumo intenso.

Il frutto ha due ali membranacee violette con tre coste ben evidenti.

Habitat

Cresce nei luoghi umidi dal piano alla zona montana, fino ai 1600 m di altitudine.


Fioritura

Da giugno ad agosto

Particolarità e curiosità

Avvertenza
Caduceo.png Le informazioni qui riportate non costituiscono nè provengono da prescrizione o da consiglio medico.

Le foglie stropicciate tra le dita emanano un odore aromatico pungente. La radice contiene angelicina, resina, acido angelico, cera, tannino, acido malico, valerianico, metilacetico ed un olio essenziale. Il genere ebbe il suo nome per le proprietà "angeliche" che le erano state attribuite. Gli erboristi la consideravano un toccasana universale. Ha proprietà antisteriche, toniche, antispasmodiche, stimolanti, emmenagoghe, carminative e depurative. E' ancora oggi usata nei paesi anglosassoni, candita, per decorare dolciumi tradizionali.


Il nome generico è di origine popolare e risale al medioevo, quando si credeva che la pianta possedesse virtù "angeliche" in grado di proteggere dal Maligno e dalle malattie; tale nome venne poi mantenuto da Linneo, insieme a moltissimi altri nomi della tradizione popolare italiana. L'attributo specifico, sylvestris ossia silvestre, è un evidente riferimento al suo habitat.

Link

Per approfondire vi consigliamo di leggere la nostra Bibliografia

Torna alla famiglia Umbelliferae oppure torna all'elenco delle famiglie